TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

HOME

STORIA TOPONOMASTICA

SUDDIVISIONI TERRITORIALI INDICI ALFABETICI
STATISTICHE

LEGISLAZIONE

DOCUMENTI CONTATTI
 
 
F
 
Fabiano, Vito (Piazza)
Borgo San Michele
Si trova tra Strada Capograssa, Strada Migliara 43 e Via Giorgio Bassani.
L’odonimo ricorda il dottor Vito Fabiano (1896-1974), che fu il primo ad esercitare la professione medica a Borgo San Michele e che viene ricordato come uno dei medici più apprezzati e preparati di Latina. Nel Dopoguerra, fu tra i membri dell’Ente Comunale di Assistenza, volto alla formazione dell’elenco delle famiglie povere ed alla concessione di assistenza ai bisognosi.
Prima che gli venisse intitolata la piazza principale del Borgo, il dottor Fabiano era ricordato nel Quartiere Italia da un parcheggio nella zona delle Gescal, e cioé:
Fabiano, Vito (Largo)
Quartiere Italia (Q1)
Area rinominata: ora LARGO WALTER TOBAGI.
Poi, quando il nome di Vito Fabiano venne attribuito alla piazza che lo porta tuttora, questo largo venne intitolato al giornalista Walter Tobagi.
 
Fabio Massimo (Via)
Borgo Bainsizza
Area in progetto da Via Cecilio Metello senza uscita.
La via sarà intitolata al politico e generale romano Quinto Fabio Massimo Verrucoso (275 a.C. - 203 a.C.). Eletto console per 5 volte, nel 217 a.C., dopo la sconfitta delle truppe romane sul Lago Trasimeno durante la II Guerra Punica, fu eletto dittatore e si distinse per la sua tattica prudente e poco incline allo scontro: venne pertanto soprannominato "il Temporeggiatore".
 
Faggiana, Franco (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via del Lido alla Strada Regionale 148 Pontina.
La denominazione ricorda il professor Franco Faggiana (1910-1962), il chirurgo siciliano che fu tra i più illustri nomi della moderna scienza ortopedica. Egli fondò nel 1949 il gruppo G.I.O.M.I., una società che ha istituito e gestisce tuttora numerosi istituti ortopedici nell’Italia Meridionale: tra questi c’è anche l’Istituto Chirurgico Ortopedico Traumatologico di Latina (ICOT), che si trova proprio lungo la via.
La via è stata intitolata con D.G. 2308/1996: prima era semplicemente una complanare senza nome della Pontina.
 
Fagiano (Strada del)
Borgo San Michele
Area rinominata: ora si chiama VIA AURO D'ALBA.
Il toponimo si riferiva al noto volatile dei Fasianidi, molto ricercato per la sua gustosa carne. Originario dell’Estremo Oriente, dov’è ancora assai diffuso, venne introdotto a scopo venatorio dai Romani ed è oggi presente in tutte le regioni temperate. Mentre il maschio ha un piumaggio vivamente colorato, la femmina è di colore marrone o grigio.
Negli anni ‘90, l’Amministrazione allora in carica decise di iniziare un’opera di revisione e riordino della toponomastica nei Borghi, per sostituire le denominazioni che sembravano inopportune con altre giudicate migliori. Ciò ha portato alla soppressione di numerosi toponimi, tra cui questo, soppiantato da due intitolazioni d’ambito letterario.
 
Fair Play (Largo del)
Rione Littoria (R0), Rione Prampolini (R3)
Si trova tra Via dei Mille, Piazzale Natale Prampolini e Viale Vittorio Veneto.
Questa rotatoria è stata intitolata, su proposta del Club Panathlon di Latina, per promovere il concetto di fair play, ossia gioco corretto, come punto focale per educare le nuove generazioni ad una migliore e più edificante interpretazione dell’attività umana, non solo nell’ambito sportivo. L’intitolazione è stata accompagnata dalla posa d’una stele marmorea donata dallo stesso Club Panathlon Latina. Il luogo scelto ha valore simbolico, poiché si trova nelle vicinanze dello Stadio Domenico Francioni e delle altre strutture sportive che lo circondano.
Il largo è stato intitolato con delibera di Giunta 379/2016.
 
Faina (Strada della)
Borgo San Michele
Area rinominata: ora si chiama VIA SALVATORE DI GIACOMO.
La faina è un mammifero carnivoro dei Mustelidi, temutissimo predatore di galline e piccoli animali. È un piccolo animale di colore castano o grigio, molto agile nell’arrampicarsi sugli alberi ed attivo specialmente di notte.
La strada è stata rinominata negli anni ‘90, nell’ambito della “rivoluzione” che ha riguardato le denominazioni viarie dei Borghi di Latina: questa via in particolare, che era l’unica di Borgo San Michele a non essere dedicata ad un volatile, è stata intitolata al poeta napoletano Salvatore Di Giacomo.
 
Falchetto (Strada)
Pantano d'Inferno
Va da Via Appia senza uscita.
La strada ricorda un canale di bonifica.
 
Faleria (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Tarquinia a Via Pyre ed oltre.
La via è dedicata all’antica città laziale di Faleria, uno dei centri principali dei Falisci in Etruria. Secondo la leggenda, il popolo che la edificò era originario di Argo, nel Peloponneso. La città, entrata nella sfera d’influenza dei Romani e perduta l’antica importanza, fu abbandonata definitivamente intorno all’XI secolo. Le sue rovine si trovano tra Civita Castellana e Fabrica di Roma: nulla a che vedere col vicino paese di Faleria, che ha assunto questo nome solo nel 1874 ed in antico si chiamava Stabla.
 
Fantacchiotto (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa a Strada Carano ed oltre.
Il Fosso Fantacchiotto è un affluente del Canale Cicerchia.
L'odonimo è stato attribuito dalla delibera di Giunta 2308/1996.
 
Farini, Luigi Carlo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazzale dei Bonificatori all’incrocio tra Via Guglielmo Oberdan e Via Arrigo Serpieri.
La via è intitolata al politico emiliano Luigi Carlo Farini (1812-1866). Sin da giovane, egli coniugò la carriera medica con l’attivismo politico (fu anche esiliato dallo Stato Pontificio per aver partecipato ad una rivolta) e nel 1859 divenne Dittatore dell’Emilia, incaricato di traghettare la regione nel neonato Regno d’Italia. Fu poi varie volte ministro e fu anche Luogotenente Responsabile di Napoli nel 1861: dopo quest'ultima esperienza non fu entusiasta della città campana e dei suoi abitanti, che considerava più incivili dei beduini. Egli fu anche Presidente del Consiglio per pochi mesi nel 1862.
La via ha ricevuto questo nome con la delibera del Podestà 620/1938: precedentemente, era un tratto di Via Michele Bianchi (l’attuale Via Guglielmo Oberdan).
 
Farneto (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
L’odonimo ricorda il Fosso Farneto-Nascoso, che nasce presso Borgo Piave e sfocia nel Fosso Gorgolicino. La denominazione trae origine, evidentemente, da un bosco di farnie che un tempo doveva trovarsi nella zona.
 
Fattori, Giovanni (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Viale Pablo Picasso a Via Fiuggi.
Giovanni Fattori (1825-1908) fu un pittore livornese, esponente del gruppo dei Macchiaioli. I suoi quadri più noti sono La libecciata, Butteri, Il riposo e La vedetta.
 
Fedele, Pietro (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Ercole Metalli senza uscita.
La via ricorda lo storico di Minturno Pietro Fedele (1873-1943). Egli curò la redazione del dizionario Utet di lingua italiana e fu anche ministro dell'istruzione dal 1925 al 1928.
 
Fedro (Via)
Borgo Carso
Va da Strada Campomaggiore a Via Strabone ed oltre.
L’odonimo ricorda lo scrittore greco Fedro (15 a.C.-50 d.C.). Egli fu schiavo presso la famiglia dell’imperatore Augusto, ma venne successivamente liberato ed intraprese la carriera letteraria. È ricordato per le circa 100 favole che sono raccolte nell’opera intitolata Fabulae.
La via ha ricevuto questo nome solo negli anni ‘90, quando il toponimo precedente cadde vittima della revisione toponomastica che avvenne nei Borghi in quel periodo. Prima si chiamava Strada della Botte, in ricordo dell’antico nome di Borgo Carso.
 
Fenici (Via dei)
Rione Piccarello (R2)
Va da Viale dei Volsci senza uscita.
La via è intitolata ad un’antica popolazione di navigatori e mercanti, di cui non molto si conosce. Essi erano nativi delle coste libanesi e si dice che abbiano dàto origine agli Etruschi.
 
Fenizi, Ascanio (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Emerico Bolognini a Via Giulio Aristide Sartorio.
Ascanio Fenizi fu un architetto del XVI secolo, che fu incaricato di dirigere il tentativo di bonifica della palude promosso da Sisto V e che riuscì a canalizzare alcuni corsi d'acqua nell'alveo del fiume Sisto.
La via ha questo nome dagli anni ‘90: prima si chiamava Strada del Merluzzo.
 
Ferdinandi, Ferdinando (Largo)
Quartiere Italia (Q1)
Si trova su Via Polusca.
Questo piccolo parcheggio (le cui dimensioni sono state ridotte con la costruzione di una rotonda) ricorda il campione di tiro a volo Ferdinando Ferdinandi (1895-1987). Egli fu tra i fondatori, nel 1927, della Federazione Italiana Tiro a Volo e fu svariate volte campione italiano di tiro al piattello e di tiro al piccione. Venne insignito con la Stella d’Oro al Merito Sportivo.
Il largo è stato intitolato con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Ferentum (Via)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Via Suessa Pometia senza uscita.
Ferentum è un antico centro preromano, costruito in un'area sacra alla dea Ferentina. Le sue rovine si trovano nei pressi di Viterbo.
 
Feronia (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Polusca a Via Ecetra.
La via ricorda un antichissimo insediamento nei pressi di Terracina. Esso deve il proprio nome al fatto che sorse attorno ad un tempio che alcuni devoti eressero a Feronia, dea romana della fertilità.
 
Ferrarin, Arturo (Strada)
Borgo Isonzo
Va da Strada Piccarello senza uscita.
Arturo Ferrarin (1895-1941) è stato un aviatore veneto. Egli conquistò il record mondiale di distanza in linea retta (da Guidonia al Brasile) e per questo venne decorato con la Medaglia d'Oro al Valore Aeronautico. Morì mentre effettuava un volo di collaudo con un aereo sperimentale. Egli descrisse le sue imprese nel libro Voli per il mondo.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Ferraris, Galileo (Via)
Borgo Podgora
Va da Via Galileo Galilei a Strada Acque Alte.
La via ricorda l’ingegnere e scienziato piemontese Galileo Ferraris (1847-1897). Egli ha scoperto il campo magnetico rotante ed è considerato l’ideatore del motore elettrico a corrente alternata. Per i suoi meriti in ambito scientifico, venne nominato Senatore del Regno.
Fino agli anni ‘90, la via s’è chiamata Strada del Massaro.
 
Ferrazza, Filippo (Via)
Quartiere Persicara (Q3), Borgo Isonzo
Va da Via del Lido alla Strada Regionale 148 Pontina.
Il corese Filippo Ferrazza (1895-1960) è stato il fondatore della prima tipografia latinense, assieme a due socî, Coletta e Marra. Per la sua meritoria attività imprenditoriale, Ferrazza è stato nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica.
La via è stata intitolata con D.G. 2308/1996: prima era semplicemente una complanare senza nome della Pontina.
 
Ferriere (Strada delle)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Piazzale Don Cesare Boschin a Strada Nettunese.
La strada ricorda la frazione a cui conduce, Le Ferriere. Essa ha questo nome poiché, al tempo dello Stato Pontificio, era sede di alcune officine metallurgiche.
 
Ferrucci, Francesco (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Viale Alfonso Lamarmora a Via Ecetra.
Francesco Ferrucci (1489-1530) fu un condottiero fiorentino. Egli, dopo aver coraggiosamente combattuto nella battaglia di Gavinana ed essere stato ferito, fu ucciso dal comandante nemico Fabrizio Maramaldo, che voleva vendicarsi di offese subìte in passato. È rimasta famosa la frase rivolta da Ferrucci a Maramaldo: "Vile!, tu uccidi un uomo morto".
La via è stata così denominata dalla delibera di Consiglio n. 10 del 1951.
 
Ficana (Via)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Via Minturnae a Via Corioli ed oltre.
Ficana è un'antica città etrusca, della quale non esistevano più tracce già al tempo dei Romani. È probabilmente identificabile con l'odierna Acilia.
La via ha questo nome dagli anni ‘90: il nome precedente era Via Marna, ed è stato sostituito nell’ambito della profonda revisione che in quegli anni ha riguardato la toponomastica borghigiana.
 
Fico (Strada del)
Borgo Sabotino
Va da Strada del Pantanello senza uscita.
L’odonimo ricorda il Fosso del Fico, un ruscello presso Le Ferriere che sfocia nell'Astura.
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Fiera (Piazzale della)
Rione Isonzo (R6)
Si estende tra Via Dottor Vincenzo Rossetti e Piazzale dei Mercanti.
Il piazzale è stato creato proprio per ospitare mercati, fiere, spettacoli circensi ed altri eventi di grande respiro, come la Fiera della Lestra.
La sua costruzione ha comportato la soppressione di alcune vie del quartiere: Via Bassiano, Via Sermoneta, Via Lenola, Via Castelforte, Via Fondi, Via Pontinia, più un tratto di Via Cisterna. Le denominazioni di Via Fondi e Via Pontinia sono poi state riutilizzate.
 
Filicudi (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Lungomare senza uscita.
Filicudi è un'isola in Provincia di Messina, appartenente alle Isole Eolie. Il nome deriva dal greco phoinikòdes, “ricco di palme”: infatti il territorio dell’isola si caratterizza per l’abbondante presenza di palme nane.
 
Filzi, Fabio (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Viale dello Statuto a Largo dei Maestri.
La via è intitolata al Sottotenente istriano Fabio Filzi (1884-1916), famoso attivista irredentista. Egli disertò l’esercito austroungarico per arrolarsi volontario nelle truppe italiane, al comando di Cesare Battisti. Fu poi catturato dai nemici austriaci ed impiccato per alto tradimento assieme al suo superiore.
La via è stata intitolata con delibera podestarile 620/1938: in precedenza, era un tratto di Via Nazario Sauro, denominazione che all’epoca della fondazione si riferiva a tutta la strada che circonda i giardini. Un altro mutamento toponomastico si è registrato nel 1996, quando la delibera di Giunta 2308 ha intitolato l’ultimo tratto di Via Filzi all’avvocato Angelo Tomassini.
 
Finestra, Ardigò (Largo)
Rione Isonzo (R6)
Si trova tra Via Pontinia e Via San Tommaso d'Aquino.
Il largo è intitolato al perito agrario dell’O.N.C. Ardigò Finestra (1917-1940), che fu il primo disperso in guerra dell’Agro Pontino. Egli era Tenente nel 2° Rgt. Bersaglieri e fu disperso a Sitaria, sul fronte greco-albanese. È stato insignito con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare e con la Croce al Merito di Guerra.
Questo ampio piazzale è stato intitolato con delibera di Giunta 681/2001, in occasione dell'inaugurazione di un monumento ai Bersaglieri in Piazza Roma. Ciò ha suscitato polemiche da parte di alcuni, che ritenevano la scelta dettata, più che dai meriti di guerra, dal fatto che il caduto Finestra fosse il fratello dell’allora sindaco Ajmone Finestra. Nel 2015 la targa stradale è stata anche vandalizzata da alcuni ignoti, che l’hanno dipinta di nero e vi hanno scritto in caratteri argentati Piazza degli Artisti, rivendicando successivamente di aver agito per eliminare dalla toponomastica cittadina un “vile combattente fascista”. La targa è stata poi ripulita da alcuni attivisti di Casapound nel 2016.
Senza entrare nel merito politico della vicenda, c’è da dire che le motivazioni avanzate dal “fronte contrario” sono un po’ deboli: Latina è una città giovane, che per sua fortuna ha avuto pochi caduti in guerra; ma quei pochi è bene che siano tramandati nella memoria dei posteri, a prescindere da quali cariche abbiano ricoperto i loro parenti successivamente. Inoltre, se proprio desideravano dare un altro nome al largo, i “purificatori della toponomastica” avrebbero potuto trovarne uno migliore di Piazza degli Artisti. Largo Ardigò Finestra è un semplice parcheggio con un’aiuola in mezzo e due panchine, non vi sono monumenti né opere d’arte nel raggio di chilometri, e neppure vi si tengono manifestazioni dedicate al mondo dell’arte o simili.
 
Finlandia (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Francia senza uscita.
La Finlandia è una nazione europea situata in Scandinavia, che fino al XIX secolo faceva parte del Regno di Svezia. Essa ha per capitale Helsinki, ed altre città di rilievo sono Tampere, Turku-pori, Lahti, Oulu.
 
Fiocco (Strada)
Capoportiere
Va da Strada Velaccio a Strada del Parrocchetto.
Il fiocco è un tipo di vela triangolare: più precisamente, è quella issata tra l'albero più a prua e la prua stessa.
 
Fiordaliso (Via del)
Latina Scalo
Va da Strada Gloria a Via del Papavero ed oltre.
L’odonimo ricorda il fiordaliso, un fiore delle Asteracee di colore blu-violaceo. Esso è chiamato anche centaurea, poiché il mito racconta che i centauri curassero le proprie ferite con un estratto di questo fiore.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Fiori (Via dei)
Latina Scalo
Va da Via del Murillo a Via delle Dalie.
Il toponimo si riferisce alla flora in generale, ricordata più in particolare nelle vie e piazze circostanti.
 
Fiorini, Elisabetta (Via)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada Statale 148 Pontina a Via Addis Pugliese.
Il toponimo ricorda la botanica terracinese Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879). Ella, proprietaria di vaste tenute ai piedi dei Monti Lepini, lì iniziò i suoi studî, giungendo a scoprire varie nuove specie nell’Agro Pontino.
La via ha ricevuto questo nome con D.C. 29/2019.
 
Firenze (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Area non più esistente: andava da Via Viterbo senza uscita.
Firenze è una città dell’Italia centrale, capoluogo della Toscana. Essa è patrimonio dell'UNESCO, per via dei numerosi edificî storici e delle opere d’arte che vi si trovano.
La via è stata demolita negli anni ‘80, a causa dell’espansione edilizia della zona, ed è stata in parte assorbita da Via Antonio Fontanesi. I primi metri di Via Firenze, invece, esistono ancora e costituiscono un tratto di Via Viterbo (quello dopo la prima curva a sinistra).
Il nome del capoluogo toscano è stato poi recuperato per una strada privata sita all’interno del Consorzio Lido di Foce Verde.
 
Fiuggi (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via del Lido a Via Giovanni Fattori.
Fiuggi è una cittadina in Provincia di Frosinone, famosa per i suoi impianti termali.
Il tratto da Via Rieti a Via Giovanni Fattori è stato pedonalizzato dopo la costruzione della Scuola Elementare Gianni Rodari, per evitare che si verificassero incidenti: infatti l'ingresso della scuola si trova proprio in corrispondenza dello sbocco di Via Fiuggi in Via Fattori.
 
Fiume (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Largo Fernando Bassoli a Via Dalmazia.
La via ricorda la città di Fiume, oggi croata, ma che fu compresa nel territorio italiano dal 1924 al 1945. Essa fu anche capitale di uno Stato Libero dal 1920 al 1924, ed è ricordata per l’eroica impresa di Gabriele D’Annunzio, che vi fondò una repubblica indipendente, durata solo dal 1919 al 1920.
La via è all'interno del Parco Falcone e Borsellino ed è stata intitolata dalla delibera di Giunta 2308/1996.
 
Fiumetto (Strada)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada Ponte Materiale a Strada dell'Intossicata.
Il Fiumetto è un canale di bonifica, che nasce a sud di Borgo Montello e sfocia nell'Astura. Anticamente, invece, moriva nel Pantano dell'Intossicata.
 
Fleming, Alessandro (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Pallade senza uscita.
Alessandro Fleming (1881-1955) è stato un biologo americano. Egli è ricordato soprattutto per esser riuscito ad isolare la penicillina (le cui proprietà antibiotiche però erano già state scoperte dall’italiano Vincenzo Tiberio all’inizio del ‘900). Per le sue scoperte, Fleming ricevette il Nobel per la medicina nel 1945.
 
Foce Verde (Strada)
Foce Verde, Borgo Sabotino
Va da Strada Lungomare alla Rotatoria Giorgio Almirante.
La strada prende nome dalla foce del Collettore Acque Alte che, a causa delle alghe, assume un colore verdastro. Si chiama Fosso Foce Verde anche un canale che nasce presso Borgo Sabotino e sfocia nel Fosso Cicerchia, costeggiando la Litoranea.
 
Foce Verde Alto (Piazzale)
Foce Verde
Si trova lungo Strada Foce Verde.
Questo parcheggio prende nome dalla strada lungo cui si trova. L’attributo “alto” indica ch’esso si trova più a nord del corrispondente Piazzale Foce Verde Basso.
 
Foce Verde Basso (Piazzale)
Foce Verde
Area rinominata: si chiama ora PIAZZALE FRATELLI DAL CHIELE.
Questo parcheggio prendeva nome dalla strada lungo cui si trova; mentre l’attributo “basso” indicava la sua posizione, più a sud del corrispondente Piazzale Foce Verde Alto.
Dal 2010 esso è stato intitolato ai Fratelli Dal Chiele, bonificatori che risiedevano nella zona.
 
Fogalone (Strada del)
Borgo Sabotino
Va da Strada Litoranea senza uscita.
Il toponimo ricorda la vicina Pompa Fogalone ed i due canali di bonifica, il Fogalone Alto ed il Fogalone Basso, che scorrono poco più a nord.
 
Fogazzaro, Antonio (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Area chiusa al pubblico transito: andava da Via Clostra alla medesima.
La via ricorda lo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro (1842-1911). Egli fu l’autore di Malombra, Leila, Il Santo, Daniele Cortis e Piccolo mondo antico. Fu anche Senatore del Regno.
In concomitanza con la risistemazione del quartiere, la strada è stata in parte demolita ed in parte inclusa in alcune proprietà private. Sono ancora riconoscibili il tratto iniziale e quello finale, che corrispondono a due traverse private di Via Faleria.
 
Fogliano (Strada)
Fogliano
Area rinominata: ora si chiama STRADA ADA WILBRAHAM CAETANI.
La strada aveva questo nome poichè porta sulle sponde dell'omonimo lago. Il toponimo trae origine dal nome dell'antica famiglia romana che qui aveva dei possedimenti, gli Juliani Ceionii: Fogliano deriva da una lettura errata di Julianus, che poi è rimasta nei secoli.
L’area è stata rinominata dalla delibera di Consiglio 45/2017, che l’ha intitolata alla benefattrice locale Ada Wilbraham Caetani. Lascia perplessi che, per dedicare uno spazio ad Ada Caetani, si sia eliminata dalla toponomastica cittadina una denominazione locale di rilievo come Strada Fogliano: alla benemerita contessa potevano infatti intitolarsi la piazza che si trova all’ingresso del Borgo, un viale interno oppure il lungo sentiero che congiunge Fogliano a Capoportiere, costeggiando il lago; lasciando, quindi, intatto il toponimo storico. Questa scelta oltretutto sembra violare i dettami del Regolamento Toponomastico adottato dalla giunta Coletta pochi mesi prima della delibera 45/2017, precisamente l’art. 5 lettere b (“prima di ogni attribuzione di nuovo toponimo sia rispettata la toponomastica preesistente nei documenti storici o nella memoria”) e d (“cercare di non apportare modifiche di nomi ad aree di circolazione già esistenti, al fine di non variare l’assetto toponomastico già valido ai fini toponomastici e storici”).
 
Foglino (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Va dall'incrocio tra Strada Santa Maria, Strada Acciarella e Strada Valmontorio al Comune di Nettuno, dove conserva il nome.
La strada ricorda il bosco di 500 ettari situato sul confine tra i comuni di Latina e Nettuno, dove scorre un breve fiume con lo stesso nome.
 
Foibe (Piazzale delle), vedi alla M di Martiri delle Foibe.
 
Folaga (Strada della)
Borgo San Michele
Area rinominata: ora VIA GIOVANNINO GUARESCHI.
L’odonimo ricordava il volatile acquatico appartenente alla famiglia dei Rallidi, che di solito abita stagni e paludi. È di medie dimensioni, di colore nero-grigio e dotata di un caratteristico becco bianco. La Chiesa cattolica permette eccezionalmente di mangiare le sue carni, coriacee e non troppo gustose, anche nei giorni di magro.
Questo toponimo fu cambiato negli anni ‘90, nell’ambito della rivoluzione onomastica che ha connotato le vie dei Borghi, e la via venne in quell’occasione intitolata al poeta Salvatore Quasimodo. Tuttavia, la nuova denominazione fu attribuita a due tratti di strada differenti, che secondo i progetti iniziali avrebbero dovuto formare un’unica via ma che non sono mai stati collegati: per questo motivo, per evitare confusione, nel 2008 il tratto di strada corrispondente all’originaria Strada della Folaga fu intitolato allo scrittore Giovannino Guareschi.
 
Fondi (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Cisterna senza uscita.
Fondi è un comune del sud della Provincia di Latina, di antica origine aurunca e volsca, noto anche per il suo lago.
In origine, la città di Fondi era ricordata da un’altra via poco distante:
Fondi (Via)
Rione Isonzo (R6)
Area non più esistente: andava da prima Via Sermoneta a dopo Via Castelforte.
Essa è stata demolita con la costruzione di Piazzale della Fiera.
 
Fondo (Strada del)
Borgo Bainsizza
Va da Strada Piano Rosso senza uscita.
Il toponimo ricorda una località dell'Agro Pontino, la Tenuta Funno o Fondo, che un tempo si trovava a nord di Borgo Piave.
 
Fontana (Strada della)
Farneto
Va da Strada del Crocifisso senza uscita.
Il toponimo vuole ricordare uno dei tanti fontanili esistenti prima della bonifica.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Fontana Murata (Ponte)
Latina Scalo
Va da Strada Carrara al Comune di Sermoneta, ove tocca Via Fontana Murata.
Questo ponte sul Fiume Sisto prende il nome dalla Contrada Fontana Murata, una località appena oltre il confine col Comune di Sermoneta, alla quale il ponte stesso conduce.
 
Fontanesi, Antonio (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Amedeo Modigliani senza uscita.
Il reggiano Antonio Fontanesi (1818-1882) fu un pittore ed incisore, che realizzò soprattutto vedute e paesaggî. Egli è ricordato soprattutto pei dipinti Alla fontana, Aprile, Ritorno dal pascolo e Tramonto infocato sulla palude.
Il primo tratto della via (da Via Modigliani fino alla curva) costituisce una parte della vecchia Via Firenze, demolita negli anni ‘80.
 
Fontanile (Strada del)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
L’odonimo ricorda il Fosso del Fontanile, un canale di bonifica situato nei pressi di Borgo Carso.
La denominazione è stata attribuita con delibera di Giunta 2308/1996.
 
Forlanini, Carlo (Via)
Borgo Podgora
Va da Via Luigi Galvani senza uscita.
La via ricorda il medico milanese Carlo Forlanini (1847-1918). Egli fu uno dei più importanti studiosi della tubercolosi, ed è ricordato come inventore del pneumotorace, una delle prime terapie per curare questa malattia.
In precedenza la via si chiamava Strada del Frumento.
 
Formia (Via)
Rione Isonzo (R6)
Area chiusa al pubblico transito: andava da Strada del Piccarello a Via Bassiano.
Formia è una città situata nella parte meridionale della Provincia di Latina. Essa fu fondata dal popolo dei Laconi, una stirpe di origine greca, col nome di Hormiai (che in greco significa “approdo”).
La prima parte della via è stata demolita con la costruzione di Piazzale della Fiera; la seconda parte invece esiste ancora ma è chiusa da una sbarra, poiché conduce ad una proprietà privata. L’ultima parte è invece un sentiero, ormai abbandonato e quasi impercorribile, che sbuca su Strada del Piccarello, ed il cui accesso è impedito da un grosso cancello metallico.
 
Foro Appio (Strada)
Borgo Faiti
Va da Strada Migliara 42 e 1/2 a Via dei Conti di Fondi.
La strada ricorda l’antico insediamento di Foro Appio, una stazione di posta situata lungo la Via Appia e sulle cui poche rovine è poi sorto Borgo Faiti. La località è ricordata da varî autori antichi ed è nota principalmente perché vi si fermò San Paolo nel suo viaggio verso Roma.
 
Fortuna (Strada della)
Borgo Bainsizza
Area rinominata: ora si chiama VIA STILICONE.
L’odonimo ricordava una località dell'Agro Pontino.
È stata ribattezzata Via Stilicone negli anni '90, quando in tutti i borghi la toponomastica venne rimodernata dalla Giunta allora in carica.
 
Forze Armate (Viale delle)
Rione Goretti (R4), Rione Campo Boario (R7)
Area rinominata: si tratta degli attuali VIALE e PIAZZALE GIULIANO CARTURAN.
Il toponimo, istituito mentre infuriava la II Guerra Mondiale, intendeva ricordare, genericamente e collettivamente, il complesso di persone occupate nella difesa dello Stato: si riferiva, in particolare, all’Esercito, alla Marina Militare ed all’Aeronautica Militare.
Come accennato, la denominazione fu attribuita dalla delibera del Podestà 248/1943 all’ex Viale dei Martiri Fascisti. Al termine del conflitto, però, si preferì dedicare l’arteria cittadina al patriota risorgimentale Carlo Armellini. Dagli anni ‘70, il viale – come anche il suo tratto terminale, “promosso” a piazzale – porta il nome del vigile del fuoco pontino Giuliano Carturan.
 
Foscolo, Ugo (Via)
Rione Isonzo (R6)
Area non più esistente: andava da Piazza Aldo Manuzio a Via Clostra.
Ugo Foscolo (1778-1827) fu un poeta italiano. Nelle sue opere traspare la sua cultura illuminista ed il senso di disagio causatogli dall'allontanamento forzato da Zacinto, l'isola in cui nacque. Scrisse molte poesie, tra cui A Zacinto, Alla sera, Le Grazie, Dei sepolcri; ma anche opere teatrali, come Tieste ed Aiace, e romanzi come Le ultime lettere di Jacopo Ortis ed Il sesto tomo dell'Io.
La via è stata demolita con la costruzione dell'Istituto Professionale Luigi Einaudi, avvenuta nell’ambito dei lavori di riqualificazione del quartiere. Al poeta è stata successivamente intitolata un'altra strada poco distante, e cioè:
Foscolo, Ugo (Via)
Rione Isonzo (R6)
Area chiusa al pubblico transito: andava da Via Cesare Pascarella senza uscita.
Questa via, però, costituisce ora il parcheggio di un condominio, ed è stata perciò chiusa al transito. Insomma, sembra proprio che la città di Latina non voglia ricordare il grande poeta.
 
Fossarella (Strada)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Nicolò Jommelli senza uscita.
Il toponimo, attribuito con D.G. 2308/1996, si riferisce ad un canale di bonifica.
 
Fossetto (Strada del)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada del Cavaliere a Strada della Sterpara.
Questa denominazione si riferisce probabilmente al Fossetto dell'Albucceto, un corso d’acqua situato a sud di Borgo Montello.
La strada è interrotta nel mezzo dal passaggio della Strada Regionale 148 Pontina, per cui risulta divisa in due tratti.
 
Fosso (Strada del)
Borgo San Michele, Santa Fecitola
Va dalla Strada Statale 156 Monti Lepini a Strada Santa Fecitola.
La strada corre parallela al Fiume Sisto, ed è probabile che l’odonimo si riferisca a questo corso d'acqua.
 
Fosso Acquaviva (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada della Segheria senza uscita.
L’odonimo ricorda un canale nei pressi di Borgo San Donato, nel comune di Pontinia.
La strada ha ricevuto questo nome con la delibera di Consiglio 97/2008.
 
Fosso Benedetti (Strada)
Borgo San Michele
Va da Strada Bassianese senza uscita.
Il Fosso Benedetti è un canale di bonifica che si trova nel territorio di Sabaudia. Esso è un affluente del Fosso Diversivo Nocchia.
La strada è stata intitolata con D.C. 97/2008.
 
Fosso Cassa Dell'Olmo (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada del Malconsiglio senza uscita.
La strada, intitolata con la delibera di Consiglio n. 97 del 2008, ricorda un canale di bonifica.
 
Fosso della Lestra (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada del Malconsiglio senza uscita.
Il toponimo, introdotto nello stradario comunale dalla delibera di Consiglio 97/2008, ricorda un fosso che, evidentemente, scorreva vicino a qualche lestra.
 
Fosso di Pantan Calabrese (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada del Malconsiglio senza uscita.
La denominazione, decisa con delibera di Consiglio 97/2008, ricorda un canale di bonifica.
 
Fosso di Porto Grande (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada Petrimerco senza uscita.
La strada è stata così chiamata dalla delibera di Consiglio 97/2008 per ricordare un canale di bonifica che si trova nel Comune di Sabaudia.
 
Fosso di San Giuseppe (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada Zì Maria senza uscita.
Il Fosso di San Giuseppe è un canale che nasce nel Parco del Circeo e sfocia nel Fosso Diversivo Nocchia, nel Comune di Sabaudia.
La strada è stata così intitolata dalla D.C. 97/2008.
 
Fraentzel, Anna (Via)
Argilla-Malconsiglio
Va da Via Elisabetta Fiorini senza uscita.
Il toponimo ricorda la benefattrice tedesca Anna Fraentzel (1878-1958), che assieme al marito, il professor Angelo Celli, si occupò attivamente della lotta alla malaria nell’Agro Romano e nelle Paludi Pontine. I coniugi inoltre, assieme ad alcuni intellettuali, promossero la creazione di scuole per favorire l’alfabetizzazione nelle Paludi Pontine. Ella scrisse anche un romanzo autobiografico, Uomini che non scompaiono.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio n. 29 del 2019.
 
Francia (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Germania a Via Polonia.
La Francia è una nazione europea, con capitale Parigi. Altre città importanti sono Marsiglia, Lione, Tolosa e Bordeaux. La moneta corrente è l'euro, che ha sostituito il franco nel 1999.
 
Frangipane (Via dei)
Borgo Faiti
Va da Via dei Conti dei Marsi a Via dei Colonna.
La via ricorda un’antica famiglia nobile romana, ormai estinta. Esiste anche una leggenda intorno all'origine del loro cognome: all'inizio si chiamavano Imperatore, ma quando Cencio Imperatore, in occasione di una carestia, spartì pezzi di pane tra i poveri, subentrò il nuovo cognome.
 
Frangivento (Strada)
Borgo Carso
Area rinominata: è l’odierna VIA ERODOTO.
La fascia frangivento è un insieme di alberi disposti in fila per riparare dal vento i campi coltivati. Nell’Agro Pontino sono famose e caratteristiche le fasce frangivento messe a dimora durante i lavori di bonifica, composte perlopiù di eucalipti.
L’odonimo è stato cambiato negli anni ‘90, a causa della massiccia opera di “ammodernamento” che ha riguardato la toponomastica dei Borghi in quel periodo.
 
Frassoneto (Strada)
Borgo San Michele
Va da Strada Bassianese senza uscita.
Il toponimo ricorda una località situata nel territorio comunale di Pontinia.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Fratelli Bandiera (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Corso Giacomo Matteotti a Viale Don Giuseppe Morosini.
La via ricorda i fratelli veneziani Attilio (1810-1844) ed Emilio Bandiera (1819-1844), patrioti del Risorgimento italiano. Si recarono in Calabria per partecipare ad alcune insurrezioni contro la monarchia borbonica, ma furono traditi da un loro compagno, catturati e fucilati a Rovito il 25 luglio 1844, assieme ad altri 7 combattenti.
La via - che ha ricevuto questo nome nel 1951 - era in origine molto più lunga degli attuali 87 metri, ma i tratti successivi a Viale Don Morosini hanno ricevuto una nuova denominazione ad opera della delibera di Giunta 2308/1996 (che ha intitolato Via Alessandro Marcucci e Via Pietro Verdesca Zain).
Nel secondo dopoguerra, i due eroici patrioti sono stati, però, commemorati con altre due intitolazioni, una successiva all’altra:
Fratelli Bandiera (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: attualmente è VIA GUGLIELMO OBERDAN.
La denominazione è stata attribuita con delibera podestarile 248/1943, andando a sostituire la vecchia intitolazione al gerarca Michele Bianchi, ed è stata poi confermata dalla delibera di Giunta 2-1/1944. Successivamente, questa via è stata dedicata all’irredentista Guglielmo Oberdan ed il toponimo è stato spostato a designare un’altra strada, ossia:
Fratelli Bandiera (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: attualmente corrisponde a VIA LAGO ASCIANGHI e VIA AURELIO SAFFI.
Nel corso dell’ennesima revisione della toponomastica, avvenuta con la delibera consiliare 23/1948, il toponimo in questione era stato attribuito alle attuali Via Lago Ascianghi e Via Aurelio Saffi, in sostituzione della precedente intitolazione a Don Giovanni Bosco (al quale era stata, nel frattempo, dedicata una piazza in un’altra parte della città). Dopo qualche anno, la delibera di Consiglio 10/1951, revocando la precedente delibera del 1948, mutò una seconda volta il quadro della toponomastica cittadina, trasferendo la denominazione alla via che la porta attualmente.
 
Fratelli Dal Chiele (Piazzale)
Foce Verde
Si trova su Strada Foce Verde.
Il piazzale è dedicato ai componenti della famiglia di bonificatori che ebbe in concessione il Podere O.N.C. 953. Il grande parcheggio è stato costruito proprio sul terreno di questo podere.
Prima di essere così intitolato nel 2010, questo enorme parcheggio si chiamava Piazzale Foce Verde Basso.
 
Fratelli Rosselli (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: attualmente è VIA CARLO ALBERTO.
Il toponimo, risalente al Dopoguerra, ricordava i due fratelli romani, esponenti dell’antifascismo, rifugiatisi in Francia e lì assassinati da alcuni estremisti di destra francesi. Carlo Rosselli (1899-1937), filosofo e storico, fu un teorico del socialismo liberale e costituì clandestinamente il Partito Socialista dei Lavoratori. Sabatino Rosselli, detto Nello, (1900-1937), pubblicò numerosi articoli sul Risorgimento, poi riuniti in una corposa raccolta postuma, e partecipò alla fondazione di Non mollare, il primo giornale clandestino antifascista.
La delibera consiliare 23/1948 dedicò ai due fratelli Via Carlo Alberto, dal momento che con l’avvento della repubblica gli odonimi legati ai Savoia erano stati ritenuti inopportuni. Successivamente, però, visto anche il parere contrario della Deputazione Romana di Storia Patria, la delibera di Consiglio 10/1951 ripristinò il toponimo originario.
 
Fratini, Roberto (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Denominazione revocata: ora è tornata a chiamarsi VIA VINCENZO MONTI.
L’odonimo intende ricordare il pioniere della bonifica Roberto Fratini (1892-1973), che ricoprì la carica di perito agrario presso l’O.N.C. di Borgo Isonzo ed ebbe un ruolo di primo piano nella ricostruzione del Dopoguerra. Egli condusse anche una brillante carriera militare nelle due guerre mondiali, finendo più volte decorato al valore.
Questo toponimo, assieme a quello relativo al pioniere Antonio Nalin, è stato al centro di una complessa vicenda, a partire dal 2000. In quest’anno infatti, la delibera di Giunta 444 dispose l’intitolazione a Roberto Fratini del tratto di Via Vincenzo Monti compreso tra Via Cicerone e Via Terenzio. Tuttavia, poco tempo dopo il disappunto dei residenti (che con ben 14 pagine di firme chiedevano di mantenere la vecchia denominazione) costrinse la Giunta a ritornare sui proprî passi. La D.G. 11/2001 stabilì allora di ripristinare la denominazione di Via Vincenzo Monti lungo tutto il suo percorso originario, per spostare i nomi dei pionieri Nalin e Fratini in altro luogo. Per Roberto Fratini la scelta cadde su:
Fratini, Roberto (Largo)
Rione Frezzotti (R1)
Area senza nome: è tornato ad essere un parcheggio anonimo.
Si tratta di un piazzale situato all’angolo tra Via Vincenzo Monti e Via Papiniano. Anche in questo caso, tuttavia, i residenti ebbero di che lamentarsi; quindi, per evitare di creare ulteriori problemi, la denominazione venne trasferita ed utilizzata per una strada priva di numeri civici. Si tratta di:
Fratini, Roberto (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Largo Giovanni Giacomini a Via Don Giovanni Minzoni.
In precedenza questa via costituiva l’ultimo tratto di Via Carlo Alberto.
 
Fratta (Strada)
Farneto
Va da Strada Sabotino senza uscita.
L’odonimo si riferisce al Fosso Fontana Fratta, che scorre nei pressi di Borgo Sabotino.
 
Freatico (Strada del)
Borgo Sabotino
Va da Strada Litoranea senza uscita.
Il toponimo, attribuito alla strada in questione con la delibera di Consiglio 97/2008, si riferisce ad un canale di bonifica.
Prima si chiamava Strada Privata Podere 934.
 
Frentani (Via dei)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via dei Volsci a Via degli Elleni.
La via ricorda i Frentani, un antico popolo italico che risiedeva sulla costa adriatica tra l'Abruzzo e la Puglia. Furono spesso coinvolti in guerre contro i Romani.
 
Frescobaldi, Girolamo (Largo)
Quartiere Nascosa (Q5)
Sta tra Via Riccardo Zandonai e la Via omonima.
Frescobaldi, Girolamo (Via)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Via Ottorino Respighi al Largo omonimo.
I toponimi ricordano il compositore ferrarese Girolamo Frescobaldi (1583-1643), che fu conosciuto soprattutto come organista e clavicembalista. Egli scrisse soprattutto mottetti ed arie per organo, ma è ricordato anche per i grandi concerti che tenne in San Pietro, che attiravano, secondo le cronache, migliaia di persone.
 
Fresie (Via delle)
Latina Scalo
Va da Via del Murillo a Via della Gardenia.
La fresia è un fiore delle Iridacee, originario del Sudafrica, di cui esistono svariate specie. Esso è utilizzato soprattutto con fini ornamentali.
 
Frezzotti, Oriolo (Largo)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: attualmente si chiama LARGO FERNANDO BASSOLI.
Il largo era intitolato all'architetto romano Oriolo Frezzotti (1888-1965), che progettò numerosi edificî e monumenti in varie città dell'Agro Pontino: suoi sono ad esempio il municipio di Latina, la cattedrale di San Marco, il Tribunale di Latina, l’acquedotto di Sabaudia e la sede O.N.C. di Pontinia. Egli poi elaborò, assieme a Caio Savoia, il piano regolatore di Littoria nel 1932. Fu poi consigliere comunale ed assessore a Latina per diversi anni.
Il largo è un piazzale rotondo, posto al centro del Parco Falcone e Borsellino, che circonda proprio il monumento ai caduti militari e civili, progettato da Frezzotti nel 1956 ed inaugurato nel 1965. Tuttavia, nel 2024, con la delibera consiliare n. 19, il nome dell’architetto e progettista della città è stato sostituito da quello del primo sindaco Fernando Bassoli: invero, lascia un po’ perplessi che, per ricordare un personaggio di grande rilievo nella storia cittadina, se ne sia dovuto sacrificare un altro d’eguale importanza e pregio. Ad ogni modo, ad Oriolo Frezzotti continuano ad essere dedicati un rione del centro ed un istituto comprensivo.
 
Fringuello (Strada del)
Borgo San Michele
Area rinominata: ora si chiama VIA GIUSEPPE UNGARETTI.
La strada ricordava il piccolo volatile dei Fringillidi, tipico della zona europea e famoso per il suo canto melodioso. Di colore verde o bluastro, esso depone uova leggermente screziate e ne è apprezzata la carne.
Negli anni ‘90, periodo in cui la toponomastica di tutti i Borghi venne profondamente revisionata, il toponimo venne soppresso e sostituito con l’intitolazione al poeta Ungaretti.
 
Friuli (Via)
Lottizzazione Agora
Area chiusa al pubblico transito: andava da Via Sicilia a Via Sardegna.
Il Friuli è una regione dell'Italia nordorientale. Città di rilievo sono Pordenone, Tolmezzo, Gorizia, Portogruaro ed Udine; ma il suo capoluogo è stato sempre considerato, per ragioni storiche, la città di Aquileia.
La via è stata inclusa all’interno di un’area recintata, assieme a Via Sicilia e Via Sardegna: oggi di essa rimane solo un sentiero all'interno di un bosco.
 
Frosinone (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via del Lido a Via Palermo.
Frosinone è un villaggio della Ciociaria.
 
Frumento (Strada del)
Borgo Podgora
Area rinominata: ora è VIA CARLO FORLANINI.
La strada è stata rinominata negli anni ‘90, quando la toponomastica dei Borghi di Latina fu totalmente mutata e, per così dire, “civilizzata”: questa via in particolare ricordava il notissimo cereale delle Graminacee, coltivato già più di 2000 anni fa.
 
Frutteto (Via del)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Via dei Salici.
Il toponimo vuole combinarsi con le denominazioni viarie circostanti, che riguardano tutte alberi e fiori. Si chiama frutteto, in particolare, ogni tipo di terreno piantato ad alberi da frutto.
Il tratto centrale, che s’incrocia con Via delle Strelitzie, è solo pedonale.
 
Fucino (Via)
Borgo Santa Maria
Va da Strada del Crocifisso senza uscita.
Il Fucino è una piana della Provincia dell'Aquila. Essa era anticamente sede di un lago, ma venne bonificata tra il 1852 ed il 1875 dal banchiere romano Alessandro Torlonia.
 
Furio Camillo (Via)
Borgo Bainsizza
Va da Via Stilicone senza uscita.
Marco Furio Camillo (446 a.C. - 365 a.C.) fu un politico romano. Egli fu 5 volte dittatore e fu grazie a lui che le truppe romane trionfarono sulla città nemica di Veio e sulla popolazione dei Galli Senoni. Per le sue decisive vittorie, Furio Camillo fu insignito del titolo di Padre della Patria e si parlò di lui come del “secondo fondatore di Roma”.
 
 
E HOME INDICE G