Italo Balbo (1896-1940) è stato un aviatore e politico italiano. Egli fu Ministro dell'Aereonautica durante il Ventennio, ed acquisì molta popolarità grazie alle sue crociere aeree internazionali. Fu in seguito nominato Governatore in Libia, dove venne abbattuto al ritorno da una missione, per un errore della contraerea italiana (anche se c’è il forte sospetto che la sua morte sia stata ordinata dal regime).

La delibera podestarile 422/1940 aveva intitolato a Balbo il campo sportivo di Littoria: il toponimo fu poi eliminato subito dopo la caduta del regime, con delibera del Podestà 248/1943. Lo stadio comunale ha avuto un nuovo nome solo nel 1996, quando è stato dedicato a Domenico Francioni.

Il palazzetto dello sport di Latina, spesso chiamato semplicemente PalaBianchini, per abbreviare, è intitolato al giocatore di pallacanestro latinense Nicola Bianchini, che militò in diverse squadre italiane.

Il campo sportivo, che si trova nell’oratorio della cattedrale di San Marco, è intitolato al famoso sacerdote educatore piemontese Giovanni Bosco (1815-1888), fondatore della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice e dei Salesiani: la cattedrale di San Marco, infatti, è gestita proprio da quest’ordine. Egli fu santificato nel 1934, ma il toponimo non lo ricorda.

Questa struttura sportiva era intitolata alla memoria del proprio gestore il tifoso latinense Fabio Buonamano, detto Bistecca (1977-2010), ucciso in un agguato malavitoso nel Rione Gionchetto.

La denominazione si riferisce a Daniele Casarin (1983-2008), un giovane di Borgo Carso morto in un incidente stradale a Borgo Piave. Egli aveva mosso i primi passi come centravanti nella squadra locale (di cui il padre era dirigente), per poi militare in I Categoria nel SS. Pietro e Paolo.

La struttura è stata così intitolata dalla delibera di Consiglio 38/2008: l'intitolazione è stata, successivamente, ribadita dalla delibera di Giunta 654/2008.

Il toponimo ricorda don Giuseppe Caselli (1935-1996), parroco di Borgo Podgora dal 1960 fino alla morte. Egli si distinse per molte iniziative culturali e sociali, tra cui l’istituzione del Museo Sessano ‘50, che si trova dietro alla chiesa.

Questa struttura sportiva viene utilizzata soprattutto per disputare partite di pallacanestro. Appare quindi più che ragionevole l’intitolazione al giovane cestista latinense Giovanni Ceci (1980-2008), che militava in Serie D in una squadra di Velletri, nel ruolo di guardia-ala, e che era istruttore in diverse squadre giovanili.

Le strutture sportive della Fulgorcavi, utilizzate come campo d’allenamento dal Latina, sono state intitolate allo storico calciatore Piero Di Trapano (1962-2009), prematuramente scomparso in seguito ad una malattia. Egli fu uno dei protagonisti del momento d’oro del Latina Calcio, dal 1983 al 1987, e si segnalò positivamente anche in altre squadre del territorio. Fu poi allenatore delle giovanili del Latina e della squadra del Bassiano.

Lo stadio è stato così intitolato nel 1996, in memoria del dirigente sportivo latinense Domenico Francioni. Egli fu tra i fondatori della prima squadra di calcio della città, l’A.S. Littoria, nata nel 1935, e si occupò anche dei corsi di formazione degli arbitri. Fu poi presidente del Latina dal 1956 al 1958 e presidente provinciale della FIGC.

Lo Stadio Francioni ospita anche la Sala stampa Francesco Amodio, intitolata nel 2012 al decano dei giornalisti sportivi di Latina, deceduto nel 1999: l’intitolazione è stata richiesta dai colleghi dello stesso Amodio.

La parte dello stadio che ospita i tifosi nerazzurri è detta Curva nord Ugo Masullo. Questa denominazione ricorda lo storico tifoso Ugo Masullo, detto Ughetto (1941-2015), che per oltre 50 anni ha ardentemente tifato la squadra di Latina accompagnandola ovunque, lasciando un affettuoso ricordo in tante generazioni di tifosi e calciatori nerazzurri.

L’intitolazione è stata disposta con delibera di Giunta 301/2001 e ricorda Silvia e Roberto Orsini, due giovani del posto morti in un tragico incidente nel 2000 assieme all’amico Tiziano Righetti, cui la stessa delibera ha intitolato il campo di calcio.

Il nome di questo campo di calcio, usato dalla squadra dell’Agora Santa Rita, ricorda il calciatore Lorenzo Giannandrea (1991-2010), che giocava nella squadra e che morì per un improvviso malore durante una partita ad Aprilia.

La struttura è stata intitolata allo storico pugile privernese Mario Libertini (1936-2014). Dopo una brillante carriera sportiva nei pesi leggeri, egli ricoprì ruoli di primo piano anche come dirigente (fu per tantissimi anni presidente della Boxe Latina), come procuratore sportivo e come organizzatore d’incontri di prestigio.

Il campo di Borgo Montello era inizialmente intitolato al centrocampista comasco Gigi Meroni (1943-1967). Egli fu uno dei più amati giocatori del Torino, squadra in cui militò dal 1964 fino alla morte, avvenuta per un incidente stradale.

Il campo, che si trova all’interno di Piazzale Enrico Berlinguer, è stato intitolato ad un giovane del quartiere, morto a 21 anni in un incidente, che frequentava spesso la struttura. In sua memoria, a partire dal 2004, proprio in questo campetto si tiene un torneo di calcio molto seguito nel Rione.

La denominazione ricorda un giovane del quartiere, deceduto nel 2005 mentre si recava ad un concerto nei pressi di Bologna.

L’intitolazione è stata disposta con delibera di Giunta 301/2001 e ricorda un giovane di Latina Scalo deceduto nel 2000 in un incidente stradale, assieme agli amici Silvia e Roberto Orsini, ai quali la stessa delibera ha intitolato il vicino pallone tensostatico.

Il campo riprende il nome della vicina chiesa (che poi è anche quello della squadra che vi gioca). La chiesa fu costruita nel 1971, inizialmente dedicata al solo San Paolo e ricavata dalla vecchia stalla di un podere. Nel 1986 venne dedicata ad entrambi i santi, in occasione della costruzione del nuovo edificio.

Questo centro sportivo aziendale, appartenente alla Incar di Borgo San Michele, è stato intitolato nel luglio 1984 alla memoria di Ettore Simoni (1935-1981), dipendente della stessa fabbrica ed appassionato sportivo.

La Incar di Borgo San Michele ormai non esiste più e, con questa, è scomparso anche il centro sportivo: l’unica testimonianza rimasta della sua esistenza è una lapide marmorea fissata su di una grande roccia, posizionata in fondo a Strada della Tenca, seminascosta dalla vegetazione e da alcuni cassonetti.

La targa marmorea che indicava il Centro Sportivo Ettore Simoni.

Nel 2012, in occasione di una manifestazione dell’associazione Libera, il campo sportivo è stato intitolato alla vittima di mafia Francesco Vecchio. Egli, direttore del personale dell’Acciaieria Megara di Catania, fu ucciso nel 1990 insieme ad un collega per aver ordinato controlli su alcune cooperative che orbitavano attorno all’azienda e che avevano infiltrazioni malavitose.

In precedenza, il campetto era intitolato a Fabio Buonamano, suo costruttore e gestore, ucciso in un agguato nel 2010.

Inizialmente, quando ancora non era utilizzato per il baseball, il campo sportivo di Via Ezio era intitolato alla memoria di Luigi Verga (1913-1974), di professione portalettere, ricordato per essere stato fondatore, allenatore ed apprezzato dirigente sportivo di varie squadre di calcio del capoluogo.

Dopo la trasformazione della struttura in campo da baseball, la denominazione cadde nel più completo oblio, tanto che, come si legge nella delibera di Giunta 592/2002, non era stato nemmeno possibile rintracciare la targa che lì era stata posata. Per questo motivo, spinta anche da una specifica richiesta della famiglia Verga, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno trovare un nuovo spazio da dedicare alla memoria dello sportivo latinense, cioè il:

La suddetta delibera di Giunta 592/2002 ha attribuito il nome di Luigi Verga al campo sportivo situato tra Via Cisterna e Via Fondi.

La struttura, originariamente usata come campo da calcio e dedicata a Luigi Verga, ricorda oggi un giovane atleta, giocatore di baseball, prematuramente scomparso a 19 anni.

Oscar Zonzin (1950-1995) è stato un calciatore ed allenatore latinense, originario di Borgo Montello. Dopo aver giocato nella squadra del Borgo e nella Fulgorcavi Latina, inizia la carriera da allenatore, prima con la squadra delle Manifatture del Circeo, poi col Montello.

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