TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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DOCUMENTI CONTATTI
 
 
D
 
 
D'Acquisto, Salvo (Via)
Rione Prampolini (R3)
Area non più esistente: andava da Via Amaseno senza uscita.
Il toponimo ricorda il Vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto (1920-1943), che si segnalò per un atto di eroismo durante la II Guerra Mondiale. Egli infatti, saputo che le truppe naziste stavano per fucilare 22 civili in segno di rappresaglia per un attentato, si accusò del fatto, salvando la vita ai prigionieri. È stato perciò decorato con una Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
Questa via è stata demolita con la costruzione di Viale Pierluigi Nervi: il carabiniere napoletano, però, è oggi ricordato da un parco a Borgo Carso.
 
D'Alba, Auro (Via)
Borgo San Michele
Va da Strada Migliara 43 a Via Francesco Chiesa.
L’abruzzese Umberto Bottone (1888-1965), più noto con lo pseudonimo di Auro D'Alba, è stato un poeta italiano. Egli fu esponente del futurismo e compose svariate poesie dedicate al fascismo, come Baionette, Inno della SS italiana, Preghiera del vigile del fuoco e Battaglione M.
Prima la via si chiamava Strada del Fagiano, ma negli anni ‘90 questo odonimo è stato soppresso e sostituito con quello attuale.
 
D'Amico, Silvio (Piazza)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Via Nazario Sauro, Via Roberto Fratini, Via Don Giovanni Minzoni e Via Oreste Leonardi.
Questo piazzale, che si trova dietro al teatro cittadino, ricorda il critico teatrale Silvio D'Amico (1887-1975). Egli fondò, nel 1936, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e curò, tra il 1954 ed il 1975, l'Enciclopedia dello spettacolo in 11 volumi.
 
D'Annunzio, Gabriele (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Area non più esistente: andava da Via Faleria a Via Polusca.
Gabriele D'Annunzio (1863-1938) è stato uno scrittore e poeta italiano, uno dei più noti dell’epoca moderna. Sue sono le raccolte di poesie Primo vere, Canto novo ed Alcyone, i romanzi Il piacere, Il trionfo della morte e L'innocente, nonché i drammi La figlia di Jorio e La fiaccola sotto il moggio. Egli partecipò volontario alla I Guerra Mondiale, dove si segnalò per alcune incursioni aeree e navali (famosissima è la “beffa di Buccari”): fu anche decorato con una Medaglia d’Oro, 5 d’Argento ed una di Bronzo al Valor Militare. Finita la guerra, nel 1919 occupò la città di Fiume e tentò di fondarvi uno Stato indipendente retto da una costituzione innovativa, di sapore libertario. Dopo il deludente epilogo dell’impresa, si ritirò in esilio volontario in un’enorme villa sul Lago di Garda, il cosiddetto Vittoriale.
La via è stata demolita nei lavori di riqualificazione del quartiere, avvenuti negli anni ‘70, e parte del suo tracciato è stato assorbito da Via Pyre. A D’Annunzio è, però, tuttora dedicato il teatro cittadino.
 
D'Azeglio, Massimo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza del Quadrato a Via Emanuele Filiberto.
Massimo Taparelli D'Azeglio (1798-1866) fu un politico, pittore e scrittore italiano. Era genero di Manzoni e, come lui, fu scrittore e tragediografo: sue opere, di argomento storico, sono Niccolò de’ Lapi ed Ettore Fieramosca. Egli fu poi Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 1849 al 1852.
La via ha assunto questo nome con la delibera del Podestà 620/1938: in precedenza, era dedicata a Giovanni Cena, ora ricordato da una traversa di Viale Lamarmora.
 
Da Palestrina, Pierluigi (Viale), vedi alla P di Pierluigi (infatti Pierluigi era il cognome, di nome faceva Giovanni).
 
Da Venosa, Gesualdo (Via), vedi alla G di Gesualdo (infatti Gesualdo era il cognome, ed il nome era Carlo).
 
Da Vinci, Leonardo (Via), vedi alla L di Leonardo.
 
Dalie (Via delle)
Latina Scalo
Va da Via Carrara a Via degli Anemoni.
La dalia è un fiore delle Asteracee, che può assumere svariati colori, dal bianco al giallo al porpora. Il suo nome è un omaggio al botanico svedese Anders Dahl.
 
Dalla Torre, Giuseppe (Via)
Borgo Piave
Va da Strada della Chiesuola senza uscita.
La denominazione ricorda il giornalista padovano Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto (1885-1967). Egli scrisse in gioventù per varie testate di orientamento cattolico, prima di approdare all’Osservatore Romano, di cui fu direttore dal 1920 al 1960.
 
Dalmazia (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Pola a Via Fiume.
La Dalmazia è una regione dei Balcani, bagnata dal Mare Adriatico. Essa fu dapprima conquistata dai Romani e fu poi sotto il dominio gotico e veneziano, col nome di Provincia Illirica. Passò in seguito all'Austria nel 1813, ma fu in parte italiana dal 1918 al 1946: oggi si trova in Croazia. Le città più importanti sono Zara, Spalato, Ragusa Dalmata, Cattaro e Sebenico.
La via si trova all'interno del Parco Falcone e Borsellino ed è stata intitolata dalla delibera di Giunta 2308/1996.
 
Dandolo (Via dei)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazzale Natale Prampolini a Via Giuseppe Garibaldi.
La via ricorda due fratelli che si distinsero durante il Risorgimento. Enrico Dandolo (1827-1849) partecipò alle Cinque Giornate di Milano e rimase ucciso negli scontri di Villa Corsini, difendendo la Repubblica Romana. Emilio Dandolo (1830-1857) partecipò alla costituzione della Repubblica Romana ed alla Guerra di Crimea ed organizzò svariate rivolte contro il dominio austriaco.
La via ha avuto questo nome a seguito della delibera di Consiglio n. 10 del 1951.
 
Danesin (Strada Privata)
Rione Prampolini (R3)
Area rinominata: corrisponde all’attuale VIA SATRICO.
Nei primi anni di espansione di Latina, quando le prime palazzine residenziali iniziavano a sorgere lungo Viale Marconi e Via Isonzo, una delle prime strade costruite nella zona portava il nome della famiglia Danesin, cui era stato assegnato il podere O.N.C. 116 (oggi non più esistente) e sul cui terreno stava nascendo il nuovo quartiere.
La strada avrebbe successivamente assunto il nome di Via Satrico, per ricordare l’antico insediamento situato nei pressi di Le Ferriere; così come le altre nuove strade realizzate sul terreno del podere Danesin, che traggono anch’esse nome da antiche città del Lazio.
 
Dante (Piazza)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Viale Giuseppe Mazzini, Viale Don Giuseppe Morosini, Via Nizza e Via Angelo Tomassini.
Dante Alighieri (1265-1321) è considerato il più grande poeta d'Italia, tanto da esser soprannominato anche “il Sommo Poeta”. Notissima a livello mondiale è la Divina Commedia, dove narra in versi il suo viaggio dall'Inferno al Paradiso, guidato dal poeta latino Virgilio e dall’amata Beatrice. Altre opere furono la Vita Nova, Il convivio, il De vulgari eloquentia ed il De monarchia. Compose anche molte poesie, aderendo alla corrente poetica dello Stil Novo.
È uno dei primissimi odonimi istituiti subito dopo la fondazione, con la delibera del Podestà n. 3/1932.
 
Darsena (Via)
Saraceno
Va da Via Idrovora senza uscita.
La darsena è un bacino di ormeggio per le navi, dove vengono occasionalmente effettuate riparazioni. Curiosamente, non esiste alcuna darsena nelle vicinanze.
 
Daunia (Via)
Borgo Santa Maria
Va da Strada Macchia Grande senza uscita.
La Daunia è una regione storica della Puglia, abitata anticamente dai Dauni, che corrisponde alla Provincia di Foggia.
 
De Chirico, Giorgio (Viale)
Quartiere Persicara (Q3), Lottizzazione Agora
Va da Via del Lido a Via Campania.
Giorgio De Chirico (1888-1978) è stato un pittore italiano, fondatore e maggior esponente del movimento metafisico. Sue opere sono Ettore ed Andromaca, Il figliol prodigo, Le muse inquietanti, Metafisica interiore e Natura morta con salame. Scrisse anche il romanzo L'ebdomero, famoso per il suo stile onirico e confuso.
 
De Gama, Vasco (Piazzale)
Foce Verde
Si trova tra Strada Pantelleria e Via Giuseppe Massaro.
Questo enorme parcheggio ricorda il navigatore portoghese Vasco De Gama (1469-1524). Egli fu il primo a raggiungere l'India navigando, nel 1497. Fu anche nominato Viceré dell’India, che grazie alle sue esplorazioni era divenuta in parte dominio del Portogallo.
 
De Gasperi, Alcide (Piazza)
Rione Frezzotti (R1)
Area non più esistente: si trovava tra Via Virgilio e Via Trento.
La piazza del vecchio Villaggio Trieste era intitolata all’uomo politico trentino Alcide De Gasperi (1881-1954), fondatore della Democrazia Cristiana. Egli fu Presidente del Consiglio dal dicembre 1945 all'agosto 1953, con otto governi consecutivi che contribuirono a traghettare l’Italia dalla guerra alla ricostruzione, ed è considerato uno dei padri fondatori dell’Unione Europea. È stata avviata nei suoi confronti anche una causa di beatificazione da parte della Chiesa cattolica.
Il toponimo è stato attribuito con delibera di Consiglio n. 112 del 1955. Con la risistemazione del quartiere e la costruzione dei nuovi edificî IACP, la piazza e la vicina Via Trento sono state demolite; sicché, successivamente, la denominazione è passata ad un’altra area:
De Gasperi, Alcide (Piazzale)
Rione Frezzotti (R1)
Si estende tra Via Ezio, Via Trieste, Via Virgilio e Piazzale Cesare Luna.
Si tratta di un vasto giardino, con campo sportivo e vialetti pedonali, che si trova alle spalle della costruzione principale del nuovo Villaggio Trieste.
 
De Mattias, Maria (Largo)
Rione Littoria (R0), Rione Frezzotti (R1)
Si trova alla confluenza tra Viale XXIV Maggio e Via Virgilio.
Il toponimo ricorda la religiosa Maria De Mattias (1805-1866), che fondò nel 1834 la congregazione delle Adoratrici del Preziosissimo Sangue: l’istituto scolastico retto da queste suore si trova a pochi metri dal largo. Maria De Mattias è beata dal 1950 e santa dal 2003, ma la denominazione non lo ricorda.
 
De' Medici, Lorenzo (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Quarto a Via Aspromonte.
La via ricorda Lorenzo De' Medici (1449-1492), noto anche come Lorenzo il Magnifico. Egli fu Signore di Firenze dal 1469 al 1492 e fu una delle figure simboliche del Rinascimento, soprattutto per il sostegno che diede a numerosi artisti del suo tempo. Egli si dedicò anche alla poesia, lasciandoci opere come la raccolta Canti carnascialeschi ed il poema I beoni.
 
De Nittis, Giuseppe (Largo)
Quartiere Persicara (Q3)
Si trova su Via Mario Sironi.
Il pugliese Giuseppe De Nittis (1846-1884) fu un pittore impressionista, molto noto in Francia. Le sue opere più note sono Colazione in giardino, Che freddo!, Le rovine delle Tuileries e Passa il treno.
 
De Pisis, Filippo (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Antonio Ligabue a Via Mario Sironi.
La via ricorda l’artista ferrarese Filippo Tibertelli (1876-1956), in arte De Pisis, che realizzò soprattutto paesaggî e nudi. I suoi lavori più conosciuti sono Fiori di campo, Lungosenna e Fiori. Egli scrisse una raccolta di versi intitolata I canti della Croara.
 
De Prony, Gaspard (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via Pietro Marcellino Corradini alla riva del Canale delle Acque Medie.
Gaspard François Riche, barone di Prony (1755-1839) fu un cartografo ed ingegnere idraulico francese. Egli, durante il regime di Napoleone, fu incaricato di occuparsi della bonifica delle Paludi Pontine e di studiarne la fattibilità: della sua attività ci sono rimaste importanti relazioni storico-geografiche, raccolte nell’Atlante delle Paludi Pontine.
 
De Santis, Angelo (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Isonzo a Via Filippo Ferrazza.
Lo storico minturnese Angelo De Santis (1889-1981) è ricordato per aver condotto approfondite ricerche sulla parte meridionale della Provincia di Latina, come Gli Statuti della Terra Aurunca, Caio Mario a Minturno e Collana Minturnese. Realizzò anche il Saggio di una bibliografia della Provincia di Littoria, che raccoglie i titoli delle opere che nei secoli si sono occupate del territorio pontino.
Fino agli anni ‘90 la via si chiamava Strada Vongola.
 
De Turris, Giuseppe (Piazzale)
Quartiere Europa (Q2)
Si trova lungo Viale Pierluigi Nervi.
Il toponimo intende ricordare il Vicebrigadiere della Guardia di Finanza Giuseppe De Turris (1896-1918), nativo di Ventotene. Egli morì combattendo eroicamente nelle acque di Kuci, in Albania, e fu perciò decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
La delibera di Giunta 573 del 2007 dispose l’intitolazione a De Turris del “piazzale antistante l’istituenda caserma della Guardia di Finanza”, che nelle intenzioni dell’allora sindaco Vincenzo Zaccheo andava trasferita da Palazzo M all’edificio noto come Ex ICOS (per istituire, contestualmente, alcune facoltà universitarie a Palazzo M). I numerosi ostacoli incontrati, tuttavia, hanno fatto sì che l’Università La Sapienza e le Fiamme Gialle si sfilassero dal progetto, conclusosi nel nulla. Al momento, l’Ex ICOS è un rudere abbandonato lungo la Pontina, ed il piazzale destinato a ricevere il nome di Giuseppe De Turris è chiuso da un’alta recinzione metallica. Va detto però che, nonostante esso non sia mai stato inaugurato, la delibera non pare esser stata revocata: quindi il piazzale, ad oggi, si chiama effettivamente Piazzale De Turris.
 
Del Prete, Carlo (Strada)
Rione Piccarello (R2)
Va da Strada Piccarello senza uscita.
La strada è dedicata al Maggiore lucchese Carlo Del Prete (1897-1928), un eroico aviatore italiano. Dopo aver partecipato alla I Guerra Mondiale ed aver avuto un ruolo importante nella “beffa di Buccari”, conseguì alcuni primati aeronautici. Morì a seguito delle ferite che riportò in un incidente aereo occorsogli a Rio De Janeiro. È Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio5/2008.
 
Deledda, Grazia (Via)
Farneto
Va da Strada Sabotino senza uscita.
L’odonimo ricorda la scrittrice nuorese Grazia Deledda (1871-1936), che ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Di talento precoce, ebbe ampia notorietà con la pubblicazione di Elias Portolu, al quale fecero seguito romanzi ed opere teatrali di successo, tutti incentrati sulla vita in Sardegna, come Canne al vento, Marianna Sirca, La madre, Cenere; nonché l’incompiuto romanzo autobiografico Cosima, quasi Grazia. Ella scrisse anche il saggio Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 97/2008 e, fatto curioso, è l’unica via nella zona a ricordare una scrittrice. In precedenza era esistita anche:
Deledda, Grazia (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Area non più esistente: andava da Via Polusca a Via dell'Agora.
Oggi questa via non esiste più, poiché è stata praticamente inglobata da Via Polusca negli anni ‘70, a seguito dei lavori di risistemazione del quartiere.
 
Democrito (Via)
Latina Scalo
Va da Via Carrara a Via del Millefoglio ed oltre.
Democrito (460 a.C.-360 a.C.) fu un filosofo greco, considerato uno dei fondatori della dottrina atomista. Le sue idee sono esposte in varie opere, di cui ci sono giunti pochi frammenti, come Sulle forme degli atomi e Piccola cosmologia.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Destro, Erminio Settimio (Piazzale)
Borgo Sabotino
Si trova tra Strada Foce Verde e Via Domenico Cortopassi.
Il piazzale, intitolato con delibera 398/2009, ricorda un imprenditore edile di Borgo Sabotino, cui è stato dedicato anche un trofeo ciclistico.
 
Di Crollalanza, Araldo (Piazzale)
Rione Littoria (R0)
Si trova lungo Corso della Repubblica.
Araldo di Crollalanza (1892-1986) fu un giornalista e politico italiano. Egli fu Ministro dei Lavori Pubblici dal 1930 al 1935 e, sotto la sua guida, iniziarono i lavori della Bonifica Pontina. Fu anche Senatore per il Movimento Sociale Italiano dal 1953 al 1986.
Questa piazza-giardino, intitolata dalla delibera di Giunta 2308/1996, si trova di fronte a Palazzo M. Questa costruzione monumentale, oggi sede della Guardia di Finanza, fu in passato sede di molte scuole: proprio per questo il piazzale era prima conosciuto come Piazzale degli Studî.
 
Di Giacomo, Gaetano (Strada)
Borgo San Michele
Dovrebbe andare da Strada Bassianese senza uscita.
La strada, intitolata con delibera di Consiglio 5/2008, ricorda un personaggio locale. Essa dovrebbe corrispondere alla I Traversa sinistra di Strada Bassianese, ma questa risulta ad oggi intitolata come Strada Privata Tullio Cozzi e nessun cartello con la nuova denominazione è stato sinora installato.
 
Di Giacomo, Salvatore (Via)
Borgo San Michele
Va dalla Strada Statale 156 Monti Lepini a Via Giuseppe Ungaretti.
La via ricorda il poeta e drammaturgo napoletano Salvatore Di Giacomo (1860-1934). Egli scrisse prevalentemente in dialetto napoletano ed alcuni dei suoi componimenti divennero, poi, anche delle canzoni. Tra le sue opere figurano Assunta Spina, Era de maggio, Carulì, Luna nova, Palomma 'e notte e Marechiaro.
Fino agli anni ‘90 la via si chiamava Strada della Faina.
 
Di Pietro, Alcibiade (Piazzale)
Rione Piccarello (R2)
Si trova lungo Via Sandro Botticelli.
L’ingegner Alcibiade Di Pietro (1895-1962) è stato un pioniere della bonifica e del ciclismo nell’Agro Pontino. Già negli anni ‘20 egli iniziò ad organizzare tornei e corse in bicicletta per i Borghi appena edificati e continuò in questa attività anche nel Dopoguerra, portando a Latina tappe di gare importanti. A suo figlio Varaldo, anch’egli molto attivo nell’ambiente sportivo locale, è stata dedicata una strada.
Questo parcheggio, situato all’ingresso del CONI, è stato intitolato con D.C. 5/2008.
 
Di Pietro, Varaldo (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
Varaldo Di Pietro (1925-1993), detto "sor Aldo" è stato un dirigente sportivo latinense. Nel 1971 ha fondato l'Atletica Latina ed è stato vicepresidente del Latina Calcio per diversi anni. Al padre Alcibiade, anch'egli apprezzato dirigente ed animatore del mondo sportivo, è stato dedicato un piazzale.
 
Diaz, Armando (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza del Popolo a Piazza della Libertà.
Armando Diaz (1861-1928) è stato un generale italiano, che durante la I Guerra Mondiale tentò di risollevare le sorti dell’esercito dopo la tremenda sconfitta di Caporetto. Egli raggiunse il grado di Maresciallo d'Italia e per i suoi meriti fu insignito del titolo di Duca della Vittoria. Fu poi Ministro della Guerra dal 1922 al 1924.
La via ha assunto questo nome con la delibera di Consiglio n. 10 del 1951. In precedenza era dedicata sempre al generale Diaz, ma con un altro odonimo: si chiamava infatti Via Duca della Vittoria. Ancor oggi comunque, sulla targa marmorea della via, figura la scritta “Via Armando Diaz – Duca della Vittoria”.
 
Diciotto Dicembre (Viale)
Rione Littoria (R0), Rione Goretti (R4), Rione Campo Boario (R7)
Va da Piazzale Gorizia a Corso Giacomo Matteotti.
L’odonimo ricorda una data importante per la città, ossia il 18 dicembre 1932, giorno nel quale si tenne la solenne inaugurazione di Littoria. Sempre il 18 dicembre, ma nel 1934, la città venne altresì elevata al rango di capoluogo di provincia.
In origine l’intera circonvallazione era stata denominata, dalla delibera podestarile 3/1932, Viale Mussolini. Tuttavia, dopo che nel 1934 Mussolini stesso vietò che gli venissero intitolati luoghi pubblici, l’intitolazione originaria venne cancellata e sostituita con Viale XVIII Dicembre. Successivamente, nell’ambito del riordino della toponomastica attuato con la delibera podestarile 620/1938, tale nome rimase a designare solo il tratto che ancor oggi lo porta, mentre le altre porzioni della circonvallazione vennero distinti da toponimi differenti. Un ulteriore cambiamento, ma di breve durata, ebbe luogo dopo la caduta del regime, quando la delibera di Giunta n. 2-1/1944 eliminò il riferimento alla data inaugurale della città ed intitolò il viale ai Martiri di Belfiore: pochi anni più tardi, con la delibera di Consiglio n. 10/1951, il vecchio nome fu ripristinato.
 
Diciotto Novembre (Via)
Rione Littoria (R0)
Area non più esistente: è stata assorbita da PIAZZALE DEI BONIFICATORI.
Il toponimo ricordava il 18 novembre 1935, data in cui la Società delle Nazioni impose delle pesanti sanzioni economiche all'Italia, a seguito dell'occupazione dell'Etiopia. Non è affatto un controsenso che la toponomastica del regime ricordasse tale avvenimento, che veniva avvertito come un oltraggio al Paese, un ingiusto torto subito: esso venne infatti utilizzato come stimolo alla fierezza del popolo ed a riprova di ciò, in tale data, fu anche istituita la festività dell'oro alla patria.
Il toponimo – che risale alla delibera podestarile 620/1938 – si riferiva alla via situata dietro le Poste, che da Piazzale Angiolo Mazzoni giunge fino a Via Duca del Mare. Con la caduta del fascismo il toponimo è stato comprensibilmente eliminato, sostituito dalla delibera di Giunta 2-1/1944 con un’effimera intitolazione al patriota risorgimentale Aurelio Saffi. Successivamente, con la delibera consiliare 10/1951, al nome di Saffi è stata dedicata un’altra via del centro, mentre l’area in questione è stata unificata alla piazza antistante l’edificio postale, con il nome di Largo Gioacchino Rossini (poi nuovamente cambiato in Piazzale dei Bonificatori).
 
Dinamica (Via della)
Tor Tre Ponti
Va da Via della Tecnica senza uscita.
La via, che si trova in una zona industriale, porta il nome della disciplina che studia il moto dei corpi.
 
Docibile I (Via)
Borgo Faiti
Va da Strada Migliara 42 e 1/2 senza uscita.
Docibile I fu governatore di Gaeta dall'877 al 906 e, durante la sua reggenza, la città visse un momento di particolare splendore.
 
Don…., vedi al cognome (Biral, Boschin, Bosco, Caselli, Gnocchi, Morosini, Minzoni, Onorati, Perosi, Santoro, Sturzo, Torello).
 
Don Luca (Strada)
Chiesuola, Piscinara
Va da Strada delle Congiunte Destre a Strada Piscinara Destra.
Il toponimo ricorda un casale che sorge lungo il Fosso Aragna e che oggi si trova in fondo a Strada delle Cinfonare.
 
Donatori di Sangue (Piazzale)
Rione Prampolini (R3)
Si trova tra Via Giuseppe Verdi, Via Guido Reni e Via Lucia Scaravelli.
Il toponimo ricorda tutti coloro che donano il proprio sangue in favore dei malati o per fronteggiare situazioni urgenti.
Questa denominazione non è inedita, poiché prima di designare il piazzale era riferita a:
Donatori di Sangue (Via)
Rione Prampolini (R3)
Area non più esistente: andava da Via Amaseno senza uscita.
Assieme ad alcune vie vicine, venne demolita durante i lavori di costruzione di Viale Pierluigi Nervi.
 
Donizetti, Gaetano (Via)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via Don Carlo Torello a Via Pietro Mascagni ed oltre.
L’odonimo ricorda il compositore bergamasco Gaetano Donizetti (1797-1848), che realizzò circa 70 opere liriche più alcune composizioni musicali. I suoi lavori più conosciuti sono Lucia di Lammermoor, Anna Bolena, Don Pasquale, L'elisir d'amore, Una follia, I pazzi per progetto e L'ajo nell'imbarazzo.
Sulla targa apposta nel 2008 era erroneamente scritto Donizzetti, con due Z, ma la targa è stata poi sostituita. Il nuovo cartello, però, non può dirsi migliore: su una delle facce, la data di nascita del musicista viene riportata, nella didascalia, come 1747, invece del corretto 1797.

La targa con la data di nascita sbagliata.

 
Dora Baltea (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Saturnino Piattella senza uscita.
La Dora Bàltea è un fiume dell’Italia settentrionale, lungo 160 chilometri. Essa nasce ad Entreve, in Val d’Aosta, e sfocia nel Po dopo aver attraversato la città di Ivrea.
 
Doria, Andrea (Viale)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Viale XXIV Maggio a Via Ezio.
Andrea Doria (1466-1560) fu un ammiraglio italiano. Egli fu a capo della flotta pontificia, ma combatté anche a servizio di francesi e tedeschi; sempre però per favorire gl'interessi politici di Genova, sua città natale. È considerato il padre fondatore della Repubblica di Genova, poiché ne riformò radicalmente la struttura di governo nel 1528.
L'intitolazione risale alla delibera podestarile 620/1938.
 
Dorso, Guido (Via)
Borgo Piave
Va da Via Piave alla Strada Regionale 148 Pontina.
Guido Dorso (1892-1947) è stato un giornalista e storico avellinese. Egli fu un attento studioso dei problemi del Sud Italia e scrisse alcune opere in merito, la più famosa delle quali è La rivoluzione meridionale.
 
Dottor…., vedi al cognome (Rossetti).
 
Dottori, Gerardo (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Filippo Ferrazza a Via Arturo Tosi.
La via ricorda il pittore perugino Gerardo Dottori (1884-1977), che fu esponente del movimento futurista. Egli fu tra i fondatori della corrente detta “aeropittura”, caratterizzata dal grande entusiasmo per la velocità ed il volo. Tra le sue opere più note, però, vi sono soprattutto paesaggî
 
Draga (Via della)
Saraceno
Va da Strada Torre La Felce senza uscita.
La via ricorda, come alcune altre denominazioni nei dintorni, gli strumenti utilizzati per bonificare le paludi: la draga, in particolare, è un attrezzo utilizzato per prosciugare i canali.
 
Drusin, Adelchi (Strada Privata)
Rione Piccarello (R2)
Va da Strada del Piccarello senza uscita.
La strada ricorda il bonificatore Adelchi Drusin (1910-1999), cui venne dàto in concessione il Podere O.N.C. 123. Questa breve via si trova proprio sul terreno di questo podere.
 
Dublino (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Viale John Fitzgerald Kennedy a Via Parigi.
Dublino è la capitale dell'Irlanda, nonché la città principale dell’isola. Il suo nome in lingua irlandese è Baile Atha Cliath, che vuol dire “città sul guado del canneto”.
 
Duca del Mare (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza del Popolo a Piazzale Natale Prampolini.
La via, la cui denominazione faceva il paio con Viale Duca della Vittoria, ricorda il militare e politico torinese Paolo Thaon di Revel (1857-1948). Egli si distinse nella I Guerra Mondiale divenendo Capo di Stato Maggiore della Marina: fu quindi nominato Ministro della Marina e, nel 1924, gli venne conferito il titolo onorifico di Duca del Mare. Egli venne eletto anche Presidente del Senato, carica che ricoprì dal 1943 al 1944.
Si tratta di uno dei primi toponimi istituiti dall’amministrazione cittadina, con la delibera podestarile 3/1932.
 
Duca della Vittoria (Viale)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: corrisponde a VIA ARMANDO DIAZ.
L’odonimo si riferiva al generale napoletano Armando Diaz (1861-1928), che durante la I Guerra Mondiale riuscì a risollevare le sorti dell’esercito italiano dopo la tremenda sconfitta di Caporetto. Egli raggiunse il grado di Maresciallo d'Italia e per i suoi meriti fu insignito del titolo di Duca della Vittoria. Fu poi Ministro della Guerra dal 1922 al 1924.
La denominazione, idealmente abbinata a Via Duca del Mare, è stata tra le prime ad essere istituita al tempo di Littoria, con delibera podestarile 3/1932. Successivamente, però, con delibera di Consiglio 10/1951, il toponimo è cambiato e la via ha ricevuto direttamente il nome di Armando Diaz.
 
 
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