TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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DOCUMENTI CONTATTI
 
 
E
 
Ecetra (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Quarto a Via Isonzo.
La via ricorda un’antichissima città volsca che, secondo la maggior parte degli studiosi, si trovava sui Monti Lepini. Per altri, invece, fu la capitale dei Volsci che abitavano l'entroterra ciociaro.
 
Edison, Thomas (Piazzale)
Borgo Podgora
Si trova sulla via omonima.
Edison, Thomas (Via)
Borgo Podgora
Va da Via Antonio Meucci al Piazzale omonimo ed oltre.
Thomas Alva Edison (1847-1931) è stato un inventore americano, ricordato soprattutto per aver perfezionato e prodotto su scala industriale la lampadina ad incandescenza (ideata però dal piemontese Alessandro Cruto). Egli fu un prolifico inventore e si contano ben 1.093 brevetti depositati a suo nome, tra cui il fonografo, il dittafono ed una rudimentale cinepresa detta "cinetoscopio".
La via costituiva un tratto di Strada della Barbabietola.
Il cartello apposto recentemente al piazzale, per qualche motivo, non specifica la DUG: in poche parole, non dice se si tratta di una via, un piazzale, un largo, un corso, un vicolo o che altro.

Il cartello di Piazzale Edison, secondo cui non è un piazzale, non è una via, non è un bel niente....

 
 
Egadi (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Lungomare a Strada Isola di Gozo ed oltre.
Le Isole Egadi sono un arcipelago della Provincia di Trapani, il cui nome deriva dal greco aigòs, che significa “capra”. Le isole che lo compongono sono Favignana, Levanzo, Marettimo, Maraone, Formica ed altri isolotti minori.
 
Einstein, Albert (Piazzale)
Borgo Podgora
Si trova lungo Strada Acque Alte.
L’intitolazione ricorda il fisico tedesco Albert Einstein (1879-1955), uno degli scienziati più eminenti del ‘900. La sua fama è legata alla teoria della relatività ed alla scoperta della legge sull'effetto fotoelettrico, per la quale è stato insignito del Premio Nobel per la fisica nel 1921.
Il piazzale è stato intitolato con D.C. 5/2008.
 
Elba (Strada)
Capoportiere
Va da Strada Lungomare senza uscita.
La strada ricorda l’isola d’Elba, in Provincia di Livorno, che fa parte dell’Arcipelago Toscano. Essa fu un principato indipendente tra il 1814 ed il 1815, retto da Napoleone Bonaparte che, in quegli anni, era stato esiliato sull’isola.
 
Elena (Strada)
Piscinara
Va da Strada Quartaccio senza uscita.
Il toponimo ricorda un canale di bonifica situato nei pressi di Terracina, un affluente del fiume Sisto.
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Elleni (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va dall'incrocio tra Via degli Aurunci, Via dei Bruzi e Via dei Sabelli a Via dei Romani.
Col termine “elleni” si indicano di solito gli antichi Greci, anche se molti studiosi ritengono che possa farsi una distinzione e che gli Elleni siano il popolo risultante dall’unione di diverse popolazioni e culture più antiche.
Fino al dicembre 2018 questa via, è il caso di dirlo, andava tranquillamente dritta per la propria strada, fermandosi a Via dei Romani. Poi, la Commissione Governo del Territorio è intervenuta, nel lodevole ed auspicabile intento di mettere ordine nella toponomastica della zona dopo che l’intitolazione della vicina Piazza Ilaria Alpi aveva creato qualche incertezza con riguardo alla numerazione civica delle vie circostanti, tutte di nuova costruzione: questo intervento ha dato origine alla delibera di Consiglio n. 99 del 13 dicembre 2018. La delibera in questione, tuttavia, ha praticamente finito col creare due diverse strade, entrambe denominate Via degli Elleni: quella già esistente, da un lato, e la sua parallela, contigua a Piazza Ilaria Alpi. Probabilmente, l’idea era quella di ricopiare l’assetto della vicina Via degli Osci che, in forza della stessa delibera, ha assunto una forma ad U squadrata incorporando anche la strada ad essa parallela ed un breve tratto perpendicolare all’altezza di Largo Santa Chiara. Tuttavia, non è stato preso in considerazione che il tratto perpendicolare che avrebbe, invece, dovuto congiungere i due tratti paralleli di Via degli Elleni è stato “attaccato”, sempre dalla stessa delibera 99/2018, a Via dei Romani. In sostanza, vi sono due strade con lo stesso nome, a poca distanza l’una dall’altra, ma che non sono collegate tra loro se non da vie con denominazioni diverse.
Si tratta, senza dubbio, di una palese violazione di legge. Ebbene sì, perché, per quanto possa essere una irregolarità insignificante – che magari quasi nessuno ha notato – l’art. 41 del DPR 223/1989 sancisce chiaramente, al quinto comma, che “Nell'ambito del territorio comunale non può essere attribuita una stessa denominazione ad aree di circolazione dello stesso tipo”: ciò comporta, conseguentemente, il dovere dell’amministrazione di risolvere l’omonimia creatasi, conferendo un nuovo nome ad una delle due aree interessate oppure, nel nostro caso, più semplicemente, anche correggendo di poco il tiro ed attribuendo la denominazione di Via degli Elleni anche al breve tratto perpendicolare che oggi risulta come prolungamento di Via dei Romani.
Tirando le somme, non è proprio una situazione facile da capire, ma si spera d'averla spiegata per iscritto nel modo più comprensibile: forse l’allegato grafico pubblicato sull’Albo Pretorio unitamente alla delibera potrà essere d’aiuto.
 
Emanuele Filiberto (Via)
Rione Littoria (R0), Rione Goretti (R4)
Va da Piazza del Popolo all’incrocio tra Via Villafranca, Via Carlo Romagnoli e Viale Giulio Cesare.
La via è intitolata ad Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d’Aosta (1869-1931). Egli fu uno dei più apprezzati generali della I Guerra Mondiale e riportò numerose vittorie al comando della Terza Armata: fu perciò soprannominato “Duca invitto” e ricevette il grado di Maresciallo d’Italia, che rappresentava la vetta della gerarchia militare italiana.
Il toponimo è stato istituito con delibera del Podestà 3/1932. Dopo la caduta della monarchia, la delibera di Consiglio 23/1948 decise di eliminarlo intitolando la strada Viale Don Giovanni Minzoni, ma la Deputazione Romana di Storia Patria dette parere contrario alla modifica: pertanto, con delibera 10/1951, il Consiglio comunale revocò la sua precedente decisione e la via acquisì nuovamente la sua prima denominazione.
 
Emilia (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via dell'Agora a Via Toscana.
L’Emilia è una regione dell’Italia settentrionale, corrispondente alle province di Bologna, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara (ed anche a parte della Provincia di Pavia). Essa prende nome dalla Via Emilia, costruita dal console romano Marco Emilio Lepido, che la attraversa da nord-ovest a sud-est.
 
Empedocle (Via)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Via Gloria.
Empedocle (492 a.C.-430 a.C.) fu un filosofo greco, vissuto nell’antica Akragas (che attualmente è Agrigento). Egli scrisse due trattati in forma di poema, le Purificazioni e Sulle origini. Secondo il mito, avrebbe avuto anche poteri magici, che lo rendevano in grado di debellare epidemie e di gestire gli elementi atmosferici. Alcune fonti antiche raccontano che si tolse la vita gettandosi nell’Etna, il quale poco dopo eruttò un suo sandalo.
 
Enea (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Via Ezio senza uscita.
La via è intitolata all’eroe mitologico troiano Enea, figlio di Anchise ed Afrodite. Egli è il protagonista dell'Eneide, il poema virgiliano che racconta come sia fuggito da Troia dopo la sua distruzione, stabilendosi nel Lazio: avrebbe quindi dàto origine alla gens Julia e, di conseguenza, a tutto il popolo romano.
 
Ennio, Quinto (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Via Ezio a Corso Giacomo Matteotti.
Quinto Ennio (239 a.C.-169 a.C.) fu un poeta e drammaturgo latino. La sua opera più famosa sono gli Annales, un poema epico sulla storia di Roma, ma scrisse anche alcune tragedie, come Andromaca prigioniera, Alessandro, Medea ed Ifigenia. Di tutte le sue opere ci restano solo pochi frammenti.
Si tratta di una via a forma di L, un tratto della quale (quello che sbocca su Via Ezio) era inizialmente parte di Viale Andrea Doria: il condominio posto in corrispondenza dell'angolo della L, infatti, risulta ancora con la numerazione civica del suddetto viale.
 
Eolie (Strada)
Capoportiere
Va da Strada Lungomare senza uscita.
Le Isole Eolie sono un arcipelago del Mar Tirreno, di origine vulcanica, ch’è ricompreso nella Provincia di Messina. Esso comprende le isole di Salina, Alicudi, Filicudi, Vulcano, Panarea, Lipari e Stromboli.
 
Epicuro (Via)
Latina Scalo
Va da Via Carrara senza uscita.
La via ricorda il filosofo greco Epicuro (341 a.C.-271 a.C.). Egli fu il fondatore e principale animatore del movimento epicureista, che puntava al raggiungimento del piacere con ogni mezzo ed all’eguaglianza tra gli uomini.
 
Epitaffio (Strada)
Rione Gionchetto (R10), Rione Pantanaccio (R11), Piscinara
Va da Corso Giacomo Matteotti a Via Appia.
L’odonimo si riferisce ad un'iscrizione in latino situata all’incrocio con la Via Appia, che ricorda alcuni lavori portati a termine da Pio VI. Trattasi di una piccola edicola marmorea edificata nel 1786, un po’ rovinata, con una lastra di marmo ancora ben leggibile, che celebra l’opera del papa e del funzionario Francesco Mantica nella sistemazione della Via Appia e della bonifica delle paludi circostanti.
 
Epitteto (Via)
Latina Scalo
Va da Via Cupido a Via Aristotele.
Questa via (che, in realtà, è più un piazzale) ricorda Epitteto (50-120), un filosofo dell'antica Grecia, esponente dello stoicismo. Famose sono le sue opere Diatribe ed il Manuale, trascritte dal suo discepolo Arriano.
 
Equi (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via San Francesco d'Assisi a Via dei Cappuccini.
Gli Equi furono una popolazione residente a nord di Roma, forse discendenti dagli Osci. Essi abitavano un territorio compreso tra Lazio, Umbria ed Abruzzo e furono molto ostili nei confronti dei Romani, fino alla definitiva sconfitta nel 389 a.C..
 
Ernici (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via degli Aurunci a Piazza Aldo Moro.
La via ricorda l’antico popolo degli Ernici, che risiedeva nel Lazio orientale. Le loro città più importanti erano Anagnia e Ferentinum.
 
Erodoto (Via)
Borgo Carso
Va da Strada Podgora a Piazza Giovanni Stefanato.
La via è intitolata al più famoso storico dell’antica grecia, Erodoto di Alicarnasso (484 a.C.-425 a.C.). L’opera per cui è più noto sono le Storie, divise in 9 libri, in cui analizza le cause delle varie guerre che hanno dilaniato nel tempo le città greche.
In origine la via si chiamava Strada Frangivento, ma negli anni ‘90 questa denominazione caratteristica è stata eliminata in seguito all’opera di revisione toponomastica dei Borghi.
 
Eroi del Lavoro (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Cesare Battisti a Via Aurelio Saffi.
L’odonimo ricorda tutte le persone che sono morte nello svolgimento della propria attività lavorativa. La denominazione è stata scelta anche perché la via fiancheggia l’edificio che ospita la sede dell’INPS, l’organismo che si occupa, a livello nazionale, dell’assistenza ai lavoratori e della previdenza sociale.
 
Eschido (Strada)
Latina Scalo
Va da Via Appia al Comune di Sermoneta, dove assume il nome di Via Castrum Cisternae.
Il nome è quello di un grande bosco che esisteva in questi luoghi prima della bonifica. Anticamente, il nome del posto era Lo Schito, deformazione di “eschieto”, ma poi si è modificato ulteriormente col passar del tempo. Con il termine èschia (od anche ìschio ed èscolo) si designano alcuni tipi di roveri e farnie.
 
Esino (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Ofanto senza uscita.
L’Esino è un fiume delle Marche, lungo 85 chilometri. Esso nasce dal Monte Cafaggio e sfocia nel Mar Adriatico, nelle vicinanze di Falconara Marittima. Deve il suo nome all'antica città di Aesis, odierna Jesi.
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Etruschi (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via San Francesco d'Assisi a Via dei Siculi.
La via è dedicata all’antica e fiorente popolazione toscana, la cui storia è ancora per molte parti sconosciuta. Essi fondarono numerose città nell’Italia centrale, dominando un territorio che s’estendeva dall'Emilia alla Campania. Il loro declino iniziò con la conquista di Veio da parte dei Romani, nel 396 a.C..
 
Eugenio di Savoia (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Corso della Repubblica a Largo Caduti di Nassiriya.
La via ricorda il condottiero Eugenio di Savoia (1663-1736), che fu comandante dell’esercito austriaco. Egli guadagnò fama internazionale con la vittoria delle battaglie di Vienna e di Zenta. Fu anche un abile diplomatico e condusse le trattative di pace tra le potenze europee che culmineranno nel Trattato di Utrecht.
La via è stata intitolata con delibera podestarile 620/1938. Caduta la monarchia, il Consiglio comunale decise di ridenominare la strada dedicandola al sindacalista Andrea Costa, ma trovò un ostacolo nel parere sfavorevole della Deputazione Romana di Storia Patria. Con la successiva delibera n. 10/1951, perciò, il Consiglio comunale revocò la deliberazione precedente, così al Costa venne intitolata la via parallela ed Eugenio di Savoia ritornò al proprio posto sullo stradario.
 
Europa (Viale)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Aldo Zanetti a Via Grecia.
Il viale, così come il vicino Parco Europa, è stato così denominato prendendo spunto dalle vie circostanti, tutte dedicate a Stati e città europei: per lo stesso motivo anche il quartiere è stato chiamato Quartiere Europa. I toponimi in questione sono anche stati pensati come omaggio all’allora Comunità Europea (oggi Unione Europea).
Il viale, originariamente, doveva andare da Via Persicara II tratto a Via Bruxelles e doveva essere la strada principale del quartiere. Tuttavia, ad oggi ne è stato realizzato solo un piccolo moncone, che può essere definito in tutti i modi meno che “viale”. Il tratto di strada che va da Via Aldo Zanetti a Via Austria, e che doveva essere ricompreso nella denominazione di Viale Europa, è stato ultimato solo nel 2005 e dal 2008 è intitolato al musicista Settimio Chiarello.

Nell'immagine, il tracciato che avrebbe dovuto compiere Viale Europa (in rosso) è confrontato con quello effettivamente costruito, occupato dall'attuale tratto di Viale Europa (in blu scuro) e da Via Settimio Chiarello (in blu chiaro)

 
 
Ezio (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Corso Giacomo Matteotti a Viale dei Volsci.
Flavio Ezio (390-454) fu un generale romano, famoso soprattutto per aver sconfitto l’esercito di Attila nella battaglia dei Campi Catalaunici. Negli ultimi anni dell’Impero Romano egli fu praticamente l'unico dominatore di Roma ed aveva tanto potere da riuscire, spesso, ad imporre ai varî imperatori scelte politiche e dinastiche. Venne ucciso dall'imperatore Valentiniano III, a seguito di un complotto.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio n. 10 del 1951. Prima che fosse costruito Piazzale Martiri delle Foibe, essa era divisa in due tratti: il primo andava da Corso Giacomo Matteotti a Via Virgilio, mentre il secondo univa Via Plauto a Viale dei Volsci.
 
 
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