TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

HOME

STORIA TOPONOMASTICA

SUDDIVISIONI TERRITORIALI INDICI ALFABETICI
STATISTICHE

LEGISLAZIONE

DOCUMENTI CONTATTI
 
 
R
 
Raggio, Giuseppe (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Antonio Ligabue a Largo Giuseppe De Nittis.
La via è intitolata al pittore ligure Giuseppe Raggio (1823-1916), esponente del movimento chiamato "I 25 della Campagna Romana": questi artisti rappresentavano nei loro dipinti gli aspetti più rurali e pittoreschi dei dintorni di Roma. Sue opere famose sono Trasporto di un masso di travertino con bufali, Cavalli spaventati da un temporale, Mal’aria, Bufali nella palude, Bufali al lavoro e Carro con bufali portante un pezzo di travertino.
 
Randa (Strada della)
Capoportiere
Va da Strada Litoranea a Strada del Parrocchetto.
La randa è un tipo di vela che viene armata sull'albero principale, e che può essere di forma quadrata, triangolare o trapezoidale.
 
Rangoni, Enrico (Largo)
Rione Campo Boario (R7)
Si trova al termine della Via omonima.
Rangoni, Enrico (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via Sante Palumbo al Largo omonimo.
Queste due aree di circolazione ricordano il Conte Enrico Rangoni (1895-1977). Egli era un ingegnere che fu molto attivo nei lavori della Bonifica Pontina e che si occupò anche dei diritti degli operaî impiegati in quest’opera.
 
Raponi, Guglielmo (Piazzale)
Quartiere Europa (Q2)
Si trova su Viale Pierluigi Nervi.
Il toponimo si riferisce all’imprenditore sezzese Guglielmo Raponi (1910-1996). Dopo aver partecipato alla Bonifica Pontina, egli fondò e diresse con successo una nota impresa edile. Fu anche insignito del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.
Il piazzale, un ampio parcheggio sopraelevato davanti al centro commerciale Latinafiori, è stato intitolato con delibera di Giunta 443/2002.
 
Rappini, Gaetano (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Viale Alfonso Lamarmora a Via Aspromonte.
La via ricorda l'ingegnere idraulico bolognese Pietro Antonio Gaetano Rappini (1734-1796). Egli diresse i lavori di bonifica delle Paludi Pontine voluti da Pio VI e progettò la costruzione del canale Linea Pio.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 10/1951.
 
Rattazzi, Urbano (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Emanuele Filiberto a Via Cesare Battisti.
Questa breve strada è intitolata al politico piemontese Urbano Rattazzi (1808-1873), che fu più volte ministro sia nel Regno di Sardegna che nel Regno d’Italia. Egli fu anche Presidente del Consiglio per due volte, da marzo a dicembre del 1862 e da aprile ad ottobre del 1867: entrambe le volte fu costretto a dimettersi dopo poco tempo per dichiarazioni e provvedimenti contro Garibaldi, che fecero scaturire sollevazioni popolari.
Il toponimo è stato attribuito con delibera del Podestà 620/1938: in precedenza, la via era stata intitolata a Giovanni Cena, ma questa denominazione ha poi trovato una diversa collocazione.
 
Razza, Luigi (Viale)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: corrisponde a VIALE DON GIUSEPPE MOROSINI, VIA UGO TODARO e VIA BENEDETTO CAIROLI.
L’odonimo si riferiva al politico e sindacalista calabrese Luigi Razza (1892-1935). Dopo una lunga carriera come giornalista e dirigente del Consiglio Nazionale delle Corporazioni, nel 1930 guidò il neonato Commissariato per le Migrazioni e la Colonizzazione Interna, la cui azione era mirata a gestire le colonizzazioni agrarie in Italia – in particolare nell’Agro Pontino – e nelle colonie. Nel 1935 venne nominato Ministro dei Lavori Pubblici, ma pochi mesi dopo pe in un incidente aereo in Egitto.
L’intitolazione a Razza venne disposta poco dopo la sua morte, con delibera podestarile 200/1935, e nel 1938 venne estesa ufficialmente – con la delibera n. 620 – anche alla via parallela, oggi intitolata ad Ugo Todaro e Benedetto Cairoli. Successivamente alla caduta del regime fascista, il toponimo venne sostituito con quello di Viale Indipendenza dalla delibera del Podestà 248/1943; mutò ancora l’anno successivo, con la delibera di Giunta 2-1/1944, che denominò la strada Viale Risorgimento. Pochi anni più tardi, con la delibera consiliare 10/1951, furono istituiti i toponimi attuali, in memoria del sacerdote antifascista Giuseppe Morosini e del politico risorgimentale Benedetto Cairoli.
Curiosamente, sul sito di mappe tuttocittà.it accanto al nome attuale di Viale Don Morosini compare anche la vecchia denominazione, come accade per la parallela Enrico Toti, per la quale è stata ripresa l’intitolazione a Giovanni Berta, e per la vicina Via Guglielmo Oberdan, un tratto della quale risulta ancora intitolato al gerarca Michele Bianchi.

Il vecchio odonimo ancora visibile sul sito Tuttocittà.it.

 
Rebora, Clemente (Via)
Borgo San Michele
Va da Strada Migliara 43 senza uscita.
Il poeta milanese Clemente Rebora (1885-1957) scrisse alcune raccolte di poesie d’argomento vario, come Frammenti lirici, Poesie sparse e Canti anonimi. Nel 1929, dopo una crisi religiosa, egli si fece prete ed iniziò a comporre poesie di argomento religioso, raccolte in Poesie religiose e Canti dell'infermità.
 
Refice, Licinio (Via)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Via Gian Francesco Malipiero a Via Tommaso Traetta ed oltre.
La via ricorda il sacerdote e compositore ciociaro Licinio Refice (1883-1954). Egli compose prevalentemente musica sacra (circa 400 opere); realizzò, tuttavia, anche 2 opere liriche, Cecilia e Margherita da Cortona.
 
Regina Elena (Viale)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: corrisponde a VIALE ANTONIO GRAMSCI e VIA LEONE ZEPPIERI.
L’odonimo era un tributo ad Elena Petrovic Njegos (1873-1952), figlia del Re del Montenegro e Regina d'Italia dal 1900 al 1946; la quale, all’epoca in cui la denominazione veniva impiegata, era ancora in vita. Ella è ricordata soprattutto per la generosità e le varie attività benefiche da lei create: perciò nel 2001 è iniziato un processo di beatificazione.
Il viale ha avuto questo nome con la delibera del Podestà 3/1932 e l’ha perduto nel 1944, quando la delibera di Giunta n. 2-1 sostituì il toponimo con Viale dei Lavoratori. Successivamente, è stato dedicato al politico Antonio Gramsci.
 
Regione Veneto (Viale)
Quartiere Persicara (Q3), Lottizzazione Agora
Va da Via Isonzo alla Rotatoria Alessandro Mammucari.
Questa grande arteria di scorrimento, che collega la parte meridionale della città a Borgo Isonzo, è intitolata al Veneto. Il Veneto è una regione dell’Italia nord-occidentale, che ha per capoluogo Venezia. Altre importanti città sono Vicenza, Verona, Padova, Treviso, Belluno, Feltre e Marostica.
L’intitolazione è stata deliberata con D.G. 443/2002, “a testimonianza e ricordo dell’impegno profuso per la crescita della città” da questa regione, dalla quale proveniva la maggioranza dei coloni che bonificarono e popolarono l’Agro Pontino. La strada è chiamata nella delibera proprio “Viale Regione Veneto” e non, più semplicemente, “Viale Veneto”: la scelta fu forse dettata dall’esigenza di evitare confusioni con Viale Vittorio Veneto.
 
Registri (Strada dei)
Fogliano
Area chiusa al pubblico transito: andava da Strada Litoranea a Strada Fogliano.
Il Pantano dei Registri era un vasto acquitrino, oggi in parte prosciugato, che si trovava lungo la costa nord del Lago di Fogliano. Esiste nei pressi anche un Fosso dei Registri.
La strada è oggi stata chiusa al transito, ed è parte di un’azienda agricola.
 
Remiddi, Romolo (Via)
Borgo Isonzo
Area in progetto da Via Pietro Pantanelli a Via Pietro Fedele.
Romolo Remiddi è stato un ingegnere e storico italiano, che si occupò soprattutto di idraulica. Egli scrisse alcuni trattati sulle Paludi Pontine, come Progetto di compimento della bonificazione pontina e Memorie storiche e tecniche sulla bonifica delle Paludi Pontine.
 
Reni, Guido (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Viale Michelangelo Buonarroti a Piazzale Donatori di Sangue.
Il toponimo ricorda il famoso pittore ed incisore bolognese Guido Reni (1575-1642), esponente della corrente neoclassica. Tra le sue opere più famose vi sono Davide con la testa di Golia, Nesso rapisce Deianira, San Sebastiano, Il suicidio di Cleopatra e La strage degl'innocenti.
Il toponimo è stato attribuito dalla delibera di Consiglio 10/1951.
 
Reno (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave senza uscita.
Il Reno è un fiume dell’Italia settentrionale, lungo 212 chilometri. Esso nasce in Toscana, a San Marcello Piteglio, dall’unione di due torrenti, e sfocia nel Mar Adriatico dopo aver attraversato la Romagna.
 
Repubblica (Corso della)
Rione Littoria (R0)
Va da Viale XXI Aprile a Viale XVIII Dicembre.
L’odonimo intende omaggiare la forma di governo repubblicana, presente in Italia a partire dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946.
Subito dopo la fondazione di Littoria, il corso principale venne intitolato all’allora regnante Vittorio Emanuele III. Nel pieno della II Guerra Mondiale, tuttavia, il toponimo venne mutato in Corso dei Martiri delle Fosse Ardeatine, con la delibera di Giunta n. 2-1 del 1944. Qualche anno più tardi, con la delibera di Consiglio 10/1951, venne istituito il toponimo odierno.
 
Respighi, Ottorino (Largo)
Quartiere Nascosa (Q5)
Si trova sulla Via omonima.
Respighi, Ottorino (Via)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Viale Giovanni Pierluigi da Palestrina a Strada Nascosa.
Ottorino Respighi (1879-1936) fu un musicologo, direttore d’orchestra e compositore bolognese. Egli fu per lungo tempo professore al Conservatorio di Santa Cecilia, e compose diverse opere dedicate a Roma, sua città d’adozione. Tra queste vi sono Le fontane di Roma, I pini di Roma e Feste romane.
Nonostante tutte le mappe cartacee della città lo indicassero come esistente sin dagli anni '90, i lavori di costruzione di Largo Ottorino Respighi sono stati iniziati soltanto nel 2018 e l'apertura al traffico è avvenuta nell'estate del 2022.
 
Ricchi, Antonio (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Isonzo senza uscita.
L’odonimo ricorda lo storico Antonio Ricchi (1656-1721), originario di Cori. Egli scrisse soprattutto opere dedicate al territorio dei Lepini, tra cui Teatro degli uomini illustri dei Volsci e La Reggia dei Volsci.
Fino agli anni ‘90 la via si chiamava Strada del Tonno.
 
Ricci, Dante (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Renato Brozzi a Via Gerardo Dottori.
Il marchigiano Dante Ricci (1879-1957) è stato un pittore ed incisore. Egli raffigurò soprattutto vedute della campagna romana e delle Paludi Pontine, in opere come La malaria, Campagna romana, Tramonto a Terracina e La baia di Circe.
 
Ricerone (Strada del)
Acciarella-Valmontorio
Va da Strada Macchia Grande senza uscita.
L’odonimo ricorda il Fosso Ricerone, che nasce presso Borgo San Donato e sfocia nel Fiume Sisto.
 
Rieti (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Fiuggi a Via Milano ed oltre.
Rieti è una città italiana, capoluogo dell'omonima provincia. Essa fu l’antica capitale dei Sabini, ed è considerata il preciso centro geografico d'Italia.
Quando la via venne costruita, andava da Via dell’Agora senza uscita. Negli anni ‘80, a seguito del prolungamento di Via Milano e della costruzione di alcuni condominî, il tratto iniziale divenne una strada a sé stante, cui fu attribuito il nome di Via Genova.
 
Rimembranza (Viale della)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Viale John Fitzgerald Kennedy al Cimitero Comunale.
Il viale, che conduce al cimitero, deve la propria denominazione al ricordo che i familiari hanno dei defunti.
 
Rio (Strada del)
Borgo San Michele
Area rinominata: ora STRADA RIO MARTINO.
L’odonimo si riferiva al Rio Martino, un importante canale di bonifica che scorre parallelo alla strada. Attualmente essa si chiama, con maggior precisione, Strada Rio Martino.
 
Rio Martino (Strada)
Borgo San Michele
Va dalla Strada Regionale 148 Pontina senza uscita.
La strada ricorda il canale di bonifica che le scorre accanto. Esso si dirama dal Canale delle Acque Medie e sfocia nel Mar Tirreno: prende nome da papa Martino V, che ne commissionò la realizzazione nel XV secolo.
Al tempo della bonifica si chiamava più genericamente Strada del Rio.
 
Rio Torto (Strada del)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa a Strada Privata Podere 150 ed oltre.
Il toponimo ricorda un canale di bonifica, il Fosso Rio Torto. Esso nasce in località Farneto e, unendosi col Fosso Gorgolicino, origina il Cicerchia. Il nome gli deriva, in maniera abbastanza evidente, dal percorso tortuoso che compie.
La strada è stata intitolata con D.C. 97/2008.
 
Riserva Caccianova (Strada)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Strada Torta senza uscita.
La strada ricorda un'antica riserva di caccia, situata al km 57 dell'Appia, presso Borgo Flora. Nel Comune di Cisterna esiste ancora il Casale Caccianova, che anticamente era il centro di questa tenuta.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva Casale dei Vacci (Strada)
Farneto
Va da Strada del Crocifisso senza uscita.
Il toponimo ricorda un'antica riserva presso Campomorto, che deve il proprio nome alla costruzione principale che vi si trovava.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva Casalotto (Strada)
Borgo Sabotino
Va da Strada Litoranea senza uscita.
L’odonimo ricorda una riserva che anticamente si trovava nel luogo dove oggi c’è la Strada Migliara 43. La località prendeva nome da una costruzione che si trovava al suo interno.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008. Inizialmente, la delibera voleva attribuire il nome ad una traversa della S.S. 156 Monti Lepini, situata nei pressi dell’antica riserva: successivamente però, per motivi a dir poco oscuri, questa denominazione è stata spostata a Borgo Sabotino, molto lontano dalla Riserva Casalotto. Intanto, la traversa della S.S. 156 è ancora senza nome.
 
Riserva Casalina (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
Il toponimo ricorda una riserva presso Capoportiere, chiamata spesso anche Casilina.
La strada è stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Riserva degli Scudi (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Va da Strada del Bottero senza uscita.
L’odonimo si riferisce alla Riserva dei Cinque Scudi, che si trovava a sud di Le Ferriere. Il nome viene, secondo quanto scritto dal poeta romanesco Augusto Sindici in un sonetto delle XIV Leggende della Campagna Romana, da un fatto di sangue che coinvolse il Duca Michele di Braganza. Il nobile portoghese, ospite del Papa, si recò nella zona per cacciare con la sua amante, un'attrice di teatro. Dopo aver scoperto che questa la tradiva col figlio di un contadino, le sparò la notte della Candelora; quindi, pentito, per scusarsi mandò alla famiglia della giovane una rendita mensile di 5 scudi (cifra ragguardevole all'epoca).
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Riserva dei Bottacci (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Va da Strada Alta senza uscita.
Il toponimo fa riferimento ad una riserva nel Comune di Aprilia, poco lontano da Le Ferriere.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva del Cardeto (Strada)
Borgo Santa Maria
Va da Strada Cerreto La Croce senza uscita.
Il toponimo ricorda una località dell'Agro Pontino.
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Riserva del Nibbio (Strada)
Farneto
Va da Strada Lunga senza uscita.
La Riserva del Nibbio era una località che si trovava nelle vicinanze della Migliara 41. Nello stesso luogo esiste oggi il Fosso del Nibbio, una canaletta artificiale che collega il Fosso Piccarello Inferiore al Fosso Cucchiarone.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva del Noce (Strada)
Borgo Sabotino
Va da Strada del Canestrello senza uscita.
L’odonimo si riferisce ad una riserva che si trovava nel territorio di Aprilia, presso Campoverde.
 
Riserva della Caduta (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Va da Strada del Bottero alla medesima.
Ricorda le antiche tenute di Caduta di Sopra e Caduta di Sotto, che si trovavano a sud di Borgo Montello. Con il termine “caduta” s’intende una piccola cascata d'acqua.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva della Rubbia (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Va da Strada del Bottero senza uscita.
L’intitolazione si riferisce ad una riserva un tempo situata nel territorio di Cisterna. Essa prende nome da un’antica unità di misura agraria, la "rubbia" appunto, equivalente a circa 18,5 mq. Esiste anche un Fosso della Rubbia, che è un affluente del Fosso del Fico.
La strada è stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Riserva delle Lestre (Strada)
Borgo Santa Maria
Va da Strada Cerreto La Croce senza uscita.
Si tratta di una località situata nel territorio di Aprilia, poco lontano da Campoverde.
La strada è stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Riserva di Pantan Calderone (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Fantacchiotto senza uscita.
Il toponimo si riferisce ad una riserva che anticamente si trovava in territorio di Aprilia, presso Campoverde. Il nome della località derivava da un acquitrino del luogo, dalla forma simile ad un calderone.
La strada è stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Riserva di Pantano del Monsignore (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Fantacchiotto senza uscita.
La strada ricorda una riserva nel territorio di Aprilia, presso Campoverde, che prende nome dal Fosso Monsignore, un affluente del Teppia. Poco a nord di Campoverde esiste anche il Laghetto del Monsignore, ove sono state trovate tracce di insediamenti preistorici.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva Pratolone (Strada)
Farneto
Va da prima a dopo di Strada del Loto.
Il toponimo ricorda una riserva che si trovava, prima della Bonifica, presso Borgo Carso.
È stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Riserva Prato dell'Olmo (Strada)
Borgo Piave
Va da Strada Barabini senza uscita.
Il toponimo ricorda una riserva al confine col Comune di Cisterna, nelle vicinanze di Borgo Flora.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva Talone (Strada)
Farneto
Va da Strada Sabotino senza uscita.
Si tratta di un'antica riserva che si trovava nel territorio di Aprilia, nelle vicinanze di Campoverde.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserva Tatti (Strada)
Farneto
Va da Strada Lunga senza uscita.
L’odonimo si riferisce ad una località situata tra Borgo Carso e Casal delle Palme.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Riserve dei Cavallari (Strada)
Farneto
Va da Strada del Crocifisso senza uscita.
Il toponimo ricorda una località presso Campomorto, dove evidentemente si allevavano cavalli.
La strada è stata intitolata con D.C. 5/2008.
 
Risorgimento (Viale)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: corrisponde a VIALE DON GIUSEPPE MOROSINI, VIA UGO TODARO e VIA BENEDETTO CAIROLI.
Con l’attribuzione di questa denominazione, s’intese ricordare il movimento storico ed ideologico che condusse al conseguimento dell’unità nazionale, all’esito delle tre Guerre d’Indipendenza. Iniziato coi moti insurrezionali verificatisi in varie parti d’Italia al principio del XIX secolo, il Risorgimento culminò il 17.III.1861 con la proclamazione ufficiale del Regno d’Italia e poté dirsi perfezionato il 20.IX.1870, con la presa di Roma.
L’odonimo fu istituito con delibera di Giunta n. 2-1 del 1944, in sostituzione del precedente Viale Indipendenza, attribuito l’anno precedente per eliminare l’intitolazione al gerarca Luigi Razza. Solo nel 1951 il viale venne dedicato a Don Giuseppe Morosini, mentre la via parallela allo statista Benedetto Cairoli.
 
Roccagorga (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Sezze a Via Minturno ed oltre.
Roccagorga è un comune della Provincia di Latina, situato sui Monti Lepini, che venne fondato nell’VIII secolo d.C. dalla nobildonna Gorga, per ospitare alcuni privernesi scappati dopo la distruzione della loro città. Questo paesino è famoso in provincia per la ripida salita che porta al suo centro storico.
La via è stata intitolata con delibera di Giunta 2308/1996, e precedentemente era il tratto finale di Via Terracina.
 
Rododendro (Via del)
Latina Scalo
Va da Via del Murillo senza uscita.
Il rododendro è un fiore delle Ericacee, dai petali rossi o rosa. Esso è molto simile all’azalea, con la quale viene spesso scambiato, ma in realtà il rododendro ha dimensioni più grandi e foglie di forma diversa.
Una vecchia freddura afferma, con un gioco di parole, che questo fiore sarebbe la specie vegetale più infelice del mondo, perché “si rode dentro”. Evidentemente il Comune di Latina ha preso sul serio questa storiella, visto che sulla targa stradale installata recentemente è riportata la dicitura “Via del Rododentro”….

Il cartello di Via del "Rododentro", con la T....

 
 
Roma (Piazza)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Corso della Repubblica e Via Cesare Battisti.
La piazza è dedicata alla città di Roma, capitale d’Italia e tra le più famose città del mondo, per la sua importanza politica e religiosa, in qualità di capitale di uno dei maggiori imperi del passato e di sede del Papa, ma altresì per la sua rilevanza storica e culturale.
È uno dei primi toponimi istituiti dall’amministrazione comunale di Littoria, con delibera podestarile 3/1932, e da allora non ha mai subito mutamenti.
Alla città caput mundi è dedicata anche una delle strade private ubicate nel Consorzio Lido di Foce Verde.
 
Romagna (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via Trentino a Via Alto Adige.
La via ricorda la Romagna, una regione dell’Italia settentrionale, affacciata sul Mar Adriatico. Essa corrisponde alle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, più alcuni comuni della Provincia di Bologna.
 
Romagnoli, Carlo (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Persicara I tratto all’incrocio tra Via Villafranca, Via Emanuele Filiberto e Viale Giulio Cesare.
Il toponimo ricorda l'ingegner Carlo Romagnoli (1896-1966), che fu direttore di varî reparti del Consorzio di Bonifica, del quale fu anche direttore, e che ha lasciato un importante archivio storico e fotografico delle operazioni di bonifica. Egli scrisse anche alcuni saggî sulla storia della bonifica, pubblicati dalla rivista Economia Pontina negli anni ‘60. Egli fu anche progettista di alcune estese bonifiche in Albania.
 
Romani (Via dei)
Rione Piccarello (R2)
Va da Viale dei Volsci a Via degli Elleni.
La via ricorda l'antica popolazione che fondò Roma e che diede un importantissimo contributo allo sviluppo della civiltà e della cultura in Occidente, all'interno del vasto impero che comprendeva buona parte dell'Europa, l'Africa del nord e l'Asia Minore.
 
Rombo (Strada del)
Borgo Grappa
Area rinominata: adesso si chiama VIA MAR NERO.
L’odonimo ricordava il pesce della famiglia dei Botidi, diffuso in tutto il Mar Mediterraneo ed apprezzato per le sue carni pregiate. Deve il suo nome alla caratteristica forma quadrangolare.
La denominazione è stata sostituita negli anni ‘90, nell’ambito della profonda opera di revisione che ha toccato la toponomastica dei Borghi latinensi.
 
Rosa (Strada della)
Borgo Isonzo
Va da Strada del Piccarello a Via Isonzo.
Il toponimo ricorda lo Scopeto della Rosa, una località che si trovava nei pressi. Parallelo alla strada scorre ancor oggi il Fosso della Rosa, detto anche Fosso Spagnoli da una lestra che qui si trovava prima della Bonifica.
Spesso viene chiamata Via delle Rose, ma bisogna stare attenti: infatti Via delle Rose è una via di Latina Scalo (vedi sotto). Questa quasi-omonimia ha anche creato gravi disguidi e qualche tempo fa pare che un’ambulanza diretta in Via delle Rose a Latina Scalo abbia percorso varie volte Strada della Rosa in cerca del soggetto da trasportare in ospedale.
 
Rosai, Ottone (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via del Lido senza uscita.
La via ricorda il pittore fiorentino Ottone Rosai (1895-1957), che aderì al futurismo. Sue opere sono Villaggio, Bottiglia + Zantuntun, Venditore di lupini sul Lungarno e La casa del tarpa. Egli fu anche scrittore, ed è ricordato per Il libro di un teppista, che racconta le sue imprese di guerra, e per il saggio polemico Per lo svaticanamento dell’Italia, in cui sfoga la sua rabbia contro i Patti Lateranensi.
 
Rose (Via delle)
Latina Scalo
Va da Via della Sorgente a Via del Tiglio.
La rosa è un fiore delle Rosacee, di cui esistono 150 specie. Comunemente sono di colore rosa, ma ve ne sono anche di rosse, bianche, gialle e fucsia.
Spesso la denominazione “Via delle Rose” è utilizzata per indicare Strada della Rosa (vedi sopra), e questa quasi-omonimia crea spesso disagî. Sarebbe opportuno quindi rimovere una delle due, preferibilmente questa: non se ne abbiano a male i residenti, ma Via delle Rose a Latina Scalo è molto più corta ed ha molti meno numeri civici di Strada della Rosa; inoltre, a differenza di quest’ultima, non è una strada di grande scorrimento.
 
Rosetta (Strada della)
Borgo Piave
Va da Strada Acquaviva a Via Ubaldo Zani.
Il toponimo fa riferimento ad una località dell'Agro Pontino, detta anche “Roscetta”. Sulle prime targhe posizionate era in effetti riportata quest’ultima denominazione.
L’intitolazione è stata deliberata con D.G. 2308/1996.
 
Rosmini, Antonio (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Fabio Filzi a Viale Giuseppe Mazzini.
L’odonimo ricorda il filosofo trentino Antonio Rosmini Serbati (1797-1855). Egli era un sacerdote di formazione liberale, che però col tempo avanzò varie critiche nei confronti dell’Illuminismo e dell’ideologia comunista, allora nascente. È stato beatificato nel 2007, ma la denominazione stradale non lo accenna, essendo precedente di molti anni: invero, fu istituita con delibera del Podestà 620/1938.
 
Rossa, Guido (Viale)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Sant'Agostino a Viale Vittorio Bachelet.
Guido Rossa (1934-1979) è stato un sindacalista veneto, vittima del terrorismo. Egli infatti venne ucciso dopo aver denunciato un collega che faceva propaganda per le Brigate Rosse.
Un aneddoto che circola da tempo, ma del quale non si assicura la veridicità, racconta che il toponimo fosse inizialmente destinato ad una piazza del quartiere, ma che la giunta democristiana dell'epoca avesse cambiato rapidamente idea dopo aver notato che, in questo modo, sarebbe nata a Latina una “Piazza Rossa”.
 
Rosselli, Carlo (Largo)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi si chiama PIAZZALE DEI BONIFICATORI.
Carlo Rosselli (1899-1937) è stato un filosofo e storico romano, attivissimo oppositore del regime fascista. Teorico del socialismo liberale, costituì clandestinamente il Partito Socialista dei Lavoratori ed agevolò la fuga all’estero di numerosi antifascisti, tra cui Filippo Turati: venne perciò arrestato e confinato a Lipari, da dove riuscì a fuggire alla volta della Francia. Lì fu assassinato da alcuni estremisti di destra francesi, assieme al fratello Nello.
Inizialmente intitolato Largo XXVIII Ottobre, in ricordo della marcia su Roma, con la caduta del regime l’area si chiamò dapprima Piazza delle Medaglie d’Oro e poi, con la delibera di Giunta 2-1/1944, ricevette per breve tempo il nome dell’antifascista romano (ricordato singolarmente e non, come spesso accade, unitamente al fratello). Qualche anno dopo, però, il nome cambiò nuovamente e divenne Piazzale dei Bonificatori.
 
Rossetti, Dottor Vincenzo (Via)
Rione Isonzo (R6), Rione Prampolini (R3), Rione Piccarello (R2)
Va da Via Aprilia a Via Don Carlo Torello.
La via è intitolata al benemerito medico Vincenzo Rossetti (1896-1974). Egli è stato il primo medico di Latina, dove esordì nel 1926 dirigendo l'Istituto Antimalarico. Egli fu anche presidente del Consorzio Agrario Provinciale e rappresentante provinciale dei coltivatori diretti, nonché membro del CNEL; è stato anche insignito della Medaglia d'Oro della Croce Rossa Italiana. Raccolse le sue esperienze ed i suoi ricordi nel libro Dalle paludi a Littoria. Diario di un medico.
 
Rossi, Luigi (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Gaspare Spontini senza uscita.
Luigi Rossi (1597-1653) fu un compositore pugliese, che lavorò a lungo per il Re di Francia. I suoi melodrammi più conosciuti sono Giuseppe figlio di Giacobbe ed Il palazzo incantato di Atlante.
 
Rossini, Gioacchino (Largo)
Rione Littoria (R0)
Si trova alla confluenza tra Viale Umberto I e Via Andrea Costa.
Il toponimo ricorda il pesarese Gioacchino Rossini (1792-1868), uno dei più famosi compositori d’opera italiani. Egli realizzò soprattutto opere buffe come La gazza ladra, Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Guglielmo Tell ed Il signor Bruschino.
Alla sua edificazione, nel 1938, il largo fu denominato Piazza Ticino, in riferimento all’omonimo cantone svizzero, ma cambiò nome l’anno successivo con la delibera podestarile 102/1939, che lo rinominò Piazza Guglielmo Marconi. Il toponimo attuale risale al dopoguerra. Questo nome fu in uso fino alla fine degli anni ‘50: nello stesso periodo, il compositore era ricordato da un altro largo del centro:
Rossini, Gioacchino (Largo)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi è PIAZZALE DEI BONIFICATORI.
La delibera di Consiglio n. 10 del 1951 dispose di conferire questo nome al piazzale prospiciente le poste – inizialmente denominato Largo Ventotto Ottobre, poi Largo delle Medaglie d’Oro, quindi Largo Carlo Rosselli – incorporandovi anche la strada retrostante, la vecchia Via Diciotto Novembre. Solo successivamente, verso la fine del decennio, venne ribattezzato Piazzale dei Bonificatori, con conseguente spostamento del nome di Rossini al largo attuale.
 
Rosso, Medardo (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Silvestro Lega a Via Telemaco Signorini.
Medardo Rosso (1858-1928) è stato uno scultore torinese. Egli è ricordato soprattutto per la serie di sculture detta Bambini, i cui pezzi più famosi sono Bambino alle cucine economiche, Ecce puer, Bambino malato e Bambino ebreo. Scolpì però anche altri soggetti, come nelle sculture Il bookmaker, La portinaia, Carne altrui ed El locch.
Per circa un decennio, sulla targa apposta dal Comune all’angolo con Via Telemaco Signorini, è stato riportato – alquanto discutibilmente – il nome "Via Rosso Metardo" invece del nome esatto dell’artista. Anche gli altri due cartelli che erano stati installati lungo la via non erano proprio accurati: uno, all’angolo con Via Silvestro Lega, è scritto in caratteri minuscoli; l'altro, invece, indicava prima il cognome e poi il nome, come se fosse stato ricopiato paro paro da un elenco alfabetico senza preoccuparsi di capire se si trattava di un nome di persona, di una cosa o di altro.
Fortunatamente, l’Amministrazione è intervenuta e nel 2022 la targa col nome sbagliato e quella con nome e cognome invertiti sono state rimpiazzate da nuovi cartelli, che riportano il toponimo corretto.

Il cartello che riportava la scritta "Via Rosso Metardo", sostituito nel 2022.

Il cartello che riportava il nome ed il cognome invertiti, sostituito nel 2022.

Il cartello scritto a caratteri piccoli (pure troppo).

Una delle nuove targhe posizionate lungo la via nel 2022.

 
 
Rotaia (Via della)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Torre La Felce senza uscita.
La rotaia è una via ferrata utilizzata per spostare attrezzature e macchine di grandi dimensioni.
 
Rubbio (Strada)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Strada Gorgolicino senza uscita.
Il toponimo ricorda un canale di bonifica.
 
Rubicone (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Amaseno a Via Teano.
Il Rubicone è un fiume romagnolo, lungo 30 chilometri, che nasce a Strigara di Sogliano al Rubicone e sfocia nel Mar Adriatico. È famoso soprattutto per l’episodio che vide protagonista Giulio Cesare, che passò il fiume col suo esercito mentre era di ritorno dalla Gallia e sancì con questo gesto la sua ostilità al governo allora in carica a Roma: il Rubicone, infatti, era il confine tra il territorio di Roma e la Gallia, perciò era vietato oltrepassarlo armati.
 
Ruffini, Francesco (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi è VIA LAGO ASCIANGHI.
L’odonimo ricordava il politico e giurista piemontese Francesco Ruffini (1863-1934), docente di diritto ecclesiastico a Torino e fermo oppositore del regime fascista. Senatore del Regno, fu tra i firmatarî del Manifesto degli intellettuali antifascisti ed osteggiò aspramente i Patti Lateranensi del 1929. Tra le sue opere, una Storia del diritto privato italiano ed il saggio La libertà religiosa.
Dopo la caduta del regime, la delibera di Giunta n. 2-1/1944 dedicò al grande giurista quella che all’epoca già si chiamava da qualche anno Via Lago Ascianghi: tuttavia, nel giro di poco tempo, l’area vide ripristinato il nome iniziale. Successivamente, per pochi anni, la via fu dedicata al patriota Ciro Menotti, finché, con la delibera consiliare 10/1951, l’area vide ripristinato il nome iniziale.
 
 
Q HOME INDICE S