TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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LEGISLAZIONE

DOCUMENTI CONTATTI
 
 
G
 
Gabrieli, Andrea (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Viale Nicolò Paganini a Via Arrigo Boito.
La via è intitolata al compositore ed organista veneziano Andrea Gabrieli (1533-1585). Egli scrisse numerose opere di musica sacra e circa 250 madrigali di argomento vario, ma è ricordato anche per alcune canzoni in dialetto veneto, come Le greghesche e Le mascarate.
 
Gaeta (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo a Via Pontinia ed oltre.
Gaeta è un comune del sud della Provincia di Latina, che sin dai tempi dei Romani è un’apprezzata località turistica. Il nome deriva da quello della nutrice di Enea, Caieta, che il condottiero troiano seppellì in quei luoghi nel suo viaggio verso il Lazio.
 
Galilei, Galileo (Largo)
Borgo Podgora
Si trova lungo la Via omonima.
Galilei, Galileo (Via)
Borgo Podgora
Va da Strada Montello a Via Lazzaro Spallanzani ed oltre.
La via ricorda lo scienziato pisano Galileo Galilei (1564-1642), che raggiunse importanti traguardi in fisica ed astronomia. Egli perfezionò il telescopio, studiò la legge dell'isocronismo e scoprì alcuni satelliti di Giove; fu uno dei primi ad aderire alla teoria copernicana, che poneva il Sole al centro del sistema solare, ma fu poi costretto ad abiurare dalla Chiesa cattolica.
Il nome precedente della via era Strada del Coltivatore. Questa denominazione venne cambiata negli anni ‘90, quando la toponomastica dei Borghi subì profondi cambiamenti e praticamente tutti gli odonimi vennero sostituiti.
 
Gallo (Strada del)
Borgo San Michele
Area rinominata: ora si chiama VIA GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI.
La denominazione si riferiva al ben noto volatile domestico, appartenente alla famiglia dei Fasianidi, che accompagna col proprio caratteristico canto il sorgere del sole. Esso si connota per il piumaggio vivacemente colorato, l’istinto bellicoso, la cresta ed il bargiglio rosso nella parte inferiore del becco.
Negli anni ‘90, a seguito della profonda “rivoluzione” che ha caratterizzato la toponomastica dei Borghi, la strada ha assunto il nome di Via Giuseppe Gioacchino Belli.
 
Gallura (Via)
Borgo Santa Maria
Va da Via Le Langhe alla medesima.
La Gallura è una regione geografica del nord della Sardegna, in Provincia di Sassari. Il centro più rilevante è Olbia.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008 e, come tanti altri odonimi attribuiti da tale delibera, ha causato problemi. Infatti la Commissione Toponomastica non si accorse che a Borgo Santa Maria, a pochissima distanza dalla via appena intitolata, esisteva già una via con questo nome; e cioè:
Gallura (Via)
Borgo Santa Maria
Area rinominata: è l’attuale STRADA DEL CANALE.
La via era stata così denominata già negli anni ‘90, nel corso della “rivoluzione toponomastica” che percorse i Borghi in quel periodo. Per eliminare, come la legge impone, l’omonimia tra le due strade, alla via è stato ridato il nome originale, che aveva prima degli anni ‘90, ossia Strada del Canale.
 
Galuppi, Baldassarre (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Guido d'Arezzo senza uscita.
La via ricorda il musicista di Burano Baldassarre Galuppi (1706-1785). Egli fu un apprezzato organista ed è ricordato soprattutto come compositore di opere comiche, come Il filosofo di campagna e Gli amici rivali. Fu uno dei musicisti chiamati a suonare dall'imperatrice di Russia.
 
Galvaligi, Enrico (Viale)
Quartiere Italia (Q1), Rione Prampolini (R3)
Va da Largo dell’Aviatore alla confluenza tra Via Sant’Agostino, Via Quarto, Via Teano e Via Garigliano.
Il Generale dei Carabinieri Enrico Riziero Galvaligi (1920-1980) è stato un militare italiano. Egli era uno stretto collaboratore di Carlo Alberto Dalla Chiesa, ed aveva il compito di sovrintendere sulle carceri di massima sicurezza che ospitavano i terroristi. Venne ucciso a colpi di pistola nell'androne di casa dalle Brigate Rosse.
 
Galvani, Luigi (Largo)
Borgo Podgora
Sta tra Via Evangelista Torricelli, Via Carlo Forlanini e la Via omonima.
Galvani, Luigi (Via)
Borgo Podgora
Va da Via Carlo Forlanini a Via Don Giuseppe Caselli.
Queste due aree di circolazione sono intitolate al fisico ed anatomista bolognese Luigi Galvani (1737-1798), che studiò la reazione dei muscoli all'elettricità, attribuendole erroneamente origine animale. Dai dibattiti che ne seguirono, Alessandro Volta prese spunto per l'invenzione della pila. Egli mise a punto anche il processo detto galvanizzazione.
 
Ganelli, Carlo (Piazzale)
Rione Goretti (R4)
Si trova lungo Via Aurelio Saffi.
Questo parcheggio ricorda il geometra cisternese Carlo Ganelli (1903-1938), che fu direttore dei cantieri per la costruzione di Sessano (oggi Borgo Podgora). Egli morì nella Guerra di Spagna, mentre combatteva ad Albentosa, ed è stato decorato con la Medaglia di Bronzo al VM.
Il piazzale ha ricevuto questo nome a seguito della delibera di Giunta 443/2002.
 
Ganimede (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Pantanaccio senza uscita.
Ganimede è uno dei principali satelliti di Giove. Esso venne scoperto da Galileo nel 1610 e fu chiamato così in onore del coppiere degli dei, personaggio molto amato dal dio Giove.
 
Gardenia (Via della)
Latina Scalo
Va da Via Carrara a Via delle Fresie ed oltre.
La gardenia è un fiore della famiglia delle Rubiacee, dai petali di colore bianco. Venne chiamata così da Carlo Linneo, in onore del botanico scozzese Alexander Garden.
 
Garibaldi, Giuseppe (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza del Quadrato a Piazza Don Giovanni Bosco.
La via è dedicata al famosissimo generale e patriota italiano Giuseppe Garibaldi (1807-1882), nativo di Nizza. Egli fu uno dei principali artefici dell'unità nazionale ed alla testa di una spedizione composta da migliaia di uomini (detti appunto “i Mille”) conquistò una ad una le varie parti d'Italia allora divise. Egli è noto come "Eroe dei due mondi", poiché combattè anche in Sudamerica e fece conquistare l'indipendenza all'Uruguay.
L’intitolazione è stata disposta con delibera del Podestà 620/1938 ed ha subìto dei mutamenti nell’immediato Dopoguerra, per poi ritornare al proprio posto ad opera della delibera di Consiglio 10/1951. Tra il 1948 ed il 1951, la strada era stata chiamata Via Trieste, in quanto il nome dell’Eroe era stato trasferito in una posizione, se vogliamo, più prestigiosa:
Garibaldi, Giuseppe (Viale)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi è VIALE DELLE MEDAGLIE D’ORO.
La delibera di Consiglio n. 23 del 1948 aveva spostato l’intitolazione all’Eroe dei due mondi al viale che attraversa il parco cittadino. La delibera di Consiglio n. 10 del 1951, tuttavia, in conseguenza del parere contrario della Deputazione Romana di Storia Patria, aveva revocato la precedente decisione ed aveva ripristinato la denominazione originaria di quell’area, Viale Corsica.
 
Garibaldi, Menotti (Via)
Borgo Sabotino
Va da Strada Le Vetiche senza uscita.
Domenico Menotti Garibaldi (1840-1903), così chiamato dal padre in onore del patriota Ciro Menotti, è stato un politico e generale italiano. Fu più volte deputato e venne decorato con una Medaglia d’Oro al Valor Militare. Egli può definirsi anche un pioniere della bonifica, poiché risanò e gestì una vasta tenuta nel territorio di Aprilia, nella località che oggi si chiama Carano Garibaldi.
 
Garigliano (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Quarto a Via Aspromonte.
La via ricorda il fiume che fa da confine tra Lazio e Campania, e che il 29 ottobre 1860 fu teatro di un’importante battaglia tra l’esercito dei Savoia e le truppe borboniche. L’esercito piemontese vinse, riuscendo in tal modo ad annettere al futuro Regno d’Italia le regioni del Sud.
 
Garofano (Via del)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione senza uscita.
La via è intitolata al garofano, un fiore delle Cariofillacee dai petali di colore rosso acceso.
 
Gelsomino (Via del)
Latina Scalo
Va da Via del Murillo senza uscita.
La via è intitolata al gelsomino, un fiore delle Oleacee dai petali di colore bianco. È una pianta utilizzata perlopiù a scopi ornamentali, ma anticamente si credeva avesse numerose virtù medicinali.
 
Gemelli, Padre Agostino (Via)
Borgo Podgora
Va da Strada Acque Alte a Via Galileo Galilei.
La via ricorda il frate francescano milanese Edoardo Gemelli (1878-1959), noto col nome ecclesiastico di Agostino. Egli compì studî nei più svariati campi della conoscenza (dalla filosofia, alla teologia, alla psicologia) ed è ricordato per aver fondato l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Facoltà di Medicina di Roma.
La denominazione precedente, soppressa negli anni ‘90, era Strada dell'Aratro.
 
Geminiani, Francesco (Largo)
Quartiere Nascosa (Q5)
Si trova sulla Via omonima.
Geminiani, Francesco (Via)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Viale Giovanni Pierluigi da Palestrina a Via Alessandro Scarlatti.
Il lucchese Francesco Geminiani (1687-1762) fu un compositore italiano. Egli ebbe fama soprattutto alla corte del Re d’Inghilterra, ove compose diverse sonate per violino. Scrisse anche alcuni trattati sulla musica.
 
Gemito, Vincenzo (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Medardo Rosso senza uscita.
L’intitolazione ricorda lo scultore napoletano Vincenzo Gemito (1852-1929), che ritrasse soprattutto scene popolari della sua città. Le sue opere più conosciute sono la Statua di Carlo V, Il pescatorello, L'acquaiolo ed alcuni busti di personaggî famosi, come Giuseppe Verdi e Francesco Paolo Michetti.
 
Generale Potente – Aligi Barducci (Piazza)
Rione Littoria (R0), Rione Prampolini (R3)
Area rinominata: ora PIAZZALE NATALE PRAMPOLINI.
Ricordato da questa intitolazione prima col nome di battaglia e poi con quello anagrafico, Aligi Barducci (1913-1944) è stato un valente comandante partigiano fiorentino. Giovane ufficiale degli arditi incursori della Marina, dopo la caduta del regime aderì alle formazioni clandestine comuniste e prese il comando della 22a Brigata Garibaldi “Lanciotto”. Durante la liberazione di Firenze, morì per un colpo di mortaio ricevuto mentre si stava recando presso il comando alleato. È stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il toponimo fu istituito dalla delibera di Giunta 2-1/1944, ma fu sostituito nel 1951 dal più generico Piazzale dello Stadio. Attualmente l’area porta il nome di Natale Prampolini.
 
Genova (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Nallo Mazzocchi Alemanni senza uscita.
Genova è una città italiana, capoluogo della Liguria e dell'omonima provincia. In passato essa fu una delle quattro Repubbliche Marinare: venne retta, come Venezia, da un doge e fu soprannominata “la Superba”.
Inizialmente Via Genova era un tratto di Via Rieti, dalla quale è stata divisa negli anni ‘80 con la costruzione di alcuni edificî.
 
Gerani (Via dei)
Latina Scalo
Va da Viale delle Industrie a Piazzale dell'Ambrosia.
I gerani sono fiori appartenenti alle Geraniacee. Essi si connotano per le loro ampie corolle, formate da petali bianchi, rossi o rosa.
 
Germania (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Francia a Via Olanda ed oltre.
La Germania è una nazione dell'Europa centrale. I centri più importanti sono la capitale Berlino, Amburgo, Monaco, Colonia e Bonn. La valuta corrente è l'euro, che nel 1999 ha rimpiazzato il marco.
 
Gesmundo, Gioacchino (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi si chiama VIA ANDREA COSTA.
Il toponimo si riferiva al professor Gioacchino Gesmundo (1908-1944), partigiano pugliese attivo a Roma e trucidato alle Fosse Ardeatine. Insegnante di storia e filosofia, prima a Formia e poi a Roma, ospitò nella sua abitazione la redazione clandestina del giornale L’Unità e coordinò diverse attività di propaganda antifascista. Scoperto dalle SS, venne arrestato, torturato ed infine condannato a morte. È stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Inizialmente dedicata al politico Alberto Cencelli, la via ricevette questo nome con la delibera di Giunta 2-1/1944, seppur con un marchiano errore nell’indicazione del cognome, che da Gesmundo venne tramutato in “Gismondo”. Il toponimo, tuttavia, ebbe vita breve: dopo pochi anni la via venne infatti dedicata al sindacalista Andrea Costa.
 
Gesualdo da Venosa, Carlo (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Area non più esistente: andava da Viale Nicolò Paganini a Via Giacomo Carissimi.
La via ricordava Carlo Gesualdo, principe di Venosa, (1566-1613), che fu un compositore campano. È ricordato come uno dei maestri del madrigale italiano, di cui ha lasciato un centinaio di esempî, di argomento profano e sacro. Tuttavia, più che per le sue molte opere, egli fu protagonista della cronaca della sua epoca per aver ucciso, con la complicità della servitù, la moglie, colta in flagrante adulterio con il Duca di Andria: ciò ha contribuito a renderlo una sorta di “Caravaggio della musica”.
La strada fu demolita nei primi anni ‘90 in seguito alla costruzione di un condominio, tuttavia ne sopravvive ancora un tratto, che parte da Viale Nicolò Paganini, costeggia il Fosso Paoloni e finisce in mezzo ad un canneto. È ormai poco più di un sentiero, il cui ingresso è sbarrato da alcuni blocchi di cemento.
 
Giacinto (Via del)
Latina Scalo
Va da Via del Murillo senza uscita.
Il giacinto è un fiore della famiglia delle Asparagacee, dal caratteristico colore violaceo. Esso prende nome da Giacinto, che secondo la mitologia greca era un ragazzo amato, e poi ucciso, dal dio Apollo.
 
Giacomini, Giovanni (Largo)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Via Nazario Sauro, Via Benvenuto Cellini e Via Roberto Fratini.
Il largo ricorda un benemerito imprenditore latinense, il geometra Giovanni Giacomini (1913-1967). Egli, nel 1952, aprì assieme alla moglie il famoso “Cinema Giacomini”, utilizzato nel tempo anche per spettacoli teatrali e concerti, che ha chiuso definitivamente nel 2015. Aveva anche un’impresa edile, che costruì, tra le altre cose, le prime case del Villaggio Trieste e l’Hotel Fogliano.
Il largo ha ricevuto questo nome a seguito della delibera di Giunta 443/2002.
 
Giaggiolo (Via del)
Latina Scalo
Va da Via del Murillo senza uscita.
Il giaggiolo è uno dei nomi con cui comunemente viene chiamato il fiore dell'iris. Esso è un fiore delle Iridacee, dai colori variabili (iris in greco vuol dire proprio “arcobaleno”), che conta oltre 200 specie diverse.
La D.C. 5/2008 ha intitolato, a poca distanza, una via allo stesso fiore, ma con un altro nome (Via dell’Iris).
 
Gialla (Strada)
Borgo Carso
Va da Via Appia a Via Erodoto.
Il toponimo fa riferimento al Casale La Gialla, un’antica costruzione che si trova lungo la Via Appia.
 
Gian Filippo (Strada di)
Borgo San Michele
Va da Strada Capograssa senza uscita.
L’odonimo ricorda un canale di bonifica situato nel territorio di Sabaudia, affluente del Fiume Sisto.
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Giannelli, Vincenzo (Via)
Borgo Sabotino
Va da Strada Le Vetiche senza uscita.
La via è intitolata al dottor Vincenzo Giannelli: egli fu il medico responsabile del primo ambulatorio antimalarico di Cancello del Quadrato e fu un pioniere della lotta alla malaria. Esercitò questo incarico dal 1921 al 1927, quando venne sostituito dal dottor Vincenzo Rossetti.
 
Giglio (Via del)
Latina Scalo
Va da Via del Biancospino a Via della Viola.
Il giglio è un fiore appartenente alla famiglia delle Liliacee, dal proverbiale colore bianco; ne esistono un centinaio di specie ed è conosciuto anche col nome di lilium.
Curiosamente, come è accaduto per Via del Giaggiolo e Via dell’Iris, anche qui vi sono due vie intitolate allo stesso fiore: infatti la delibera di Consiglio 5/2008 ha intitolato, in una zona di recente edificazione, Via del Lilium.
 
Ginestra (Via della)
Latina Scalo
Va da Via Parmenide senza uscita.
Il toponimo si riferisce al noto fiore delle Fabacee, dai fiori gialli o, talvolta, bianchi. Si presenta in genere sotto forma di arbusto o cespuglio e cresce anche in ambienti inospitali.
La via è stata così intitolata dalla delibera di Consiglio 97/2008.
 
Gioberti, Vincenzo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Fabio Filzi a Viale Giuseppe Mazzini.
La via ricorda il pensatore torinese Vincenzo Gioberti (1801-1852). Egli era prete, ma dovette rinunciare alla tonaca per intraprendere la carriera politica nel Regno di Sardegna, della cui Camera dei Deputati fu il primo presidente. Fu poi Presidente del Consiglio dal 1848 al 1849 e più volte ministro; ma morì in esilio volontario a Parigi, a causa di profonde incomprensioni con Vittorio Emanuele II. Scrisse anche un trattato, Il primato degl'Italiani, dove esprimeva le sue idee federaliste.
La via ha ricevuto questa denominazione con delibera del Podestà 620/1938.
 
Gionchetto (Via del)
Rione Gionchetto (R10)
Va da Strada Epitaffio a Via Monte Terminillo.
Il toponimo ricorda un piccolo affluente del Fosso del Gionco, che dà anche il nome alla zona circostante.
 
Gionco (Strada del)
Borgo Piave
Va da Strada della Chiesuola a Strada della Cava.
Il Fosso del Gionco è un importante canale di bonifica che nasce a Borgo Podgora e sfocia nel Collettore Acque Basse.
 
Giordanelle (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
Il Pozzo delle Giordanelle era un fontanile presso Capoportiere, uno dei pochissimi pozzi d'acqua potabile presenti nella palude. Attualmente la denominazione è ripresa dal Fosso delle Giordanelle, un piccolo affluente del Canale della Colmata.
La denominazione è stata attribuita con D.G. 2308/1996.
 
Giordani, Igino (Via)
Borgo Piave
Area in progetto da Via Giorgio La Pira senza uscita.
La via ricorderà il giornalista ed attivista cattolico Igino Giordani (1894-1980). Egli fu deputato per la Democrazia Cristiana dal 1946 al 1953 ed è ricordato come cofondatore del Movimento dei Focolari.
 
Giordano, Umberto (Largo)
Quartiere Nascosa (Q5)
Si trova sulla Via omonima.
Giordano, Umberto (Via)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Viale Giovanni Pierluigi da Palestrina a Via Luca Marenzio.
Il pugliese Umberto Giordano (1867-1948) fu un compositore italiano, appartenente alla corrente verista. Le sue opere più conosciute sono Malavita, Fedora, Il re, Andrea Chenier e La cena delle beffe.
 
Giotto (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Viale Guglielmo Marconi alla confluenza tra Via Lucia Scaravelli, Via Achille Porfiri e Via Aprilia.
Ambrogiotto di Bondone, detto Giotto (1267-1337) è ricordato come uno dei maggiori pittori italiani: tra le sue opere più famose vi sono Isacco respinge Gesù, Stigmate di San Francesco, il ciclo di affreschi della Cappella degli Scrovegni e le Storie di San Francesco. Si diede da fare anche in campo architettonico, progettando il famoso campanile del Duomo di Firenze. La leggenda vuole che sapesse tracciare una circonferenza perfetta senza l'aiuto di alcuno strumento.
Il toponimo è stato attribuito con delibera consiliare 10/1951 e fino agli anni '70 comprendeva anche l’attuale Via Achille Porfiri.
 
Giovanni Paolo II (Piazzale)
Borgo Montello-Le Ferriere
Si trova lungo Strada del Cavaliere.
Giovanni Paolo II (Viale)
Borgo Bainsizza
Va da Piazza Mario Musco senza uscita.
Queste aree di circolazione, che si trovano in punti diversi del territorio comunale, sono intitolate al “papa polacco” Karol Woytila (1920-2005). Egli divenne Papa nel 1978, col nome di Giovanni Paolo II, ed è stato uno dei pontefici più amati del ‘900, anche in ragione delle numerose visite nei più diversi Paesi del mondo. È stato beatificato nel 2011 e canonizzato nel 2014.
Il piazzale si trova di fronte alla Casa del Martirio di Santa Maria Goretti, ed è stato intitolato con delibera 181/2005. Il viale, intitolato con delibera 43/2005, è la breve strada d’accesso alla chiesa di Borgo Bainsizza.
 
Giovanni XXIII (Largo)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Piazzale Gorizia, Via Emanuele Filiberto e Via Cesare Battisti.
Il largo ricorda il religioso veneto Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963). Egli fu eletto Papa nel 1958 col nome di Giovanni XXIII e poco prima di morire promosse il Concilio Vaticano II, che sancì l’inizio di un profondo rinnovamento nella Chiesa. Era soprannominato “papa buono” per la sua dolcezza d'animo e la disponibilità verso gli ultimi, ed era molto amato per le sue visite nelle carceri e negli ospedali. È stato beatificato nel 2000 ed è santo dal 2014.
 
Giove (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Pantanaccio senza uscita.
Giove è il più grande pianeta del sistema solare, il quinto in ordine di distanza dal Sole. Esso ha 79 satelliti ed un sistema di 4 sottili anelli.
La via ha ricevuto questo nome con la delibera di Consiglio 98/2019.
 
Girasoli (Via dei)
Latina Scalo
Va da Via del Narciso a Via dell'Iris.
La via è intitolata al girasole, un fiore delle Asteracee dai petali di colore giallo. Esso è famoso per il fenomeno detto eliotropismo, che permette alla corolla del fiore di spostarsi seguendo i movimenti del Sole.
La via è stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Giulia (Strada)
Borgo San Michele
Va da Strada Capograssa senza uscita.
L’odonimo ricorda lo Scopeto Madonna Giulia, che si trovava nelle vicinanze.
 
Giuliani, Padre Reginaldo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza San Marco a Via Pio VI.
La via, che al tempo della fondazione era un tratto di Viale IV Novembre, ricorda il frate domenicano torinese Reginaldo Giuliani (1887-1936). Egli combatté nella I Guerra Mondiale, come cappellano degli Arditi, guadagnandosi svariate Medaglie al Valore; fu poi cappellano della MVSN durante la Guerra d’Etiopia. Qui, nel soccorrere un amico ferito, venne colpito a morte e fu successivamente decorato con una Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Il toponimo è stato istituito con delibera podestarile 620/1938 e, successivamente, confermato con la delibera 228/1939, dopo l’autorizzazione della Prefettura.
 
Giulio Agricola (Via)
Borgo Bainsizza
Area in progetto da Via Cecilio Metello senza uscita.
Cneo Giulio Agricola (40-93) fu un politico e generale romano. Egli svolse un ruolo importante nella conquista della Britannia, terra di cui fu poi governatore, e morì avvelenato forse su mandato dell'imperatore Domiziano.
 
Giulio Cesare (Viale)
Rione Campo Boario (R7), Rione Goretti (R4), Rione Torre La Felce (R5)
Va dall’incrocio tra Via Carlo Romagnoli, Via Villafranca e Via Emanuele Filiberto all’incrocio tra Via Milazzo, Via Coriolano e Via Giuseppe Sirtori.
Questo lungo viale ricorda il generale e politico romano Caio Giulio Cesare (100 a.C.-44 a.C.), che determinò il passaggio di Roma dalla repubblica al governo imperiale. È anche considerato un importante autore della letteratura latina, poiché descrisse le sue battaglie in alcune opere famose come il De bello gallico ed il De bello civili, e scrisse anche alcuni trattati sulla grammatica, come il De analogia.
Il toponimo fu istituito con delibera del Podestà 302/1935, ma in quegli anni il grande statista romano è stato ricordato anche da un’altra area di circolazione, e cioè:
Giulio Cesare (Largo e Piazzale)
Rione Littoria (R0), Rione Prampolini (R3)
Area rinominata: ora PIAZZALE NATALE PRAMPOLINI.
La delibera del Podestà 620/1938 intitolò Largo Giulio Cesare il piazzale che fronteggia il campo sportivo, ma il toponimo ebbe breve vita: l’anno seguente – considerato anche che a Giulio Cesare era stata già dedicata la via – il piazzale fu dedicato al gerarca fascista Costanzo Ciano. Una volta caduto il regime, la delibera podestarile 248/1943 riprese la vecchia intitolazione, cambiando solo il qualificatore (non più un semplice largo, ma Piazzale Giulio Cesare). Anche in questo caso, la denominazione non resistette a lungo: dapprima, la delibera di Giunta n. 2-1/1944 dedicò il piazzale al “Generale Potente” (nome di battaglia del comandante partigiano Aligi Barducci); successivamente, esso divenne genericamente Piazzale dello Stadio; mentre oggi è dedicato al fautore della Bonifica Pontina Natale Prampolini.
 
Giusti, Giuseppe (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Piazza Aldo Manuzio senza uscita.
La breve via ricorda il poeta satirico toscano Giuseppe Giusti (1809-1850). Le sue composizioni erano perlopiù rivolte all'invasore austriaco e lasciavano trasparire le sue idee liberali. Sue note poesie sono Il Re Travicello, Il papato di Prete Pero e Sant'Ambrogio.
 
Giustiniano (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Piazza Bruno Buozzi a Via Terenzio.
Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano (483-566) fu imperatore romano dal 527 al 566. Con l'aiuto dei suoi generali Belisario e Narsete, egli risollevò le sorti dell'Impero Romano. Egli promosse poi la redazione di una raccolta di materiali normativi e giurisprudenziali, il Corpus juris civilis, che divenne fonte d'ispirazione per tutti i giuristi fino al Medioevo.
La via è stata intitolata con delibera podestarile 620/1938.
 
Gladiolo (Via del)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Via Democrito.
Il gladiolo è un fiore delle Iridacee, di colore solitamente rosso. Il nome gli venne attribuito da Plinio il Vecchio, per la forma delle sue foglie (gladiolus in latino significa “piccolo gladio”).
 
Glicini (Via dei)
Latina Scalo
Va da Viale delle Industrie a Via della Sorgente.
I glicini sono fiori della famiglia delle Fabacee, dai fiori bianco-violacei. Sono spesso usati a scopo ornamentale.
 
Gloria (Via)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Via Pietro Verri.
Il toponimo ricorda il Procoio Gloria, che fu proprietà dei Caetani. Esiste anche un corso d'acqua con questo nome, affluente del Fosso Fuga Sementa.
 
Gnif Gnaf (Strada di)
Acciarella-Valmontorio, Borgo Santa Maria
Area rinominata: attualmente si chiama STRADA SANTA MARIA.
Questo particolare toponimo, che andrebbe senz'altro recuperato, ricordava l’antico nome della località dove oggi sorge Borgo Santa Maria. Questa era nota come Gnif Gnaf per via del rumore prodotto dagli zoccoli delle bufale (altre versioni parlano degli stivali dei soldati o dei pionieri) nel fango delle paludi.
 
Gnocchi, Don Carlo (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Area non più esistente: andava da Via Persicara a Via Alfonso Volpi.
La via ricordava il religioso lombardo Don Carlo Gnocchi (1902-1956). Egli è ricordato per le sue virtù da educatore e per aver fondato la Pro Juventute, una fondazione di beneficenza che si occupava di gestire i numerosi centri di cura per giovani mutilati e disabili che lo stesso Don Gnocchi aveva creato in Italia. È stato beatificato nel 2009.
Oggi fa parte di Via Amsterdam, e più esattamente corrisponde al tratto da Viale Kennedy a Via Montecarlo.
 
Gnoli, Domenico (Via)
Borgo San Michele
Va da Via Francesco Chiesa a Via Giovannino Guareschi ed oltre.
La via ricorda il poeta romano Domenico Gnoli (1838-1915). Egli era noto soprattutto con lo pseudonimo di Giulio Orsini e scrisse diverse raccolte di poesie, come Odi Tiberine, Eros, Jacovella ed I canti del Palatino. Egli fu anche un appassionato storico e si occupò soprattutto delle vicende storiche di Roma in trattati come Have Roma, La Roma di Leone X ed I poeti della scuola romana.
Fino agli anni ‘90, la via costituiva il secondo tratto di Strada del Fagiano.
 
Goldoni, Carlo (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo senza uscita.
Carlo Goldoni fu un celebre commediografo veneto (1707-1793), considerato l’inventore del teatro comico ed il maggior autore della commedia dell’arte. Sue note opere sono La locandiera, Il Sor Todaro brontolon, Le baruffe chiozzotte, I rusteghi, La vedova scaltra, Il campiello ed Il burbero benefico. Egli scrisse anche un'autobiografia in francese.
 
Golfo degli Aranci (Via)
Borgo Grappa
Va da Strada del Mare a Strada Litoranea.
La via ricorda il Golfo degli Aranci, uno splendido golfo della Sardegna settentrionale. Il suo nome non deriva dalla presenza di piante d’arancio, ma dal dialetto gallurese ranci, che vuol dire “granchî”.
 
Gorgia di Leontini (Via)
Latina Scalo
Va da Via del Gladiolo senza uscita.
Gorgia di Leontini (483 a.C.-375 a.C.) fu un filosofo e retore greco. Egli appartenne alla corrente sofista e si spinse a teorizzare un relativismo assoluto molto vicino al nichilismo. Ha scritto il trattato Sul non essere e l’orazione Encomio di Elena.
 
Gorgolicino (Strada)
Quartiere Europa (Q2), Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Ubaldo Zani all’incrocio tra Via Nicolò Jommelli e Strada Lunga.
Il toponimo ricorda il vicino Fosso Gorgolicino, dove nella II Guerra Mondiale ebbe il proprio quartier generale il Battaglione Barbarigo della X Mas. Esso nasce dal Fosso del Gionco, ed unendosi col Rio Torto dà origine al Fosso Cicerchia. Il nome ha forse un'origine onomatopeica che ricorda il gorgogliare delle acque, visto anche che in alcune carte antiche si ritrova nominato nella forma “Gorgoglicino”.
 
Gorgona (Strada)
Capoportiere
Area chiusa al pubblico transito: andava da Strada Lungomare senza uscita.
Il toponimo ricorda un'isola del Mar Tirreno, in Provincia di Livorno, che ospita un piccolo e caratteristico borgo popolato di pescatori.
La strada, nonostante compaia ancora su tutte le mappe cartacee del Comune di Latina, è da tempo inclusa in una proprietà privata: si tratta infatti della via d’accesso ad un noto campeggio e corrisponde oggi al civico 2595 di Strada Lungomare.
 
Gorizia (Piazzale)
Rione Littoria (R0), Rione Goretti (R4)
Si trova tra Via Emanuele Filiberto e Viale XVIII Dicembre.
Il piazzale è intitolato alla città del Friuli-Venezia Giulia, capoluogo dell'omonima provincia. Essa è posta al confine tra Italia e Slovenia ed è divisa in due parti: l’italiana Gorizia appunto, e la slovena Nova Gorica.
Il toponimo è stato istituito con delibera podestarile 620/1938.
 
Gorresio, Vittorio (Via)
Borgo Piave
Va da Via Fedele Albanese senza uscita.
La via ricorda il giornalista modenese Vittorio Gorresio (1910-1982), specializzato in cronaca parlamentare. Egli scrisse per Il Messaggero, L’Europeo e La Stampa e fu autore anche di alcune biografie di statisti italiani.
 
Govoni, Corrado (Via)
Borgo San Michele
Va da prima di Via Francesco Chiesa a dopo Via Giovannino Guareschi.
Corrado Govoni (1884-1965) è stato un poeta emiliano, appartenente alla corrente futurista. Egli scrisse le raccolte di poesie Le fiale, Gli aborti, Poesie elettriche, Stradario della primavera ed Aladino, quest’ultima dedicata al figlio morto alle Fosse Ardeatine.
 
Goya, Francisco (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Viale Pierluigi Nervi a Viale Pablo Picasso.
Francisco de Goya y Lucientes (1746-1828) fu un rinomato pittore ed incisore spagnolo, considerato uno dei più grandi artisti della sua epoca. Pittore ufficiale della corona spagnola, egli realizzò opere famosissime come Maja desnuda, Maja vestida, Il 3 maggio 1808, Saturno divora i suoi figlî, Fucilazione il 5 maggio e Sepoltura di una sardina. La sua arte rispecchia le difficili condizioni di vita del pittore, di salute malferma, riflettendo una concezione desolante dell’esistenza e concentrandosi sugli sconvolgimenti storici vissuti in patria.
Questa via è stata, fino al 1996, il terzo tratto di Via Persicara (il quale, ancor prima, comprendeva anche l’attuale Via Silvestro Lega): la delibera di Giunta 2308/1996 l’ha poi intitolata al pittore spagnolo. La targa stradale, inizialmente, riportava l’errata dicitura “Goja”; il Comune, a seguito di alcune segnalazioni, è poi intervenuto a correggere la scritta con del nastro adesivo nero. La trasformazione della J in una Y è ancora oggi visibile.

Uno dei cartelli di Via Goya, su cui può vedersi la correzione del cognome dell'artista.

 
 
Gozzano, Guido (Via)
Borgo San Michele
Va dalla Strada Statale 156 Monti Lepini senza uscita.
Guido Gozzano (1883-1916) fu un poeta torinese, ricordato come uno dei più rappresentativi esponenti della corrente crepuscolare. Egli è famoso per i poemetti Il salotto di nonna Speranza, La via del rifugio, Alle soglie e La signorina Felicita. Morì a soli 32 anni di tubercolosi.
 
Gracchi (Via dei)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via Giuseppe Sirtori a Via Attilio Regolo.
La via ricorda due fratelli. Tiberio Sempronio Gracco (163 a.C.-133 a.C.) fu un politico romano, assassinato per aver promosso l’approvazione di una legge che trasferisse la terra dei nobili romani agli agricoltori. Gaio Sempronio Gracco (154 a.C.-121 a.C.) fu un politico romano, anch'egli assassinato per la sua vicinanza ai problemi dei plebei e per aver proposto di dare la cittadinanza romana a tutti i popoli italici.
 
Gramsci, Antonio (Viale)
Rione Littoria (R0)
Va da Corso della Repubblica a Viale Umberto I.
La denominazione ricorda il politico sardo Antonio Gramsci (1891-1937). Egli fu il più importante teorico italiano del marxismo e fu tra i fondatori del Partito Comunista Italiano. Durante la sua detenzione in Puglia scrisse i Quaderni del carcere, un’opera in 6 volumi su storia, politica, attualità e letteratura.
Viale Gramsci è un esempio di strada che, nella sua storia, ha avuto più denominazioni. Alla fondazione della città fu infatti intitolato alla Regina Elena e, dopo la caduta del regime, venne per breve tempo chiamato Viale dei Lavoratori; in seguito assunse la denominazione odierna, che però oggi si riferisce solo ad un breve tronco del viale originario. Nel 1996, infatti, il tratto tra Via Silvio Pellico e Viale Umberto I fu intitolato all’avvocato e politico Leone Zeppieri.
Prima che il viale assumesse tale denominazione nel dopoguerra, il nome di Gramsci era stato attribuito ad una via perpendicolare:
Gramsci, Antonio (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi si chiama VIA MALTA.
Via Malta – che aveva questo nome sin dal 1934 – fu così ridenominata con la delibera di Giunta n. 2-1/1944, poiché le rivendicazioni del regime sull’isola avevano reso il toponimo sin troppo connotato politicamente. Tuttavia, nel giro di qualche anno la via avrebbe riavuto indietro il proprio nome: infatti, la delibera di Consiglio 10/1951 decise di trasferire il toponimo altrove, a pochi passi di distanza:
Gramsci, Antonio (Viale)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: corrisponde a VIALE UMBERTO I.
Il nome del politico sardo, per pochi mesi, venne infatti attribuito all’attuale Viale Umberto I, ma la modifica non trovò il parere favorevole della Deputazione Romana di Storia Patria e della Prefettura. Così, intervenne la delibera di Giunta n. 88-9 del 1951 ripristinò la vecchia denominazione e decise di intitolare a Gramsci il viale attuale.
 
Gran Bretagna (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Aldo Zanetti a Via Olanda.
La Gran Bretagna è un’isola dell'Europa settentrionale. Essa è divisa in regioni con molta autonomia, che assieme all’Irlanda del Nord formano il Regno Unito: sono l’Inghilterra, con capitale Londra; il Galles, la cui capitale è Cardiff; e la Scozia, con capitale Edimburgo. La valuta corrente è la sterlina.
 
Gran Sasso d'Italia (Via)
Rione Gionchetto (R10)
Va da Via Monte Cervino a Via Monte Soratte ed oltre.
Il Gran Sasso d'Italia è un monte dell'Abruzzo, alto 2912 metri: si trova tra le province di Teramo, Perugia e L'Aquila. Esso è il massiccio montuoso più alto degli Appennini ed ospita nel suo sottosuolo i laboratorî dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Sulle nuove targhe viarie installate intorno al 2008, la didascalia esplicativa commette un errore di ortografia da matita blu: il Gran Sasso è infatti collocato nell’”Appennino abbruzzese”, con ben due b.

Il cartello che riporta la didascalia sbagliata.

 
 
Granato, Vincenzo (Piazzale)
Rione Prampolini (R3)
Si trova su Viale Le Corbusier.
Vincenzo Granato (1925-1980) è stato un avvocato e politico latinense. Egli fu vicesindaco di Latina e fu il principale promotore della progettazione dei Quartieri Nuova Latina e Nascosa.
Il piazzale è stato intitolato con delibera 515/2006.
 
Grande Torino (Piazzale)
Rione Isonzo (R6)
Dovrebbe trovarsi su Via San Tommaso d'Aquino.
Il piazzale ricorda la squadra calcistica del Torino che, il 4-V-1949, a bordo di un aereo, si schiantò contro la collina di Superga, poco lontano dall’aeroporto di Torino. Nell'incidente morirono 18 calciatori, 3 dirigenti, 2 tecnici, 3 giornalisti ed il massaggiatore.
L'intitolazione è stata attribuita con delibera di Consiglio 97/2008. Nel luogo che le cartine segnalano con questo toponimo non si trova un piazzale, ma un prato incolto.
 
Grandi, Achille (Via)
Borgo Piave
Area in progetto da Strada della Chiesuola senza uscita.
La via ricorderà Achille Grandi (1883-1946), ch’è stato un sindacalista e politico italiano, nativo di Como. Egli fu deputato per la Democrazia Cristiana ed è ricordato come uno dei fondatori della CGIL. Nel 1944 fu anche il fondatore e presidente delle ACLI.
 
Grassi, Giovanni Battista (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Piazzale Mentana a Via Pasubio.
La via è dedicata al benemerito botanico e malariologo lombardo Giovanni Battista Grassi (1854-1925). Egli fu il primo a capire che la malaria si trasmette grazie alle punture della zanzara anofele, e promosse una campagna di profilassi a base di chinino nelle aree paludose.
Il toponimo era stato inizialmente attribuito, dalla delibera podestarile 3/1932, ad una traversa di Piazza Angelo Celli che, tuttavia, non fu mai costruita a causa delle modifiche apportate da Oriolo Frezzotti al piano regolatore della città. L’attuale Via Grassi – che inizialmente si chiamava invece Via Pio VI – ebbe questo nome solo con la delibera del Podestà 620/1938, che nel riordinare la toponomastica littoriana spostò l’intitolazione al pontefice nelle vicinanze della cattedrale di San Marco.
Nel frattempo, però, il nome del dottor Grassi era stato dato ad un’altra via del centro di Littoria:
Grassi, Giovanni Battista (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: ora è il secondo tratto di VIA NEGHELLI, da Via Lago Ascianghi a Viale XVIII Dicembre.
Il toponimo era stato istituito con delibera del Podestà 302/1935 e successivamente spostato altrove, come già accennato, nel 1938: da quel momento, la via ha assunto il nome di Via Neghelli.
 
Grecale (Pontile)
Fogliano
Area non più esistente: si trovava lungo Strada del Mare.
Il Grecale è il vento che nella Rosa dei Venti soffia da nord-est. Esso prende nome dalla Grecia, da dove si diceva che provenisse.
Si trattava di un molo di legno, parallelo alla costa di Rio Martino, che è stato smantellato nel 2014.
 
Greci (Via dei)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via dei Volsini senza uscita.
La via ricorda l’antica popolazione della penisola ellenica, che fu la patria dei primi intellettuali e dei primi filosofi.
 
Grecia (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Viale Europa a Via Polonia.
La Grecia è una nazione dell'Europa meridionale, posta al termine della Penisola Balcanica. La capitale è Atene, mentre altri centri importanti sono Salonicco, Patrasso, Volos e Candia. La moneta utilizzata è l'euro, che ha rimpiazzato la dracma.
 
Gregorovius, Ferdinand (Via)
Borgo Isonzo
Va da Strada Corta a Piazza Privata Zì Mario ed oltre.
Ferdinando Gregorovius (1821-1891) fu uno storico tedesco. Egli è famoso per la sua opera in 5 volumi Pellegrinaggi in Italia, ma anche per i Diarj romani e la Storia di Roma nel Medio Evo. Scrisse anche alcune biografie, come Lucrezia Borgia ed Atenaide.
La via, fino agli anni ‘90, è stata denominata Strada dell’Orata.
 
Guareschi, Giovannino (Via)
Borgo San Michele
Va da Via Umberto Saba a Via Domenico Gnoli.
La via ricorda il famoso scrittore ed umorista emiliano Giovannino Guareschi (1908-1968). Egli è ricordato come il creatore del personaggio di Don Camillo, protagonista di tanti romanzi. Scrisse, però, anche libri di racconti e romanzi di altro genere, come Un marito in collegioIl destino si chiama Clotilde. Guareschi fu, fino alla morte, un fervente monarchico, e fu creato Grand'Ufficiale della Corona d'Italia da Umberto II.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008, ma in precedenza costituiva un tratto di Via Salvatore Quasimodo, e prima ancora si chiamava Strada della Folaga (v. questi toponimi per la travagliata storia di questo tratto di strada).
 
Guerrini, Giovanni (Via)
Borgo Isonzo
Va da Strada della Rosa senza uscita.
Giovanni Guerrini (1887-1972) è stato uno scultore ed architetto italiano, tra i massimi esponenti del razionalismo. Suo è, fra le altre cose, il Palazzo della Civiltà Italiana dell’EUR. Egli fu anche pittore.
 
Guido d'Arezzo (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Arrigo Boito alla medesima.
Guido d'Arezzo (circa 991-post 1033) fu un monaco italiano che rivoluzionò il mondo della musica. Egli infatti inventò i nomi delle note, prendendo spunto da un brano sacro. Scrisse anche diversi trattati, fra cui Il micrologus, che gli valse l'ammirazione di molti musicisti.
 
Guru Nanak (Sentiero)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Viale Giovanni Pierluigi da Palestrina a Viale Pierluigi Nervi.
Si tratta di un sentiero pedonale all’interno dell’Oasi Verde Susetta Guerrini, che è stato dedicato al guru Nanak Dev (1469-1539), fondatore della religione sikh. I suoi insegnamenti, basati essenzialmente sull’attenzione verso Dio, sull’importanza del lavoro e sulla condivisione delle ricchezze, sono raccolti in 974 inni poetici che costituiscono il testo sacro della religione sikh.
L’intitolazione è stata richiesta dall’associazione Singh Sabha, che in occasione del 550° anniversario della nascita del guru ha donato al Comune di Latina 550 alberi da mettere a dimora nell’Oasi Verde Susetta Guerrini ed in altri parchi della città. L’amministrazione ha accettato la donazione con delibera di Giunta n. 357/2019, programmando una cerimonia per l’inizio di marzo 2019. A causa della pandemia di covid-19, tuttavia, la piantumazione degli alberi è iniziata solo a dicembre 2019.
 
 
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