TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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DOCUMENTI CONTATTI
 
 
T
 
Tabaccone (Strada)
Borgo Isonzo
Va da Strada Nascosa senza uscita.
Il toponimo si riferisce al Pantano Tabaccone, un vasto acquitrino esistente in zona nell’epoca precedente alla Bonifica.
L’intitolazione è stata attribuita con D.G. 2308/1996.
 
Tacito (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Viale Giulio Cesare ad una traversa senza nome di Via Giuseppe Sirtori.
Publio Cornelio Tacito (55-117) fu uno scrittore romano, originario della Gallia. Egli fu uno dei più importanti storici della sua epoca e le sue due più importanti opere, gli Annali e le Storie, raccontano la storia dell’Impero Romano nel suo primo secolo di vita. Altre opere di Tacito sono la Germania e l’Agricola.
 
Tagliamento (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Via San Carlo da Sezze a Piazza Col di Lana.
Il Tagliamento è un fiume del Friuli, che nasce a Lorenzago di Cadore, dal Passo Mauria, e sfocia nel Mar Adriatico. Esso è lungo 170 chilometri. Durante la I Guerra Mondiale sulle sue rive si sono combattuti svariati scontri, tra cui la Battaglia di Ragogna.
La via è stata così denominata dalla delibera consiliare 10/1951.
 
Taglienti, Giovanni (Via)
Borgo Sabotino
Va da Strada Foce Verde senza uscita.
Il N.H. Giovanni Taglienti (1875-1953) è stato un pioniere della bonifica pontina.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Talamini, Gianpietro (Largo)
Borgo Piave
Area in progetto su Strada della Chiesuola.
Gianpietro Talamini (1845-1934) è stato un giornalista italiano. Ha fondato nel 1887 il Gazzettino, uno dei giornali più noti del Veneto.
Il largo risulta, nella mappa di Borgo Piave consultabile sul sito www.latinarancio.it, dedicato alla viabilità della città, come già esistente lungo Strada della Chiesuola. In realtà si tratta di un errore, poiché la mappa si basa sul vecchio piano regolatore di Borgo Piave, ormai da anni modificato; il quale prevedeva di chiudere il tratto di Strada della Chiesuola tra Via Matilde Serao e la rotonda di Borgo Piave, per sostituirlo con un parcheggio (Largo Talamini, appunto).

Largo Talamini (indicato dalla freccia rossa) come appare nel vecchio PPE di Borgo Piave, datato 1976.

Largo Talamini come appare sul sito www.latinarancio.it, che basa la sua cartina sul vecchio PPE, che in realtà non rispecchia affatto la pianta attuale di Borgo Piave.

 

Tanaro (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Villafranca ad una traversa senza nome di Via Cavata.
Il Tanaro è un importante fiume del Piemonte, lungo 276 chilometri. Esso nasce nel comune di Ormea, dal Monte Saccarello, e sfocia nel Po, di cui è uno dei principali affluenti.
 
Taro (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave senza uscita.
Il Taro è un fiume di 126 chilometri, che scorre interamente in Emilia. Esso nasce a Tornolo, dal Monte Penna, e sfocia nel Po.
 
Tarquinia (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Cerveteri a Via Polusca.
Tarquinia è un antico centro etrusco, che ospita una vasta necropoli e che si trova nell’omonimo comune in Provincia di Viterbo.
 
Tarso (Via)
Borgo Faiti
Area rinominata: ora si chiama VIA CONTI DEI MARSI.
La via era dedicata alla città natale di San Paolo, figura molto importante nella storia di Foro Appio. Essa si trova nel sud della Turchia, nella regione di Mersin, e vi sono conservati svariati reperti archeologici che hanno a che fare con la vita del Santo. Nell’antichità, Tarso costituiva un centro culturale tra i più rilevanti dell’Asia Minore e per un breve periodo vi fu mandato come governatore l’oratore e letterato Cicerone.
Come le altre vie di Borgo Faiti, anch’essa ha cambiato nome negli anni ‘90 e le intitolazioni dedicate alla vita di San Paolo sono state soppiantate da altre riferite a più o meno note famiglie nobili dell’Italia centrale.
 
Tartaruga (Via)
Saraceno
Va da Strada Torre La Felce senza uscita.
La via non è dedicata al noto animale dotato di guscio, come erroneamente affermato dalla didascalia sul cartello, ma ad un particolare tipo di macchina semovente idraulica, adoperata nei lavori di bonifica.

La targa di Via Tartaruga, con la didascalia riferita al rettile.

 
 
Tartini, Giuseppe (Largo)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Si trova sulla Via omonima.
Tartini, Giuseppe (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Viale Nicolò Paganini a Largo Francesco Cilea.
Il toponimo ricorda il compositore e violinista istriano Giuseppe Tartini (1692-1770). Egli compose melodie e canti sacri, nonché alcune sonate, ma la sua opera più conosciuta è Il trillo del diavolo, soprattutto per la storia che vi si cela dietro: si dice infatti che sia stata ispirata da un sogno del compositore, in cui era posseduto dal diavolo.
Con riguardo alla via, il toponimo è stato oggetto, nel 2006, di una breve ma aspra polemica da parte dei residenti del quartiere. Si lamentava il fatto, in sostanza, che Via Tartini fosse inutile: infatti è lunga poco più di 100 metri, non ha residenti e l’intento di ricordare il compositore è già realizzato dall’enorme piazzale che si trova accanto alla via. I cittadini chiedevano, quindi, che Via Tartini fosse incorporata in Via Cilea, di cui in effetti sarebbe l’ideale e naturale prolungamento (ciò anche per motivi eminentemente pratici: infatti Via Cilea ha molti residenti e vi sorge anche una scuola, l’Istituto Comprensivo Don Milani; sicché la circostanza che il suo ingresso fosse “mascherato” da Via Tartini generava disorientamenti). Il Comune, tuttavia, non ha mai preso in seria considerazione la vicenda, anche perché le motivazioni addotte dai residenti della Q4, in effetti, sono debolucce: a Latina esistono strade ancor più corte di Via Tartini (prendiamo ad esempio Via Antonio Nalin, Via Arno, Strada Ischia, Via Praga o Via Urbano Rattazzi) ed esistono strade senza residenti o numeri civici (ad esempio Strada dell’Argine o Via Francisco Goya); così come esistono strade molto brevi ed aree di circolazione senza civici in tutto il mondo, senza che ciò spinga sindaci ed amministratori ad eliminarne la denominazione.
 
Tasso, Torquato (Via)
Rione Piccarello (R2)
Va da Viale Cesare Augusto a Via Vincenzo Monti.
Torquato Tasso (1544-1595) fu un poeta italiano, originario di Sorrento. L’opera che lo ha reso conosciuto al grande pubblico è il poema Gerusalemme liberata, che racconta gli scontri tra i soldati della I Crociata a Gerusalemme. Altri scritti famosi sono l’Aminta ed il Rinaldo. Egli è ricordato anche per aver avuto un amico immaginario, frutto dei consistenti disturbi mentali che lo afflissero negli ultimi anni di vita, chiamato “Genio”: un suo dialogo con questo personaggio è stato reso famoso da Leopardi.
La via è stata intitolata con delibera di Consiglio n. 10 del 1951.
 
Tassone, Ercole (Rotatoria)
Per l'equivoco riguardante questa denominazione, vedi ROTATORIA ALESSANDRO MAMMUCARI.
 
Teano (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Amaseno a Via Garigliano.
La via ricorda il comune in Provincia di Caserta, entrato nei libri di storia per l’incontro che vi si tenne nel 1860, nella frazione di Ponte San Nicola, tra Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi. In quell’occasione il Re ordinò a Garibaldi di non proseguire la sua spedizione verso Roma, ed incluse le truppe garibaldine nell’esercito regolare del regno.
In precedenza la via era un tratto di Via Quarto.
 
Tecnica (Via della)
Tor Tre Ponti
Va da Via Carrara al Comune di Sermoneta, dove conserva questo nome.
La tecnica, secondo gli antichi greci, è l'arte del saper fare: è infatti l'insieme di tutte le applicazioni pratiche della scienza. La via ha questo nome perchè attraversa una zona industriale.
 
Tenca (Strada della)
Borgo San Michele
Va da Strada Capograssa senza uscita.
Il Fosso della Tenca si trova nel Parco Nazionale del Circeo, in territorio di Sabaudia.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008 e fa parte di un gruppo di traverse di Strada Capograssa che ricordano, nella propria denominazione, canali e corsi d’acqua ubicati nel Comune di Sabaudia. La targa apposta, tuttavia, ricorda erroneamente Carlo Tenca, un patriota e giornalista milanese dell'800.

la targa che confonde il Fosso della Tenca con il giornalista Carlo Tenca.

 
Teppia (Strada)
Latina Scalo
Va da Via Appia senza uscita.
Il Teppia è un torrente che nasce in località Colle d'Oro, nel territorio di Cori, e sfocia nel Collettore Acque Alte dopo 15 chilometri di corso, nei pressi dell’Aeroporto Comani. Esiste anche un canale di bonifica con questo nome, che vuole essere l’ideale continuazione del torrente: il Canale Teppia nasce nei pressi dell’Appia, a poca distanza dalla strada che porta il suo nome, e sfocia nel Fosso di Cisterna presso Santa Fecitola.
 
Terenzio (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Piazza Cesare Luna a Viale Francesco Petrarca.
Publio Terenzio Afro (185 a.C.-159 a.C.) fu un commediografo latino, di origine cartaginese. Egli scrisse sei commedie, tutte giunte sino a noi, il cui stile ed i cui personaggî riprendono i canoni delle commedie greche: le sue opere più note sono La suocera, L’eunuco ed Il punitore di sé stesso.
La via ha ricevuto questo nome con la delibera consiliare 10/1951.
 
Terra (Via della)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Mercurio senza uscita.
La via è dedicata al pianeta su cui viviamo, il terzo del sistema solare e l’unico corpo celeste adatto ad ospitare e far prosperare le specie viventi a noi note.
La via ha ricevuto questa denominazione con la delibera di Consiglio 98/2019.
 
Terracina (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo a Via Sezze.
Terracina è un comune della Provincia di Latina, anticamente noto come Anxur. La città è famosa per il lido turistico, secondo solo a Sabaudia, e per gl’importanti ritrovamenti archeologici (tra cui il Tempio di Giove).
Inizialmente la via era più lunga e proseguiva oltre Via Sezze, con un tratto di nuova costruzione: quest’ultimo è stato, però, denominato Via Roccagorga dalla delibera di Giunta 2308/1996.
 
Terzariol, Bortolo (Strada Privata)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo a Via Pontinia ed oltre.
La via ricorda l’imprenditore edile veneto Bortolo Terzariol (1908-1985). Egli, dopo aver partecipato alla costruzione di Littoria, fondò un’impresa edile che si segnalò soprattutto nella ricostruzione della città, negli anni del Dopoguerra.
La via, che in precedenza si chiamava Via Sant'Agostino, è in pratica una strada di servizio che passa accanto ad uno dei palazzi costruiti da Terzariol.
 
Tevere (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Adige a Via Chiascio.
Il Tevere è un fiume dell’Italia centrale, lungo 405 chilometri: esso è il terzo fiume più lungo d’Italia. Il Tevere nasce in Romagna, dal Monte Fumaiolo e sfocia nel Tirreno dopo aver attraversato Roma. Il suo nome originario era Albula; quello attuale deriva dall’antico re latino Silvio Tiberino, che annegò nelle sue acque.
 
Tiberio (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via Scipione l'Africano a Via Giuseppe Sirtori.
Tiberio Claudio Nerone (42 a.C.-37 d.C.) fu il secondo imperatore romano. Figlio di primo letto di Livia Drusilla, moglie di Ottaviano Augusto, fu adottato da quest’ultimo e scelto come successore. Salì al trono nel 14 d.C. e morì dopo 23 anni di regno, soffocato con un cuscino dal prefetto Macrone. Non fu mai amato dai Romani e la notizia della sua morte fu accolta da manifestazioni di gioia.
 
Tibullo (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Viale dei Volsci a Via Sesto Properzio.
Albio Tibullo (I sec. a.C.) fu un poeta latino. Egli scrisse circa 600 poesie erotiche, che dopo la sua morte vennero raccolte nel Corpus Tibullianum, assieme a quelle di alcuni suoi discepoli.
 
Ticino (Piazza)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi è LARGO GIOACCHINO ROSSINI.
L’odonimo – in armonia con le intitolazioni circostanti, riferite alle terre irredente – si riferiva al Canton Ticino, il più meridionale dei cantoni svizzeri, con capoluogo Bellinzona: esso riprende il nome del principale fiume che lo attraversa. In passato, fu spesso oggetto di rivendicazioni irredentiste a causa della preponderante presenza italiana nel territorio, oggi pienamente riconosciuta dall’art. 1 della Costituzione elvetica, che considera il cantone una repubblica «di cultura e lingua italiane».
Questo piccolo slargo era stato così intitolato dalla delibera podestarile 620/1938, ma dopo pochi mesi – considerando che qualche anno prima era già stata dedicata una via alla città di Bellinzona – la delibera 102/1939 gli cambiò nome in Piazza Guglielmo Marconi. Nel dopoguerra, poi, venne intitolato al musicista Gioacchino Rossini.
 
Ticino (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Persicara I tratto a Via Isarco ed oltre.
Il Ticino è un fiume del Piemonte, di 248 chilometri. Esso nasce in Svizzera, dal Passo della Novena, e sfocia nel Po, facendo da confine, per quasi tutto il suo corso, tra Piemonte e Lombardia.
 
Tigliacee (Via delle)
Farneto
Va da Strada Lunga senza uscita.
Questa denominazione intende riferirsi alla famiglia botanica delle Tigliacee (o Tiliacee), che ricomprende circa quaranta generi ed oltre un centinaio di specie, perlopiù tipiche delle zone calde e subtropicali. Sono coltivate principalmente a scopo ornamentale.
L’attribuzione del toponimo è avvenuta con delibera del Commissario Straordinario n. 43/2023, al fine di porre rimedio ai numerosi disagî che il nome precedente causava ai residenti: la strada si chiamava infatti Via Tiglio (v. sotto), denominazione praticamente identica a quella di Via del Tiglio, ubicata a Latina Scalo.
Una curiosità: il nuovo toponimo non ricorda, come di solito avviene, un determinato tipo di pianta, ma direttamente tutta la famiglia di piante e fiori: gli unici altri esempî sembrano essere Strada delle Moracee, intitolata nel 2008 a Latina, e Via delle Asteracee, nella periferia di Ardea.
 
Tiglio (Via)
Farneto
Area rinominata: ora si chiama VIA DELLE TIGLIACEE.
Il toponimo faceva riferimento ad un canale di bonifica.
Questa strada era stata intitolata con delibera di Consiglio 97/2008, ma la scelta del toponimo si è rivelata, nel tempo, molto discutibile: infatti quest’area aveva praticamente lo stesso nome di una via di Latina Scalo (v. sotto), da cui si differenziava solo per l’uso della preposizione “del”. Ciò ha comportato svariati disguidi per i residenti, in tema di posta, utenze e mezzi di soccorso spediti nella via sbagliata.
Per ovviare al problema, la Commissione Governo del Territorio, nella seduta del 22 aprile 2021, aveva deciso di far apporre sulla targa stradale di Via Tiglio la dicitura “località Farneto”, riservandosi di valutare, anche sentiti i residenti, l’opportunità di cambiare radicalmente il nome ad una delle due strade. Alla fine è prevalsa quest’ultima posizione, sicché con delibera del Commissario Straordinario n. 43/2023 la via è stata ribattezzata – con scarso sforzo di fantasia – Via delle Tigliacee.
 
Tiglio (Via del)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Via delle Rose.
Il tiglio è un albero delle Tiliacee, dai fiori gialli. La sua caratteristica principale è la larga foglia cui sono attaccati i suoi frutti, e che, trasportata dal vento, ne facilita la diffusione.
 
Timavo (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Area chiusa al pubblico transito: andava da Via Ofanto senza uscita.
Il Timavo è un fiume della Venezia Giulia, che nasce dal Monte Nevoso e sfocia nel Mar Adriatico, presso Monfalcone. Esso è lungo 90 chilometri, 40 dei quali sono percorsi in grotte sotterranee.
La via è praticamente stata assorbita dal deposito comunale dei pullman.
 
Timeo di Tauromenio (Via)
Borgo Carso
Va da Strada Gialla senza uscita.
Questa breve via, di cui era inizialmente in progetto un prolungamento fino a Via Aristide, ricorda l’antico storico greco Timeo (350 a.C.-260 a.C.), nato a Tauromenio (odierna Taormina). Egli è l’autore delle Storie, un’opera che racconta la storia della Sicilia ellenica fin dalle origini mitologiche.
 
Tirseni (Via dei)
Rione Piccarello (R2)
Va dalla Strada Statale 156 Monti Lepini senza uscita.
La via si riferisce ai Tirreni, o Tirseni, un’antica popolazione italica di incerta identificazione. Con questo nome erano anche indicati gli Etruschi, soprattutto dagli storici di lingua greca.
 
Tirso (Via)
Borgo Piave
Va da Via Piave senza uscita.
Il Tirso, lungo 152 chilometri, è il fiume più lungo della Sardegna. Esso nasce dalla Punta Pianedda e sfocia nel Golfo di Oristano.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Tiziano (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Guglielmo Marconi a Via Lucia Scaravelli.
Tiziano Vecellio (1490-1576), comunemente indicato col solo nome di battesimo, fu un pittore veneto. Le sue opere più famose sono Assunta, Pietà, Venere di Urbino, Ritratto di Carlo V e Paolo III Farnese coi nipoti. Egli fu il pittore preferito da Carlo V di Spagna, che lo nominò Conte e gli conferì numerose onorificenze.
Il toponimo è stato attribuito con delibera di Consiglio 10/1951. In origine arrivava fino a Viale Michelangelo, ma l'ultimo tratto è stato demolito negli anni '60 per la costruzione dell'ospedale Santa Maria Goretti.
 
Tobagi, Walter (Largo)
Quartiere Italia (Q1)
Si trova sul Viale omonimo.
Tobagi, Walter (Viale)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Viale Vittorio Bachelet a Via Nallo Mazzocchi Alemanni.
Walter Tobagi (1947-1980) è stato un giornalista italiano, che scrisse per l’Avvenire, l’Avanti ed il Corriere della Sera. Egli fu assassinato dal gruppo terroristico di estrema sinistra “Brigata XXVIII Marzo”, per le indagini che stava compiendo sull’eversione politica negli anni di piombo.
Inizialmente il largo era intitolato al medico Vito Fabiano, ma poi questa denominazione è stata spostata a Borgo San Michele e riutilizzata per la piazza principale.
 
Todaro, Ugo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Alessandro Marcucci a Viale Giuseppe Mazzini.
L’ingegner Ugo Todaro è stato una delle figure più rilevanti per la Bonifica. Egli fu uno dei principali artefici del piano generale di colonizzazione dell’Agro Pontino elaborato da Valentino Orsolini Cencelli ed ebbe ruoli di primo piano nella costruzione di Littoria ed Aprilia. Fu inoltre responsabile di alcune bonifiche in Toscana e ricoprì anche la carica di direttore del Servizio Bonifiche dell’ONC.
La via ha ricevuto questa denominazione con delibera di Giunta 819/2001: precedentemente costituiva un tratto di Via Cairoli.
 
Tomassetti, Ermanno (Via)
Argilla-Malconsiglio
Va da Via Elisabetta Fiorini senza uscita.
La via ricorda l’artista marchigiano Ermanno Tomassetti (1914-2003). Egli, insegnante di disegno a Sabaudia, realizzò molte opere per la sua città di adozione, tra cui Due mondi, nella sala consiliare del municipio, ed Il ballo in piazza.
L'intitolazione è stata disposta con delibera di Consiglio 29/2019.
 
Tomassetti, Giuseppe (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Carlo Alberto Blanc senza uscita.
Giuseppe Tomassetti (1848-1911) è stato uno storico italiano. Egli è ricordato soprattutto per una corposa opera in 6 volumi dal titolo Campagna romana, ma scrisse anche moltissimi trattati sulla storia del Lazio nel Medioevo.
 
Tomassini, Angelo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza Dante Alighieri a Largo dei Maestri.
L’avvocato normiciano Angelo Tomassini (1911-1987) è stato un politico italiano. Egli è stato senatore per il Partito Socialista Italiano dal 1963 al 1972 e fu anche assessore e vicesindaco a Latina. È ricordato principalmente come uno dei grandi animatori culturali del territorio pontino.
La via ha ricevuto questo nome con delibera di Giunta 2308/1996: in precedenza era l’ultimo tratto di Via Fabio Filzi.
 
Tommaseo, Nicolò (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo a Piazza Aldo Manuzio.
Nicolò Tommaseo (1802-1874) fu un linguista scrittore italiano, originario della città di Sebenico, in Dalmazia. Il suo nome è legato soprattutto ad un famoso Vocabolario della lingua italiana ed al Vocabolario dei sinonimi, ma egli scrisse anche il romanzo Fede e bellezza.
 
Tonno (Strada del)
Borgo Isonzo
Area rinominata: il nome attuale della strada è VIA ANTONIO RICCHI.
Prima che la strada ricevesse una nuova denominazione negli anni ‘90, riferita allo storico e letterato lepino Antonio Ricchi, era dedicata a questo pesce degli Scombridi, molto diffuso lungo le coste europee e nei mari vicini. Il tonno, caratterizzato da carni molto pregiate, ha ampio impiego culinario, perciò se ne pratica intensamente la pesca. Esso compie estese migrazioni, studiate già nell’antichità da Aristotele.
 
Tor Moresca (Strada di)
Santa Fecitola
Va da Strada Torrenuova senza uscita.
La strada ricorda una torre costiera, situata nel Comune di San Felice, edificata nel 1562 ed abbandonata ai primi dell’800. Ne restano oggi poche rovine.
La strada ha ricevuto questa denominazione con D.C. 97/2008. Stando a quanto risulta da una planimetria allegata a tale delibera, in origine la strada in questione avrebbe dovuto chiamarsi Strada Torre Bruna.
 
Tor Tre Ponti (Strada)
Rione Pantanaccio (R11), Santa Fecitola, Tor Tre Ponti
Va da Via San Francesco d'Assisi a Via Appia.
L’odonimo riprende il nome della frazione di Tor Tre Ponti, a cui la strada conduce. Questo luogo era già noto nell'antichità come Satraponticum o Tripontium e deve il suo nome alle tre arcate del vicino Ponte Traiano (v.), sulla Via Appia.
 
Tordo (Strada del)
Borgo San Michele
Area rinominata: si chiama ora VIA DOMENICO GNOLI.
La strada era intitolata al piccolo uccello dei Turdidi, di cui esistono oltre 150 specie. Il tordo si riproduce deponendo uova dal caratteristico colore verdastro-azzurrognolo, macchiate di rosso.
La via ha cambiato nome negli anni '90, quando il Comune volle operare una profonda opera di revisione nella toponomastica dei Borghi latinensi: nello specifico, i toponimi di Borgo San Michele, prima riferiti a volatili, sono stati sostituiti con intitolazioni a scrittori e letterati.
 
Torello, Don Carlo (Via)
Rione Piccarello (R2)
Va da Viale dei Volsci alla cosiddetta Rotonda del Piccarello.
Questa importante arteria ricorda Don Carlo Torello (1886-1967), il primo parroco di Latina. Egli apparteneva alla congregazione dei Salesiani ed esercitò la sua missione per 34 anni, dal 1933 al 1967. Vero punto di riferimento della comunità, è ricordato anche per le numerose opere a favore dei meno fortunati: tra l’altro, nel 1944 fu membro dell’Ente Comunale di Assistenza, per la concessione di aiuti alle famiglie bisognose.
 
Torino (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Frosinone a Via Nallo Mazzocchi Alemanni.
Torino è la città, capoluogo del Piemonte e dell'omonima provincia, che fu dapprima capitale del Regno di Sardegna e, successivamente, la prima capitale del Regno d’Italia, dal 1861 al 1865.
La città sabauda è ricordata anche nel nome di Strada Privata Torino, una via all’interno del Consorzio Lido di Foce Verde.
 
Torre dell'Acquedotto (Largo)
Rione Prampolini (R3)
Si trova tra Via Calatafimi e Via Aspromonte.
Il toponimo ricorda il vecchio acquedotto della città, a forma di torre, che si trova tuttora al centro del largo. Il nuovo acquedotto, il caratteristico “Fungo”, si trova comunque poco distante.
 
Torre dei Pani (Strada)
Santa Fecitola
Va da Strada Torrenuova senza uscita.
L’odonimo, attribuito dalla delibera di Consiglio 97/2008, si riferisce ad una torre che si trova nel territorio di Sezze.
 
Torre dei Templari (Strada)
Santa Fecitola
Va da Strada Torrenuova senza uscita.
La strada ricorda un’antica torre situata a San Felice Circeo, che prende il nome dall’antico ordine religioso che la costruì.
Il nome è stato attribuito alla strada dalla delibera di Consiglio 97/2008.
 
Torre del Giglio (Strada)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada Nettunese senza uscita.
Il toponimo si riferisce ad un'antica torre nei pressi. Nelle vicinanze della torre sono stati ritrovati i resti di un antico insediamento identificabile con Albiola.
 
Torre La Felce (Strada)
Rione Torre La Felce (R5), Saraceno, Chiesuola
Va da Via Saturnino Piattella a Strada della Chiesuola.
Il toponimo fa riferimento ad un'antica torre che sorgeva nei pressi, della quale non rimanevano più tracce già al tempo della bonifica.
Inizialmente l’odonimo comprendeva anche l'odierna Via Saturnino Piattella.
 
Torre Paola (Strada)
Santa Fecitola
Va da Strada Torrenuova senza uscita.
Ricorda una torre presso il Monte Circeo, edificata nel 1563 ed ancora ben conservata. Essa deve il proprio nome al vicino Lago di Sabaudia, detto anticamente Lago di Paola.
Il toponimo è stato attribuito con D.C. 97/2008.
 
Torre Vittoria (Strada)
Santa Fecitola
Va da Strada Torrenuova senza uscita.
Il toponimo ricorda una torre costiera situata nel territorio di San Felice, costruita per contrastare le continue incursioni dei pirati saraceni.
La strada ha ricevuto questo nome con delibera di Consiglio 97/2008: a quanto risulta da una planimetria allegata a tale delibera, inizialmente essa avrebbe dovuto chiamarsi Strada Torre del Padiglione.
 
Torrenuova (Strada)
Santa Fecitola
Va da Strada Tor Tre Ponti a Strada delle Congiunte Sinistre.
Questa denominazione ricorda un'antica torre nei pressi.
Al tempo della bonifica la strada si chiamava Strada di Sermoneta.
Strada Torrenuova aveva anche delle traverse numerate, che nel 2008 hanno ricevuto un odonimo a sé:
-Strada Torrenuova I Traversa, ora STRADA TORRE DEI TEMPLARI;
-Strada Torrenuova II Traversa, ora STRADA TORRE VITTORIA.
 
Torricelli, Evangelista (Via)
Borgo Podgora
Va da Largo Luigi Galvani senza uscita.
Evangelista Torricelli (1608-1647) fu un fisico e matematico romano. Egli ottenne i risultati più alti in fisica, poiché studiò la pressione atmosferica ed inventò il barometro a mercurio. Ebbe successo anche nello studio della geometria e della matematica, soprattutto con riguardo al calcolo infinitesimale ed all’ottica.
In precedenza la via si chiamava Strada del Mais.
 
Torta (Strada)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Strada Lunga a Strada Riserva Caccianova ed oltre.
Il toponimo vuole descrivere la caratteristica principale della strada, ch’è appunto curva ed annovera ben 4 tornanti (è tòrta, nel senso di participio passato del verbo torcere; non tórta, nel senso di dolce, come spesso si sente pronunciare).
 
Toscana (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via del Lido a Via Lombardia.
La Toscana è una regione dell'Italia centrale. Il capoluogo è Firenze, ed altre città importanti sono Livorno, Massa, Carrara, Pistoia, Prato, Arezzo, Pisa, Siena, Grosseto ed Empoli.
 
Toscanini, Arturo (Piazza)
Rione Prampolini (R3)
È compresa tra Via Tiziano, Via Giuseppe Verdi e Via Giotto.
Arturo Toscanini (1867-1957) è stato un direttore d'orchestra italiano. Egli è considerato uno dei più validi e conosciuti direttori d’orchestra al mondo, e la sua fama è stata alimentata anche dalle numerose registrazioni radiofoniche e televisive delle opere da lui dirette. Nel 1949 fu nominato Senatore a Vita, ma rifiutò l'incarico dopo un solo giorno.
 
Tosi, Arturo (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Amedeo Modigliani alla Rotatoria Alessandro Mammucari.
La via ricorda il pittore lombardo Arturo Tosi (1871-1956). Egli dipinse soprattutto opere paesaggistiche, come Paesaggio con ponte e Terre arate, ma realizzò anche opere di altro tipo, come Testa di bambina ammalata.
Dal 2010 il tratto in corrispondenza di Via Gerardo Dottori è chiuso al traffico da alcuni blocchi di cemento, per via d'un contenzioso tra il proprietario del terreno ove la via è stata costruita ed il Comune.
 
Toti, Enrico (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Alessandro Marcucci a Viale XXIV Maggio.
Enrico Toti (1882-1916) è stato un patriota italiano. Nonostante avesse perso una gamba in un incidente, si arruolò volontario nella I Guerra Mondiale e morì nella VI Battaglia dell’Isonzo, lanciando la stampella che lo sorreggeva verso il nemico austriaco, in segno di sfida. Fu anche protagonista di alcuni lunghi viaggî in bicicletta in giro per l’Europa e per l’Africa, pedalando con una sola gamba.
Prima dell’attuale denominazione, la strada si chiamò anche Via Nizza (toponimo poi spostato nei pressi di Piazza della Libertà) e Via Giovanni Berta. L’intitolazione ad Enrico Toti risale alla delibera consiliare n. 10 del 1951.
 
Traiano (Ponte)
Tor Tre Ponti
Si trova lungo il tracciato della Via Appia.
Questo antico ponte, che scavalca il Fiume Sisto, fu realizzato nel 101 d.C. sotto il regno dell'imperatore Traiano, ed è per questo che ha tale nome. Le tre arcate di questo manufatto hanno dato il nome alla vicina Tor Tre Ponti.
 
Traetta, Tommaso (Via)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Via Alfredo Casella a Via Licinio Refice.
Tommaso Traetta (1727-1779) fu un compositore pugliese, che fu musicista di corte presso i Duchi di Parma. Le sue opere più note sono Sofonisba, Ifigenia in Tauride, Farnace, Ippolito ed Aricia e Stordilano.
 
Traponzio (Via)
Rione Prampolini (R3)
Area non più esistente: andava da Via Lorenzo de' Medici a Via Mugilla.
Il toponimo ricordava l'antica Tripontium (detta anche Trapontium), identificabile con l’attuale frazione di Tor Tre Ponti. Il nome le derivava dalle 3 arcate del Ponte Traiano, sulla Via Appia.
La via è stata demolita per fare spazio al carcere cittadino.
 
Trasversale (Strada)
Pantano d'Inferno, Borgo Faiti, Casal Traiano
Va da Strada Migliara 41 a Strada Migliara 45.
La strada si chiama così poichè taglia a metà, trasversalmente appunto, le migliare.
 
Traversa (Strada)
Borgo Podgora
Va da Strada Acque Alte a Strada Longarina.
Si tratta di un odonimo descrittivo, che riflette la caratteristica della strada di via non principale.
 
Trebbia (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave senza uscita.
La Trebbia è un fiume del nord Italia, lungo 115 chilometri. Essa nasce in Liguria, dal Monte Prelà e sfocia nel Po, dopo aver attraversato l’Emilia e parte della Lombardia.
 
Trebbiatore (Strada del)
Borgo Podgora
Area rinominata: ora VIA RENATO CARTESIO.
La strada, così come le altre di Borgo Podgora, ha per lungo tempo avuto una denominazione di sapore agricolo, riferita in questo caso alla figura tipica contadina dell’addetto alla trebbiatura del grano. La trebbiatura, un tempo condotta attraverso il calpestio degli animali ed oggi portata a termine meccanicamente, consiste nella separazione dei cereali dall’involucro della spiga che li contiene.
Il toponimo è stato sostituito negli anni ‘90, a seguito della “rivoluzione toponomastica” che in quel periodo ha connotato i borghi latinensi.
 
Tremiti (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Casalina Sud a Strada Salina ed oltre.
Le Isole Tremiti (dette anche Isole Diomedee) sono un arcipelago della Provincia di Foggia, costituito dalle isole di San Nicola, Pianosa, San Domino, Capraia e Cretaccio. L’arcipelago costituisce anche comune a sé stante, noto fino agli anni ‘30 col nome di Colonia Penale, per via di un carcere che vi era stato costruito nel XVIII secolo.
 
Trentino (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via dell'Agora a Via Toscana.
Il Trentino è una regione storica dell'Italia, che comprende la sola Provincia di Trento.
 
Trento (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Area non più esistente: andava da Via Virgilio alla medesima.
La via, ch’è stata demolita con la risistemazione del Villaggio Trieste e la costruzione dei nuovi palazzi IACP, ricordava il capoluogo del Trentino, che fu per lungo tempo al centro delle rivendicazioni irredentiste italiane assieme alla città di Trieste (non a caso Piazzale e Via Trieste si trovano nelle immediate vicinanze).
 
Triboniano (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Via Vincenzo Monti a Via Virgilio.
Triboniano (500-542) fu un giurista romano. Egli ricopriva alcune cariche amministrative nel palazzo imperiale, e l’imperatore Giustiniano lo scelse per la sua cultura giuridica, dandogli il compito di redigere il Corpus juris civilis.
La via è stata così denominata dalla delibera di Consiglio n. 10 del 1951.
 
Trieste (Piazzale)
Rione Frezzotti (R1)
Si trova tra Via Virgilio, Via Terenzio e Via Triboniano.
Trieste (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Via Ezio senza uscita.
Trieste è il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, nonché una delle città-simbolo del movimento irredentista. Fu unita all’Italia nel 1918, ma fu occupata dalla Jugoslavia nel 1945 e ritornò italiana solo nel 1954, dopo una lunga controversia internazionale. Nel frattempo era stata la capitale del Territorio Libero di Trieste, un piccolo stato indipendente controllato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Questa via, che inizialmente arrivava fino a Piazzale Trieste, è stata accorciata con la risistemazione del quartiere, che ha comportato la demolizione delle vecchie case del Villaggio Trieste e la costruzione di nuovi palazzi di edilizia popolare. Per come si presenta oggi, Via Trieste sembra quasi un parcheggio condominiale, visto che serve unicamente a dare accesso ad uno dei nuovi palazzi IACP costruiti.
Piazzale Trieste invece è chiamato da molti, erroneamente, Piazza San Francesco, poiché negli anni ‘80 vi venne eretta una statua del santo, opera dello scultore Antonio Cotigni.
Il nome della città giuliana, tuttavia, è stato attribuito nel tempo anche ad un’altra via cittadina, ossia:
Trieste (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: è l’attuale VIA GIUSEPPE GARIBALDI.
La delibera di Consiglio n. 23 del 1948 aveva così intitolato la via in quanto il nome di Garibaldi era stato “trasferito”, cioè utilizzato per il viale centrale del parco comunale (il futuro Viale delle Medaglie d’Oro). La delibera di Consiglio n. 10 del 1951, tuttavia, revocò la precedente decisione e riassegnò il toponimo originario alle due strade.
 
Triglia (Strada della)
Borgo Isonzo
Area rinominata: ora VIA RINALDO SALTARIN.
Col nome di triglia si definiscono comunemente tutti i pesci della famiglia dei Mullidi, di cui esistono 84 specie. Essi hanno un corpo allungato ed un doppio barbiglio nella parte inferiore della bocca. La triglia vive, solitamente, in fondali sabbiosi e torbidi ed è apprezzata per le carni gustose.
Negli anni ‘90 l’odonimo è stato cambiato ed ora la strada è dedicata al pittore latinense Rinaldo Saltarin. Nonostante ciò, fino al 2010 circa esisteva ancora soltanto la vecchia targa in lamierino blu, che riportava impressa la vecchia denominazione; in seguito, il vecchio cartello è scomparso ma non è stato mai sostituito da uno aggiornato con il nuovo toponimo.
 
Trilussa (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Area non più esistente: andava da Via Gabriele D'Annunzio a Via Suessa Pometia.
Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa (1871-1950) è stato un poeta italiano. Egli è noto soprattutto per le sue poesie romanesche cariche di ironia, contenute in varie raccolte come Omini e bbestie, Favole, Stelle de Roma, Sonetti. Fu anche nominato Senatore a Vita, poco prima di morire: con la sua consueta ironia, commentò sarcastico dicendo "M'hanno nominato senatore a morte".
La via è stata sostanzialmente demolita con la risistemazione del quartiere e corrisponde, grossomodo, alle attuali Via Ambrifi e Via Tuscolo.
 
Trota (Strada della)
Borgo Isonzo
Area rinominata: ora VIA CARLO ALBERTO BLANC.
La strada in questione era dedicata al noto pesce dei Salmonidi, allevato intensamente per le sue carni saporite ed utilizzato spesso a fini di pesca sportiva. La trota vive in acque dolci e predilige le temperature basse: perciò è molto diffusa in laghi e torrenti montani.
Negli anni ‘90, questo odonimo ittico è stato sostituito, come gran parte delle denominazioni stradali dei Borghi, ed ora la via è dedicata al benemerito archeologo Carlo Alberto Blanc.
 
Truglio (Strada del)
Santa Fecitola
Va da Strada Tor Tre Ponti a Strada della Striscia.
Il Fosso del Truglio è un affluente del Collettore Acque Basse, che nasce a Latina Scalo dall’unione del Fosso Cupido col Fosso Bottino.
 
Tucci, Salvatore (Via)
Rione Prampolini (R3), Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo a Via Aprilia.
La via ricorda l’ispettore capo del Ministero dell’Agricoltura Salvatore Tucci (1887-1955), che fu particolarmente attivo in politica nell'immediato dopoguerra, nelle file del Partito Repubblicano Italiano. Fu anche membro del CLN di Littoria.
 
Tucidide (Via)
Borgo Carso
Va da Strada Gialla a Via Aristide.
Tucidide (460 a.C.-400 a.C.) fu uno dei più famosi storici greci. La sua opera principale è la Guerra del Peloponneso, una delle fonti più utilizzate dagli storici successivi per capire gli accadimenti dell’epoca.
 
Tufo (Strada del)
Borgo Piave
Area rinominata: ora VIA GIUSEPPE PREZZOLINI.
Il tufo è una roccia piroclastica molto porosa, formata dall'accumulo di frammenti e detriti che le eruzioni vulcaniche strappano dai magmi interni e proiettano sulla superficie terrestre. È un sedimento molto leggero, facilmente lavorabile, generalmente di colore giallo o grigiastro.
La strada ha cambiato nome negli anni ‘90, nell’ambito della revisione toponomastica che ha caratterizzato i Borghi in quell’epoca.
 
Tulipani (Via dei)
Latina Scalo
Area non più esistente: andava da Via delle Scuole senza uscita.
Il tulipano è un fiore delle Liliacee, originario della Turchia. Il suo nome deriva proprio dal turco tullband, “turbante”, per la particolare forma della corolla. È uno dei simboli dell’Olanda, dove le coltivazioni di questa specie sono molto diffuse.
La via è stata assorbita da Via Parmenide, più esattamente dal tratto che nel 2008 è stato denominato Via dell’Orchidea. Oggi tuttavia esiste un’altra strada dedicata al fiore, anche se il sostantivo è volto al singolare:
Tulipano (Via del)
Latina Scalo
Va da Via del Murillo a Via Senofane.
 
Tuscolo (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Tarquinia a Via Mugilla.
Tuscolo è un'antica città di origine etrusca, che secondo la leggenda venne fondata da Telegono, figlio di Ulisse. Essa si trovava sui Colli Albani, ma è stata distrutta nel Medioevo: le sue rovine si trovano presso Monte Porzio Catone.
 
 
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