TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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STORIA TOPONOMASTICA

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LEGISLAZIONE

DOCUMENTI CONTATTI
 
 
A
 
Abruzzo (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via Lazio a Via Toscana.
L'Abruzzo è una regione dell'Italia centrale, con capoluogo L'Aquila; altri centri importanti della regione sono Avezzano, Chieti, Lanciano, Pescara e Teramo. Fino al 1963 era unito al Molise, formando così la regione Abruzzi e Molise.
Questa via ha anche delle traverse numerate, dalla I alla IV, che vanno tutte da Via Abruzzo senza uscita.
 
Acacia (Via dell')
Latina Scalo
Va da Via del Murillo senza uscita.
L'acacia è un albero delle Fabacee, dai caratteristici fiori bianchi. È conosciuta anche come robinia, dal nome del botanico francese Jean Robin che per primo ne portò i semi in Europa.
 
Acciarella (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Va dall'incrocio tra Strada Foglino, Strada Valmontorio e Strada di Santa Maria al Comune di Nettuno, dove assume il nome di Via Pescara.
Questa stradina campestre riprende il nome dalla zona che attraversa. L'Acciarella è una località situata al confine con Nettuno, antico possedimento della famiglia Borghese, che fu anche sede di un noto centro studî sulla malaria e sulla sua profilassi.
 
Acqua Bianca (Strada dell')
Borgo Piave
Va da Strada Acque Alte alla Strada Regionale 148 Pontina.
Il toponimo ricorda un fontanile che un tempo si trovava nella zona. Esiste oggi un canale, detto Collettore Acqua Bianca, che ha inizio ad ovest di Borgo Piave e sfocia nel Fosso del Gionco.
 
Acquaviva (Strada)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Ubaldo Zani a Strada Cerasella ed oltre.
Questa strada ricorda un canale nei pressi di Borgo San Donato, nel comune di Pontinia. Nei pressi di Borgo Grappa, una traversa di Strada della Segheria ricorda lo stesso corso d’acqua, ma con una dicitura differente: si tratta di Strada Fosso Acquaviva, intitolata nel 2008.
L'intitolazione di Strada Acquaviva è stata, invece, disposta dalla delibera di Giunta 2308/1996.
 
Acque Alte (Ponte)
Latina Scalo
Si trova lungo il tracciato della Via Appia.
Questo ponte, che in origine era detto Ponte Mussolini, prende il nome dal Canale delle Acque Alte, che vi scorre al di sotto (v. Strada Acque Alte).
 
Acque Alte (Strada)
Borgo Podgora, Borgo Piave
Va dalla cosiddetta "rotonda di Borgo Piave" all’incrocio tra Strada Montello, Via Don Giuseppe Caselli e Strada Podgora.
Il Canale delle Acque Alte, noto anche come Canale Mussolini, è un corso d'acqua lungo 30 chilometri. Nasce presso Ninfa e sfocia nel Mar Tirreno, in località Foce Verde. È il canale più importante del cosiddetto Bacino Acque Alte, che durante la bonifica comprendeva tutti quei corsi d'acqua dotati di sufficiente pendenza per defluire in mare spontaneamente. Esso fu molto utile durante la bonifica in quanto raccolse la maggior parte delle acque dragate.
 
Acque Medie (Vicolo delle)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Corso Giacomo Matteotti a Via Gelasio Caetani.
Questa denominazione ricorda il Canale delle Acque Medie, che scorre a pochi metri di distanza. È il canale più importante del Bacino Acque Medie, che ricomprende tutti quei corsi d'acqua con pendenza sufficiente per defluire a valle, per poi essere ostacolati dalle dune. Il canale nasce nel Comune di Sermoneta, nelle vicinanze di Ninfa, per poi scaricarsi nel Rio Martino.
Precedentemente il vicolo era chiamato Via Emerico Bolognini, ma ora questo toponimo si riferisce ad una via di Borgo Isonzo.
 
Adda (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Carlo Romagnoli a Via Simeto ed oltre.
L'Adda è un fiume della Lombardia, e coi suoi 313 chilometri è il quarto fiume italiano per lunghezza. Nasce dal Monte Alpisella e sfocia nel Po. Le sue sponde furono teatro di grandi battaglie nell'antichità: nel 223 a.C. Flaminio vi vinse i Galli, e nel 490 d.C. Teodorico vi sconfisse Odoacre.
Il nome precedente di Via Adda era Via del Mattatoio.
 
Adige (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Amerigo Vespucci a Via Carlo Romagnoli.
L'Adige è il secondo fiume più lungo d’Italia e, snodandosi lungo un corso di 410 chilometri, attraversa le regioni del Trentino e del Veneto. Nasce a Curon Venosta, dal Passo Resia, e sfocia nel Mar Adriatico.
 
Adua (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Viale XVIII Dicembre a Via Enrico Toti.
Adua è una città dell’Etiopia settentrionale, che oggi è un importante centro agricolo e commerciale. Il toponimo, tuttavia, ricorda questa cittadina per via della battaglia avvenuta nei suoi dintorni durante la Guerra d’Abissinia: lo scontro si tenne il 1 marzo 1896 tra l'esercito abissino e le truppe italiane, che ne uscirono pesantemente sconfitte. La città venne poi di nuovo occupata dall’Italia nel 1935, durante la Campagna d’Etiopia, e persa contro le armate inglesi nel 1941.
Prima che fosse attribuito a questa via con delibera di Consiglio n. 10 del 1951, questo toponimo designava un’altra strada del centro, non troppo lontana dalla Via Adua attuale:
Adua (Viale)
Rione Littoria (R0),
Area rinominata: tale denominazione – attribuita con delibera podestarile n. 302/1935 – è stata cambiata nel 1944: da allora fa parte di VIALE GIUSEPPE MAZZINI, e più precisamente è il tratto da Piazza Bruno Buozzi a Via Alessandro Marcucci.
 
Aereo (Rotonda dell')
Denominazione popolare, vedi LARGO DELL'AVIATORE.
 
Aeroporto (Strada dell')
Latina Scalo
Va da Via Appia al Comune di Sermoneta, dove assume il nome di Strada Dormigliosa.
La strada è così chiamata in riferimento al vicino Aeroporto Militare "Enrico Comani". La struttura, inaugurata nel 1938 per sostituire le vecchie piste di volo di Sezze, Terracina e Cisterna, esso fu sede, durante il secondo conflitto mondiale, della scuola di volo senza visibilità; attualmente, invece, è affidato al 70° Stormo “Giulio Cesare Graziani”, un reparto dell’Aeronautica esclusivamente adibito all’addestramento dei piloti delle Forze Armate.
Originariamente si chiamava Strada Mazzacornuta.
 
Agello, Francesco (Strada)
Rione Piccarello (R2)
Va da Strada Piccarello senza uscita.
Questa strada ricorda l’aviatore lombardo Francesco Agello (1902-1942). Egli è ricordato soprattutto per aver superato nel 1934 il record di velocità in aria, raggiungendo 709 chilometri orari, primato tuttora imbattuto; è stato anche decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Aeronautico. Morì in un volo di prova scontrandosi con il collega Guido Masiero, intestatario di una strada nelle vicinanze.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Agora (Via dell')
Lottizzazione Agora, Quartiere Italia (Q1)
Va da Via del Lido a Via Isonzo.
Il nome è una storpiatura del toponimo originale "Via della Gora", che ricorda uno dei tanti canali utilizzati durante la bonifica, e che si trovava nelle vicinanze: la "gora" infatti è in genere un canale artificiale che trae origine da un fiume già esistente. Negli stessi luoghi, è esistito anche un vasto acquitrino detto Piscina dell'Agora.
Fino agli anni '70, la via si estendeva senza soluzione di continuità da Via Isonzo fino a Strada Sabotino, ma è stata man mano frazionata con la costruzione di nuovi quartieri. I tronconi che ne sono risultati hanno ricevuto successivamente nuove denominazioni con la delibera di Giunta 2308/1996; si tratta, in particolare, di:
-Agora II tratto (Via dell') Quartiere Italia (Q1), ora VIA NALLO MAZZOCCHI ALEMANNI.
-Agora III tratto (Via dell') Quartiere Europa (Q2), Borgo Piave, ora VIE ALDO ZANETTI ed UBALDO ZANI.
-Agora IV tratto (Via dell') Borgo Piave, Quartiere Nuova Latina (Q4), ora VIA FEDELE ALBANESE.
 
Agri (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Belice a Via Oglio ed oltre.
Questa breve via ricorda un fiume della Basilicata, lungo 136 chilometri. Esso nasce sulla Serra di Calvello, nell’Appennino Lucano, e sfocia nel Mar Ionio. Il suo nome, secondo gli storici antichi, deriva dal termine in lingua osca akiris, ossia “navigabile”.
 
Agricoltura (Via dell')
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Ubaldo Zani senza uscita.
Questa strada, poco più di un sentiero, ricorda l’attività lavorativa che ha sostentato l’umanità per millennî. Alla via venne dàto questo nome anche per il fatto che si trovava in piena campagna: oggi è invece lambita dal cimitero e dalle moderne costruzioni del Quartiere Europa.
 
Albalonga (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Sulmo a Via Mugilla.
Albalonga fu un’antica città del centro Italia, capitale del popolo dei Latini, che venne distrutta dai Romani nel 673 a.C.. Secondo la leggenda, venne fondata da Ascanio, figlio di Enea, nel 1184 a.C. e sarebbe localizzabile nel territorio di Rocca di Papa, presso l'odierna frazione di Palazzolo.
 
Albanese, Fedele (Via)
Borgo Piave, Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Strada Gorgolicino a Strada Sabotino.
Il toponimo ricorda il giornalista pugliese (1845-1882), che fu direttore de Il Messaggero. Egli fu il primo giornalista ad entrare nella Breccia di Porta Pia, nel 1870. Si dice che si sia ucciso per l'amore non corrisposto di Matilde Serao.
In origine questa via costituiva il IV tratto di Via dell'Agora, ma è stata intitolata a Fedele Albanese dalla delibera di Giunta 2308/1996.
 
Albertini, Luigi (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: ora è VIA NEGHELLI.
Il giornalista anconetano Luigi Albertini (1871-1941) è stato direttore del Corriere della Sera dal 1900 al 1921, guidando la testata sino ad ottenere un notevole successo editoriale ed una posizione di riguardo nel panorama giornalistico. Senatore di idee liberali e conservatrici, ma forte oppositore del fascismo, con l’inasprirsi del regime venne estromesso dalla direzione del giornale e si ritirò nella sua tenuta di Torrimpietra, occupandosi della bonifica del territorio. Tra le sue opere, anche un trattato storico sull’Italia nella guerra mondiale.
Questa intitolazione – istituita con delibera podestarile n. 2-1/1944 – sostituì per breve tempo il nome di Via Neghelli nel periodo successivo alla caduta del regime fascista.
 
Albinoni, Tomaso (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Giovanni Paisiello senza uscita.
Tomaso Albinoni (1671-1750) è stato un compositore italiano, originario di Venezia. La sua sinfonia più famosa è l'Adagio in sol minore, ma compose anche anche una cinquantina di opere liriche, delle quali ci sono giunte solo la Statira ed il Radamisto.
 
Albiola (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Aspromonte a Via Quarto.
Questa denominazione intende ricordare la città di Albiola, un antico centro della Pianura Pontina. È collocabile in località Torre del Giglio, nei pressi delle Ferriere, ed era probabilmente abitato dai Volsci.
 
Albucceto (Strada dell')
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada delle Ferriere a Strada dell'Albucceto medesima.
Questa strada (in realtà, quattro brevi strade che si intersecano tra loro) ricorda un vicino corso d'acqua, che nasce dal Fontanile dei Tremoli e sfocia nel Fosso Fontana Lunga.
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Alessandrini, Giulio (Via)
Borgo Piave
Va da Via Matilde Serao senza uscita.
Giulio Alessandrini (1886-1954) è stato un medico e malariologo italiano. È ricordato nella toponomastica cittadina per il suo impegno nella lotta alla malaria in Agro Pontino, soprattutto per il lavoro svolto in qualità di direttore della Commissione Antimalarica. Per i suoi meriti in ambito medico venne anche nominato Senatore del Regno nel 1939.
 
Alessi, Rino (Largo)
Borgo Piave
Si trova lungo Via Matilde Serao.
Baldassare Alessi, detto Rino (1885-1970), è stato un giornalista e scrittore italiano, che raccolse i resoconti delle sue missioni in veste di corrispondente di guerra nel libro Dall'Isonzo al Piave. Fu anche direttore del noto giornale triestino Il Piccolo, dal 1919 al 1943.
 
Alfieri, Vittorio (Via)
Rione Piccarello (R2)
Va da Viale Cesare Augusto a Viale Francesco Petrarca.
Vittorio Alfieri (1749-1803) fu un importante drammaturgo e poeta italiano. Nato da una ricca famiglia di Asti, compie studî militari a Torino ed in seguito viaggia per l'Europa, dedicandosi stabilmente alla letteratura. Oltre alle sue tragedie (Antigone, Polinice, Saul ecc.), vanno ricordate anche le sue Rime e la sua autobiografia raccolta nel libro Vita.
Il toponimo è stato istituito con delibera di Consiglio n. 10 del 1951.
 
Alighieri, Dante (Piazza), vedi alla D di Dante.
 
Alloro (Via dell')
Latina Scalo
Va da Via Parmenide senza uscita.
L'alloro è un albero delle Lauracee, noto per il suo caratteristico odore, le cui foglie hanno molteplici utilizzi in gastronomia. È conosciuto anche come simbolo dei poeti e dei laureati; nell'antichità era l'albero sacro ad Apollo.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008: precedentemente era una anonima diramazione di Via Parmenide.
 
Almirante, Giorgio (Rotatoria)
Borgo Sabotino
Si trova alla confluenza tra Strada Alta, Strada Litoranea, Strada Sabotino e Strada Foce Verde.
Giorgio Almirante (1914-1988) è stato un politico italiano. Egli fu il fondatore del Movimento Sociale Italiano, partito che si proponeva di trasmettere i valori della destra nell'ordinamento democratico, rivestendone la carica di segretario dal 1947 al 1950 e dal 1969 al 1987. Fu deputato ininterrottamente dal 1948 alla morte.
Dopo esser stata al centro di discussioni e polemiche ventennali all'interno del Consiglio Comunale, l’intitolazione è stata decisa dalla Provincia di Latina, quasi a sorpresa, con la delibera di Giunta 24/2014: infatti la rotonda si trova all’incrocio tra due strade provinciali e, di conseguenza, è di competenza della Provincia anche la sua denominazione. La delibera di Consiglio 5/2008 prevedeva di intitolare al politico emiliano il piazzale delle vecchie autolinee, ma la proposta venne ritirata.
 
Alpi, Ilaria (Piazza)
Rione Piccarello (R2)
Tra Via dei Marsi, Via dei Messapi, Via degli Elleni e Via degli Osci.
Quest’enorme piazza è intitolata alla giornalista romana Ilaria Alpi (1961-1994), inviata del Tg3 durante la guerra in Somalia. Ella venne assassinata a Mogadiscio, mentre stava svolgendo un’inchiesta riguardante un misterioso traffico d’armi e rifiuti che coinvolgeva alcuni gruppi politici. Nell’attentato che la uccise, e di cui ancora non sono chiare le dinamiche, morì anche il cineoperatore Miran Hrovatin.
La piazza è stata intitolata con delibera di Consiglio 45/2017, nell’ambito del progetto Tre donne tre strade, dedicato alla toponomastica femminile. La toponomastica delle vie circostanti è stata ritoccata dalla delibera di Consiglio 99/2018, con esiti abbastanza discutibili (v. il caso di Via degli Elleni).
 
Alta (Strada)
Acciarella-Valmontorio, Borgo Sabotino
Va da Strada Valmontorio alla Rotatoria Giorgio Almirante.
La strada è così chiamata perchè rialzata di pochi metri dal terreno circostante: la gran parte delle strade di bonifica presenta questa caratteristica di costruzione, utile per evitare gli allagamenti.
 
Alto (Ponte)
Borgo Montello-Le Ferriere
Si trova lungo Strada Nettunese.
Il ponte, sul fiume Astura, deve il proprio nome all'altezza che lo caratterizza. Esso dà il nome anche ad una vicina strada di campagna, Strada Ponte Alto.
 
Alto Adige (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via dell'Agora a Via Toscana.
L'Alto Adige è una regione montuosa dell’Italia settentrionale, al confine coll’Austria, corrispondente in pratica alla Provincia Autonoma di Bolzano. È noto per le spinte autonomiste che lo percorrono, vista anche la nutrita presenza di soggetti di lingua tedesca.
 
Alto Sbirro (Strada dell')
Rione Piccarello (R2)
Va dalla Strada Statale 156 Monti Lepini senza uscita.
Il Fosso dello Sbirro è un corso d'acqua situato in territorio di Nettuno: questo torrente, molto importante durante la bonifica, nasce dal Fosso dell’Armellino e sfocia dopo un breve percorso nel Fosso del Quinto.
L’odonimo, attribuito dalla delibera di Consiglio 5/2008, per qualche motivo non ricorda l’intero fosso, ma solo il suo corso iniziale, come si evince dall’attributo “alto”.
 
Alvaro, Corrado (Via)
Borgo Isonzo
Va da Strada della Rosa senza uscita.
La via ricorda il giornalista e scrittore calabrese Corrado Alvaro (1895-1956). Fu autore di varî romanzi, come Quasi una vita, L'uomo è forte e Gente in Aspromonte. Si occupò molto anche della Bonifica Pontina e nel 1934 realizzò un reportage sull’argomento che, negli anni successivi alla guerra, gli procurò accuse di fascismo per i toni entusiasti con cui aveva presentato i lavori di bonifica.
 
Amaseno (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Viale Pierluigi Nervi a Via Aspromonte.
Viene qui ricordato il fiume Amaseno, che nasce dal Monte Quattordici in Provincia di Frosinone, presso il territorio dell’omonimo comune di Amaseno. Segna per qualche chilometro il confine con la Provincia di Latina e poi prosegue a sud, bagnando Priverno. Il fiume termina nel territorio di Terracina, dove assieme all’Ufente ed al canale Linea Pio VI dà origine al fiume Portatore.
 
Ambrifi (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Pyre senza uscita.
Ambrifi è un antico centro del Lazio meridionale, fondato nell’XI secolo ed abbandonato nel 1479, a causa di forti lotte interne al feudo. Le poche rovine che rimangono dell'abitato e dell'antico castello del borgo si trovano, attualmente, nel territorio comunale di Lenola.
 
Ambrosia (Piazzale dell')
Latina Scalo
Si trova tra Via Parmenide, Via dei Gerani e Via dell'Orchidea.
L’ambrosia è un arbusto delle Asteracee, di cui esistono circa 30 specie diffuse in tutto il mondo. Il nome le deriva dal greco àmbrotos, “immortale”, ed è dovuto alla resistenza di questa pianta. Nulla ha a che vedere con la mitologica ambrosia, che nell'antichità era ritenuta il cibo degli dei, di cui la pianta riprende solo il nome.
Il piazzale è stato intitolato con delibera di Consiglio 5/2008. Una delle targhe apposte all’epoca riporta, al di sotto dell’odonimo, l’errata didascalia “dirigente scolastico”. Dal momento che le altre targhe sono prive di didascalia e che non risulta esservi stato alcun prof. Dell’Ambrosia a Latina Scalo, è probabile che si tratti di un errore di stampa e che la definizione fosse destinata ad un altro cartello con un altro toponimo.

Il cartello con la didascalia sbagliata.

 
Ambruosi, Arturo (Strada Privata)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via San Francesco d'Assisi senza uscita.
Come la maggior parte delle strade private, anche questa riflette il nome del proprietario.
 
Amendola, Giovanni (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi si chiama VIALE DELLE MEDAGLIE D’ORO.
L’odonimo in questione si riferiva a Giovanni Battista Amendola (1882-1926), giornalista e politico napoletano, strenuo avversario del regime fascista. Eletto nelle liste liberaldemocratiche, dopo l’uccisione di Matteotti fu tra i promotori della “secessione dell’Aventino”, che conduce le opposizioni ad abbandonare i lavori parlamentari per protesta.
Per breve tempo, dopo la caduta del regime fascista, la delibera di Giunta 2-1/1944 dedicò all’antifascista partenopeo quello che in origine si chiamava Viale Corsica. Tuttavia, qualche anno dopo, al viale principale del parco cittadino fu restituita la denominazione iniziale, poi cambiata negli anni ‘60 in Viale delle Medaglie d’Oro.
 
Amodio, Antonio (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Viale XVIII Dicembre a Via Tagliamento.
Il toponimo ricorda il politico e sindacalista umbro Antonio Amodio (1921-1979), esponente del Partito Comunista Italiano, che fu anche membro del Comitato di Liberazione Nazionale a Latina e ricoprì la carica di Consigliere Provinciale. Egli fu poi Segretario Provinciale della CGIL dal 1960 al 1968.
L’intitolazione è stata disposta con D.G. 443/2002: in precedenza la via costituiva il tratto terminale di Via Montesanto. Fino al 2010, essa era senza uscita, ma poi, con la costruzione di alcuni palazzi, è stata estesa fino a Via Montenero ed in seguito fino a Via Tagliamento.
 
Amsterdam (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Viale John Fitzgerald Kennedy a Via Londra.
Amsterdam è la capitale dell'Olanda, anche conosciuta come la Venezia del Nord per via dei suoi numerosi canali. È anche nota per lo stile di vita libertario che si respira per le sue strade.
Via Amsterdam ha in pratica assorbito la scomparsa Via Don Carlo Gnocchi, che corrisponde al tratto tra Viale Kennedy e Largo Montecarlo.
 
Amyclae (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Quarto senza uscita.
Amyclae è una mitologica città, localizzabile nei dintorni di Fondi. Secondo la leggenda, fu fondata dagli Spartani e venne distrutta da un’invasione di serpenti che fu, in qualche modo, favorita dagli stessi abitanti: costoro erano, infatti, seguaci di una setta votata al silenzio, per questo non dettero l'allarme né chiesero aiuto alle città vicine (secondo altre fonti, tuttavia, l’invasione non era di serpenti ma di soldati nemici).
 
Andorra (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Varsavia senza uscita.
Il toponimo si riferisce alla capitale del piccolo Principato d'Andorra, situato tra Spagna e Francia. La cittadina, il cui nome completo è Andorra La Vella, ha poco più di 20.000 abitanti e si trova a ben 1.023 metri sul livello del mare: essa è perciò la capitale più in alto d’Europa.
 
Andriollo, Domenico (Via)
Capoportiere
Va da Strada Lungomare senza uscita.
Domenico Andriollo, detto Meneghetto (1914-1990) è stato un pioniere della bonifica. Molto impegnato nella vita sociale cittadina, è stato membro dell'Associazione polifonica pontina di Borgo Sabotino ed ha dàto vita al gruppo dei tamburini, del quale faceva parte come mazziere. Si è inoltre adoperato per la realizzazione e l'ampliamento della chiesa di Borgo Sabotino. Nel 1987 ha anche ricevuto un attestato di benemerenza per il notevole contributo offerto alla città di Latina.
La via è stata intitolata con la delibera di Giunta 279/2009. In precedenza si chiamava Strada Privata Dante Andriollo; tra il 2008 ed il 2009, invece, ha avuto l’effimera denominazione di Via Isola Canarin.
 
Andriollo, Dante (Strada Privata)
Capoportiere
Area rinominata: ora la strada si chiama VIA DOMENICO ANDRIOLLO.
Come di solito accade per le strade private, anch’essa rispecchiava il nome del proprietario. Nel 2008 la delibera numero 5 ha attribuito alla via il nome di Via Isola Canarin, conformandola alle strade circostanti, anch’esse dedicate ad isole. La delibera 279/2009 ha infine intitolato la via al pioniere Domenico Andriollo, parente del Dante da cui prendeva nome la strada in origine.
 
Andromeda (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via del Pantanaccio a Via dei Pianeti.
Andromeda è una costellazione dell’emisfero nord, così chiamata in ricordo dell'omonima principessa etiope, incatenata ad una rupe per placare le ire delle Nereidi, offese dalla vanità della madre della fanciulla, Cassiopea. La stella più luminosa della costellazione è Alpheratz ed altre stelle rilevanti sono Mirach ed Almach. Al suo interno si trova anche una galassia.
 
Anello (Strada dell')
Chiesuola
Va da Strada del Gionco a Strada della Cava.
Il toponimo ricorda una località dell'Agro Pontino.
 
Anemoni (Via degli)
Latina Scalo
Va da Via dell'Oleandro a Via delle Mimose.
L'anemone è un fiore delle Ranunculacee, dai fiori variamente colorati, di cui esistono oltre 100 specie. Il nome deriva dal greco anemòs, “vento”, e fu attribuito a questo fiore dal botanico Teofrasto per la fragilità dei petali.
 
Angelico, Rossella (Rotatoria)
Cicerchia
All’incrocio tra Via del Lido, Strada Nascosa e Viale Antonio Pennacchi.
La rotatoria ricorda la giovane latinense Rossella Angelico (1968-1985), brutalmente assassinata nelle campagne circostanti da tre giovani che tentavano di violentarla.
L’intitolazione della rotatoria, richiesta dalla famiglia della giovane e sostenuta da una petizione popolare, è stata disposta in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne con delibera di Consiglio n. 99 del 2019.
 
Angiolillo, Renato (Largo)
Borgo Piave
È situato lungo Via Piave.
Questo piccolo parcheggio ricorda il giornalista lucano Renato Angiolillo (1901-1973), che fu fondatore ed editore della testata Il Tempo. Fu anche Senatore, dal 1948 al 1953, nelle file del Partito Liberale Italiano.
Fino a qualche anno fa la collocazione di Largo Angiolillo non faceva nascere particolari questioni, ma oggi la situazione si fa più complessa e sulle mappe più recenti il toponimo è stato spostato rispetto alla posizione originaria: se all’inizio indicava un parcheggio lungo Via Piave (quello dove si trova la farmacia, per intenderci), attualmente si trova, in molti casi, ad indicare la grande rotatoria posta al centro di Borgo Piave. La mappa del borgo scaricabile dal sito del Comune, il sito openstreetmap.com ed alcune mappe cartacee segnalano come Largo Angiolillo il parcheggio rettangolare situato lungo il lato di Via Piave. I siti di mappe Google Maps e Tuttocittà e qualche articolo di giornale (che probabilmente si rifà a queste fonti) pongono il toponimo in corrispondenza di quella che, per i latinensi, si chiama semplicemente Rotonda di Borgo Piave e che non dovrebbe ancora avere una precisa denominazione ufficiale. La mappa realizzata dalla Geoplan indica correttamente Largo Angiolillo e chiama la rotonda Largo Talamini, nome che in realtà corrisponde ad un altro parcheggio mai costruito. L’amministrazione comunale non aiuta certo a risolvere il problema, dal momento che in corrispondenza della rotatoria e del parcheggio non c’è una targa che ne indichi il nome.
 
Anguilla (Strada dell')
Borgo Isonzo
Area rinominata: si tratta dell’attuale VIA PIETRO PANTANELLI.
L’odonimo si riferiva al ben noto pesce d’acqua dolce, della famiglia degli Anguillidi, dalla forma serpentiforme. È una specie carnivora, capace spostarsi anche sulla terraferma. L’anguilla è anche in grado, per la conformazione delle branchie che permettono di conservare residui d'acqua, di sopravvivere per qualche giorno all’asciutto.
Tale denominazione è stata soppressa negli anni ‘90, nel periodo in cui la toponomastica dei Borghi venne profondamente revisionata: la strada (che, peraltro, ancora dev’essere costruita) è stata dedicata allo storico locale Pietro Pantanelli.
 
Aniene (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da prima a dopoVia Adige.
L'Aniene è un fiume del Lazio, lungo 99 chilometri, chiamato anche Teverone. Esso nasce dai Monti Simbruini, sui fianchi del Monte Tarino, presso Filettino, e sfocia nel Tevere nel comune di Roma, in località Prati Fiscali. Esso, nell’antichità, costituiva il confine tra le terre dei Latini e quelle dei Sabini.
 
Annibaldi (Via degli)
Borgo Faiti
Area in progetto da Via Docibile I a Via degli Orsini ed oltre.
Questa via, presente nei piani regolatori di Borgo Faiti sin dal 1976 ma ancora inesistente, ricorderà (se mai verrà costruita) la nobile famiglia laziale degli Annibaldi. La famiglia, suddivisa in diversi rami, nel Duecento ebbe la signoria di alcune località dei Monti Lepini, come Sermoneta, Terracina, Bassiano, Cori, Roccamassima e Ninfa. Essa si estinse nel 1414, con il cardinale Pietro Annibaldi Stefaneschi.
 
Antares (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Strada Epitaffio senza uscita.
Questa breve stradina sterrata, intitolata con delibera di Consiglio 98/2019, ricorda una delle stelle più grandi finora scoperte nel sistema solare, nonché la più luminosa della costellazione dello Scorpione. Il nome deriva dal greco e significa “simile ad Ares”, per via del suo colore rosso simile a quello del pianeta Marte.
 
Anzio (Via)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Via Corioli senza uscita.
La denominazione è riferita all’antica Antium, che secondo il mito venne fondata da Antea, figlia di Ulisse. La città, resa fiorente dal suo famoso porto, fu anche capitale dei Volsci. Corrisponde all’attuale città di Anzio, in Provincia di Roma.
 
Apollo (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Mercurio a Via Orione.
Visto il contesto ov'è inserita (le vie intorno sono dedicate a stelle e pianeti), la strada non ricorda il dio greco della medicina, della musica e delle profezie, come afferma la didascalia esplicativa che si trova sul cartello stradale; è più probabile, invece, che il toponimo si riferisca all'omonimo programma spaziale condotto dalla NASA dal 1961 al 1975, nell'ambito del quale sono state realizzate ben 17 missioni.
 
Appennini (Via degli)
Rione Gionchetto (R10)
Va da Via Monte Terminillo a Via Monte Livata.
Questa via ricorda la catena montuosa che attraversa l’Italia per 1.200 chilometri, facendole un po’ da “spina dorsale”. Gli Appennini iniziano in Liguria, dal Colle di Cadibona, e terminano in Calabria col massiccio dell'Aspromonte. Il punto più alto è il Gran Sasso d'Italia (2.912 metri).
Sulla targa stradale posizionata nel 2008 è riportata la dicitura, erronea e sgrammaticata, "Via Monte Appennini".

Il cartello con la dicitura errata.

 
Appia (Via)
Borgo Carso, Latina Scalo, Piscinara, Tor Tre Ponti, Pantano d'Inferno, Borgo Faiti, Casal Traiano
Va dal Comune di Cisterna al Comune di Pontinia.
L’Appia è un’antica via di comunicazione romana, il cui nome deriva da quello del censore Appio Claudio Cieco, che ne fece iniziare la costruzione nel 312 a.C.. Il tratto della Via Appia compreso tra Tor Tre Ponti e la Strada Migliara 45 fa anche da confine tra il territorio comunale di Latina ed i Comuni di Sermoneta prima e Sezze poi.
 
Appiano (Via)
Borgo Carso
Va da Strada Gialla a Via Sallustio.
Appiano d’Alessandria (95-165) fu un filosofo, storico ed avvocato greco. Scrisse varie opere, ma l’unica giunta fino ai nostri tempi è la Storia romana, che racconta la storia di Roma dalle origini fino all’epoca di Traiano.
La via si è chiamata Strada Campominore fino agli anni '90, quando la toponomastica dei Borghi fu oggetto di una radicale revisione.
 
Appio Claudio Cieco (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via Valerio Flacco a Via Coriolano ed oltre.
Appio Claudio Cieco (350 a.C.-271 a.C.) fu un politico e filosofo romano, a cui si devono soprattutto la costruzione della Via Appia e dell'antico Foro Appio, odierno Borgo Faiti. Fu autore di una raccolta di massime filosofiche, le Sentenze.
 
Aprilia (Via)
Rione Isonzo (R6), Rione Prampolini (R3)
Va da Via Giotto a Piazza Paolo VI.
Aprilia è un comune della Provincia di Latina: è stata costruita nel 1936 ed è una delle città di fondazione dell'Agro Pontino (forse sarebbe meglio dire città di “sfondazione”, visto che quasi tutti i principali edificî dell'epoca sono stati demoliti nel corso degli anni). Il nome deriva, secondo alcuni, da un santuario dedicato alla Venus aprilia (Venere feconda), che si trovava in zona nell’antichità; per altri invece nascerebbe dal fatto che la prima pietra è stata posata il 25 aprile 1936.
 
Apuleio (Piazzale)
Quartiere Europa (Q2)
Si trova tra Via Aldo Zanetti e Viale John Fitzgerald Kennedy.
Lucio Apuleio da Madaura (125-180) fu un filosofo, poeta e scrittore latino. Scrisse diversi saggi e trattati d’argomento filosofico e retorico, come i Florida, il De Arboribus, il De Deo Socratis e la sua opera maggiore, le Metamorfosi. Conosciuta è anche l’Apologia, scritta per difendersi dalle accuse di magia che gli furono rivolte.
Questo ampio parcheggio ha ricevuto la propria denominazione con delibera di Consiglio 97/2008.
 
Apuli (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via San Francesco d'Assisi senza uscita.
Gli Àpuli, meglio conosciuti col nome di Iàpigi, furono un’antica popolazione originaria della Dalmazia e stanziatasi in Puglia (territorio che da loro prende il nome), che, secondo il mito, ebbero origine da Iapige, figlio di Dedalo.
Questa via, che sostanzialmente è una strada privata, visto che l'ingresso è bloccato da una sbarra, è stata intitolata con la D.C. 5/2008. Tuttavia, non si tratta di un odonimo inedito, visto che nel Rione Piccarello esisteva già in passato una via con lo stesso nome. Si tratta di:
Apuli (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Area non più esistente: andava da Via degli Umbri senza uscita.
Questa via è stata demolita negli anni ‘80.
 
Aragna (Strada)
Piscinara
Va da Strada della Chiesuola senza uscita.
Il Fosso Aragna è un canale di bonifica che nasce in territorio di Sermoneta e sfocia nel Fosso Fuga degli Ebrei. Il canale, che corre nelle vicinanze della strada omonima, riprende il nome di un antico corso d’acqua, esistente prima della bonifica, che veniva detto anche Fosso del Ragno.
 
Aramu, Mario (Strada)
Rione Piccarello (R2)
Va da Strada Piccarello senza uscita.
Il colonnello Mario Aramu (1900-1940) è stato un aviatore italiano, caduto in combattimento in Libia durante la II Guerra Mondiale. È l'unico aviatore sardo decorato con la Medaglia d'Oro al al VM.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008. Sulla targa apposta in quel periodo il cognome del militare era erroneamente scritto "Aramau", ma nel 2011 è stata posizionata una targa scritta correttamente.
 
Aratro (Strada dell')
Borgo Podgora
Area rinominata: ora VIA PADRE AGOSTINO GEMELLI.
L’odonimo, che come gli altri di Borgo Podgora era ispirato ai lavori agricoli, ricordava l'utensile agricolo a trazione animale o meccanica, talvolta montato su ruote, che viene utilizzato per l’aratura dei campi coltivati. Tale denominazione è stata soppressa negli anni ‘90, al pari delle altre denominazioni stradali del Borgo.
 
Ardea (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Albalonga a Via Mugilla.
La via ricorda l’antica città del Lazio, fondata dalla principessa Danae, che fu poi capitale del popolo dei Rutuli. Storica alleata di Roma, la cittadina decadde nell’età imperiale per poi risorgere nel Medioevo come feudo dei Colonna, poi dei Borgia e successivamente di altre famiglie. Dopo l’Unità d’Italia divenne frazione di Genzano, passando a Pomezia nel 1932: è comune autonomo dal 1970.
 
Arditi (Via degli)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: è l’attuale VIA ENRICO CIALDINI.
L’intitolazione intendeva ricordare l’unità speciale dell’Arma di Fanteria, istituita nel 1917 come reparto d’assalto volto ad aprire la strada ai fanti ed agevolarne la conquista delle linee nemiche. Nel 1920, terminate le ostilità, il corpo venne sciolto, per poi essere ricostituito tra il 1942 ed il 1946 come reggimento autonomo (il X Reggimento Arditi), che prese parte a numerosi combattimenti nel Nordafrica ed in Sicilia.
La via aveva assunto questo nome con delibera podestarile 164/1943, poco prima della caduta del regime e quando la strada doveva ancora essere ultimata: per questi motivi, probabilmente, il toponimo non venne mai utilizzato e la delibera di Consiglio 10/1951, che dedica la via al generale Cialdini, non fa riferimento alla vecchia denominazione e la considera una via di nuova costruzione.
 
Argilla (Strada dell')
Borgo Piave
Area rinominata: adesso si chiama VIA CURZIO MALAPARTE.
L'argilla è un tipo di sedimento, appartenente ai fillosilicati, che può presentarsi in varie tipologie quali argillite, varve e caranto. Se impastata con acqua, diviene una massa morbida che riacquista durezza una volta essiccata e viene, perciò, molto utilizzata nelle arti e nella scultura. A seconda dei minerali che la compongono e della loro percentuale, acquista diverse proprietà e, dunque, ha differenti modalità d’impiego.
Il toponimo è stato sostituito negli anni ‘90, unitamente alle altre denominazioni stradali dei borghi: ora la via è dedicata allo scrittore Curzio Malaparte.
 
Argine (Strada dell')
Acciarella-Valmontorio
Va da Strada Valmontorio senza uscita.
Il nome di questa strada sterrata discende dalla sua posizione, poiché corre per un buon tratto lungo l’argine del Canale delle Acque Alte.
Sulla targa, apposta nel 2008, la didascalia esplicativa riporta erroneamente che la denominazione si riferisce ad un canale di bonifica.
 
Ariosto, Ludovico (Via)
Rione Frezzotti (R1), Rione Piccarello (R2)
Va da Viale Cesare Augusto a Via Vincenzo Monti.
Ludovico Ariosto (1474-1533) fu un poeta ferrarese. Scrisse opere ispirate ai classici latini (Satire) e varie commedie in italiano ed in latino. L’opera che lo ha reso famoso nel mondo è però il poema Orlando Furioso, che racconta la storia delle vicissitudini amorose del paladino Orlando.
La via è stata così intitolata con delibera del Podestà 620/1938.
 
Aristide (Via)
Borgo Carso
Va da prima di Via Pericle a dopo Via Plutarco.
Aristide, detto "il Giusto", (530 a.C.-462 a.C.) è stato un politico e generale greco. Egli sconfisse i Persiani a Maratona, a Salamina ed a Platea, ma fu esiliato perchè contrario alla politica di Temistocle; successivamente rientrato in patria dopo una grazia, si dedicò ad organizzare una federazione di città incentrata su Atene, la lega delio-attica.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 97/2008. Alcuni tratti intermedella strada non sono ancora stati completati, e si possono percorrere solo a piedi, essendo poco più che sentieri.
 
Aristotele (Via)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Piazzale Seneca.
Aristotele (384-322 a.C.) fu un filosofo greco, fondatore della scuola peripatetica. Nell'Etica nicomachea afferma che l'uomo raggiunge la felicità solo praticando le virtù e nella Poetica espone i basamenti fondamentali della letteratura. Altre sue opere, che influenzarono molto il pensiero medievale, sono Il grillo e la Metafisica. Egli fu anche precettore di Alessandro Magno.
 
Armellini, Carlo (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Viale XVIII Dicembre a Via Oslavia.
La via ricorda il giurista e politico romano Carlo Armellini (1777-1863). Egli fu uno dei triumviri della Repubblica Romana, della quale fu anche Ministro degli Interni; e proprio il crollo di quell’effimero stato rivoluzionario lo costrinse ad andare in esilio in Belgio, dove morì.
La via è stata praticamente uno spiazzo di pochi metri di lunghezza fino al 2013, quando, con la costruzione di alcuni palazzi, è stata prolungata fino a Via Oslavia.
In precedenza Carlo Armellini era ricordato nella toponomastica latinense da un'altra via:
Armellini, Carlo (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Area non più esistente: andava da Via Salvatore Venere senza uscita.
Questa breve strada è stata demolita negli anni ‘70, con la realizzazione della Lottizzazione Asves, e si trovava più o meno dove ora sta la chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo.
Prima ancora, il patriota romano era ricordato da un viale, cioè:
Armellini, Carlo (Viale)
Rione Goretti (R4), Rione Campo Boario (R7)
Area rinominata: ora VIALE e PIAZZALE GIULIANO CARTURAN.
Infatti, con la delibera di Consiglio n. 10 del 1951, gli fu dedicato il viale che conduce alla caserma dei Vigili del Fuoco, prima intitolato alle Forze Armate e prima ancora ai Martiri Fascisti. Negli anni ‘70 però il toponimo venne sostituito in favore di uno che ricordasse il vigile latinense Giuliano Carturan.
 
Arno (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Adige senza uscita.
L'Arno è un fiume della Toscana, lungo 241 chilometri. Esso nasce dal Monte Falterona, a Pratovecchio Stia, e sfocia nel Mar Tirreno dopo aver attraversato Firenze e Pisa.
Si tratta, più che di una vera e propria via, di un sentierucolo sterrato lungo pochissimi metri ed entra a buon diritto nella classifica delle vie più corte di Latina.
 
Artisti (Piazza degli)
Denominazione abusiva, vedi LARGO ARDIGÒ FINESTRA.
 
Asinara (Via)
Capoportiere
Va da Strada Lungomare senza uscita.
L’Asinara è un’isola del Mediterraneo, appartenente alla Provincia di Sassari, che deve il suo nome non agli asini bensì al nome latino Insula Sinuaria (isola sinuosa), per le sue coste curvilinee. È sede di una famosa colonia penale.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Aspromonte (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Nino Bixio all’incrocio tra Via dei Mille, Via Villafranca e Via Ombrone.
La via ricorda il massiccio montuoso della Calabria, dove nel 1862 l’esercito piemontese fermò l’avanzata di Garibaldi verso Roma: vi fu una breve battaglia, durante la quale Garibaldi fu ferito ed alcuni dei suoi uomini vennero presi prigionieri e fucilati.
Il nome è stato assegnato a questa strada con delibera di Consiglio 10/1951.
 
Asse Attrezzato
Denominazione popolare, vedi VIA PIETRO VERRI.
 
Asteroidi (Via degli)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Strada Epitaffio senza uscita.
Gli asteroidi sono frammenti rocciosi di origine incerta, che vagano per lo spazio trasformandosi spesso in comete. Ne sono stati catalogati circa 600.000, di cui il più grande è Cerere.
Nonostante questa denominazione si trovi in alcune mappe già dagli anni ‘90, è stata ufficializzata solo con la delibera di Consiglio 98/2019.
 
Astronauti (Via degli)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Mercurio a Via Orione.
L’odonimo ricorda, in via generale, tutti coloro che hanno contribuito alla conoscenza dello spazio, esplorando i pianeti del sistema solare.
 
Astura (Strada)
Acciarella-Valmontorio, Borgo Santa Maria
Va da Strada Santa Maria a Strada Alta.
La strada ricorda il vicino fiume, che nasce nei pressi di Campoverde e sfocia nel Mar Tirreno, segnando per un lungo tratto il confine tra Latina e Nettuno.
 
Atene (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Amsterdam senza uscita.
La città di Atene è la capitale della Grecia, che nell’antichità è stata il centro di una delle più fiorenti e potenti civiltà del Mediterraneo: ne rimangono, come importanti testimonianze, numerose aree archeologiche, tra le quali spiccano la rocca dell’Acropoli, che ospita il famoso Partenone ed i templi più rilevanti dell’antichità, e l’agorà romana, con l’imponente Torre dei Venti.
 
Aterno (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Area in progetto da Via Piave a Via Cristoforo Colombo.
L’Aterno (chiamato anche Pescara nel suo tratto terminale, dal momento che attraversa l'omonima città) è il fiume più lungo d'Abruzzo, coi suoi 152 chilometri. Esso nasce dal Monte Capocancelli e sfocia nell'Adriatico, dopo aver bagnato la città di Pescara.
La via doveva essere costruita insieme a Via Cristoforo Colombo, come raccordo tra questa importante (ed ancora immaginaria) arteria di scorrimento e Via Piave, ma i lavori di costruzione di Via Colombo non sono mai partiti e, conseguentemente, neanche Via Aterno ha ancora visto la luce.
 
Atomo (Strada)
Borgo Sabotino
Area rinominata: ora VIA BERNARDO BORRETTI.
Il nome faceva riferimento alla vicina centrale nucleare di Borgo Sabotino. Gli atomi sono, infatti, le particelle di cui si compone la materia, materia di studio fondamentale nelle scienze chimiche. Sono, attualmente, stati scoperti 118 atomi, 91 dei quali possono trovarsi in natura.
La strada è attualmente intitolata al pioniere e medico Bernardo Borretti.
 
Attilio Regolo (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via dei Gracchi a Via Coriolano.
Marco Attilio Regolo (III sec. a.C.) fu un generale romano, passato alla storia per il suo coraggio. Comandante dell'esercito romano durante la I Guerra Punica, dopo esser stato fatto prigioniero a Tunisi venne inviato a Roma per chiedere di negoziare un trattato di pace. Tuttavia, all’arrivo, consigliò ai compatrioti di continuare la guerra, vista la difficile situazione socio-politica del nemico. Tornato a Cartagine, per punizione gli vennero strappate le palpebre e, dopo esser stato lasciato per alcuni giorni al sole, fu infilato in una botte riempita di chiodi e fatto rotolare giù da una collina.
 
Aurunci (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via San Francesco d'Assisi all'incrocio tra Via degli Elleni, Via dei Sabelli e Via dei Bruzi.
Gli Aurunci furono un’antica popolazione stanziatasi tra il fiume Liri ed il Volturno, con ceppi anche in Calabria. Furono soggiogati dai Romani nel 314 a.C. dopo lunghi e faticosi scontri.
 
Ausoni (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via Don Carlo Torello a Via degli Aurunci.
Gli Ausoni furono un popolo antico, talvolta identificato con gli Aurunci o con gli Osci, che occupava la costa tirrena dal Lazio fino alla Calabria. Secondo il mito furono fondati da Ausone, figlio di Circe ed Ulisse.
 
Austria (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Settimio Chiarello a Via Gran Bretagna.
L'Austria è una nazione dell'Europa centrale, con capitale Vienna, ed ha una superficie di 83.000 kmq. La valuta usata è l'euro, che ha sostituito lo scellino. Le città più importanti sono, oltre alla capitale, Graz, Salisburgo, Innsbruck e Klagenfurt.
 
Autolinee Vecchie (Piazza delle)
Denominazione popolare, vedi LARGO PEPPINO IMPASTATO.
 
Aviatore (Largo dell')
Rione Prampolini (R3)
Si trova tra Viale Pierluigi Nervi, Via Enrico Galvaligi e Via Bruxelles.
Questa grande rotatoria è dedicata simbolicamente a tutti gli aviatori d'Italia. Nell’area verde al centro di essa è inoltre collocato un piccolo velivolo, esattamente un Aermacchi MB-326, sistemato come se stesse per decollare (ed infatti è spesso chiamata anche Rotonda dell’Aereo).
Il toponimo è stato attribuito con delibera di Giunta 2308/1996.
 
Azalea (Via dell')
Latina Scalo
Va da Via Gloria a Via del Biancospino.
L'azalea è un fiore delle Ericacee, di colore bianco o rosso, di cui esistono oltre 500 specie. È molto simile al rododendro, con cui spesso è scambiata, ma rispetto a questo l’azalea è più piccola ed ha foglie di forma differente.
 
 
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