TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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DOCUMENTI CONTATTI
 
 
Alicandro, Giulia (Parco)
Quartiere Italia (Q1)
Si trova tra Via Tarquinia, Via Tuscolo e Via Veio.
Giulia Alicandro (1996-2006) era una bambina affetta da un morbo incurabile. I suoi genitori hanno anche istituito una Fondazione per gestire case-famiglia.
L’area è stata così intitolata con la delibera di giunta 388/2009, ma la cerimonia di intitolazione s’è tenuta solo nel 2012.
 
Aula Verde (Parco)
Denominazione non ufficiale, vedi PARCO ROBERT BADEN POWELL.
 
Baden Powell, Robert (Parco)
Quartiere Europa (Q2)
Si estende tra Viale Le Corbusier, Via Aldo Zanetti e Via Germania.
Sir Robert Baden Powell (1857-1941) è stato un militare inglese. Ritiratosi dall'esercito col grado di Ispettore Generale, nel 1910 riunì alcuni giovani e fondò il primo nucleo dei boy scout, la famosa organizzazione giovanile tuttora esistente ed operante. I boy scout di Latina, in occasione dell'anniversario di fondazione, si radunano proprio in questo giardino.
Il parco in questione viene anche chiamato Aula Verde, poiché era intenzione di alcune scuole usarlo a fini educativi, per far conoscere la natura agli alunni.
 
Burchi, Nerio (Parco Giochi)
Rione Prampolini (R3)
Si trova all'interno del Parco Santa Rita, lungo Via Enrico Galvaligi.
Il toponimo ricorda il geometra Nerio Burchi (1900-1977) che, dopo aver lavorato ad alcune bonifiche nel Nord Italia, fu assunto come direttore tecnico del Consorzio di Bonifica di Littoria. Nel Dopoguerra, invece, si occupò della realizzazione di molte strade provinciali, e fu anche presidente dell’Associazione Pionieri delle Paludi Pontine.
Quest’area giochi è stata intitolata con delibera 15/2005.
 
Cossetto, Norma (Il giardino di)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
È compresa tra Via Domenico Cimarosa e Via Adriano Banchieri.
Questa piccola area verde ricorda la giovane insegnante istriana Norma Cossetto (1920-1943), divenuta un simbolo degli eccidî delle foibe. Ella, brillante studentessa di geografia, fu arrestata dai partigiani jugoslavi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e, dopo numerose violenze e torture, fu gettata nella foiba di Villa Surani. Nel 2009 le è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria.
L'intitolazione, già caldeggiata da una mozione presentata dal consigliere Coluzzi, è stata decisa con delibera di Consiglio 99/2017. La delibera specifica chiaramente che, invece del più usuale “Parco” o “Giardino Norma Cossetto”, questa area verde si chiama, precisamente, “Il giardino di Norma Cossetto”: probabilmente la Commissione competente ha preso questa decisione per non farla diventare una denominazione vuota, quasi fredda e burocratica, avvicinandola così, in qualche modo, ai cittadini che passeggeranno per il giardino.
 
Cottignoli e Petrucci (Parco)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Si trova tra Via Ildebrando Pizzetti e Largo Domenico Cimarosa.
Quest’area verde, intitolata con delibera 650/2003, ricorda due forestali pontini periti nell'adempimento del loro dovere. Il Brigadiere Felice Cottignoli (1938-1973) morì a Sezze nel tentativo di spegnere un incendio boschivo. Il Brigadiere Giuseppe Petrucci (1943-1982) morì a Ponza, anch’egli in un vasto incendio boschivo. Entrambi sono stati insigniti della Medaglia d'Oro al Valor Civile.
A Felice Cottignoli era stato inizialmente intitolato, ad opera della delibera di Giunta 461/2003, un largo situato lungo Via San Carlo da Sezze: la denominazione è stata, dopo poco tempo, spostata all’area verde in oggetto, per ricordare congiuntamente i due colleghi.
 
D'Acquisto, Salvo (Parco)
Borgo Carso
È compreso tra Via Sallustio, Piazza Giovanni Stefanato e Strada Gialla.
Il toponimo ricorda il Vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto (1920-1943), che si segnalò per un atto di eroismo durante la II Guerra Mondiale. Egli infatti, saputo che le truppe naziste stavano per fucilare 22 civili in segno di rappresaglia per un attentato, si accusò del fatto, salvando la vita ai prigionieri. È stato perciò decorato con una Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
In precedenza, il carabiniere napoletano era ricordato da una via della periferia latinense, demolita con la costruzione di Viale Pierluigi Nervi.
 
D’Erme, Ermanno e Barboni, Oreste (Parco)
Rione Frezzotti (R1)
Si trova lungo Corso Giacomo Matteotti.
Il parco, in cui si trova la sede latinense dell’AVIS, ricorda due benemeriti attivisti della donazione del sangue. Il dottor Ermanno D’Erme è stato presidente della USL e dell’AVIS dal 1964 al 1989. Oreste Barboni è stato invece presidente dell’AVIS dal 1989 al 2001.
Il nominativo del dottor D’Erme era stato anche preso in considerazione, nel 2007, per l’intitolazione di un tratto di Via Giulio Aristide Sartorio, a Borgo Isonzo. La proposta, ch’era stata avanzata, tra gli altri, dall’allora Sindaco Vincenzo Zaccheo, fu però respinta dal Consiglio Comunale con la delibera n. 9 del 2007.
 
De Gama, Vasco (Parco)
Foce Verde
Si trova tra il Piazzale omonimo ed il Parco Verde Onda.
Questa area verde, inizialmente ricompresa nel Parco Verde Onda e successivamente divenuta un’entità a sé stante, riprende il toponimo del parcheggio attiguo, intitolato al navigatore portoghese Vasco De Gama (1469-1524). Egli fu il primo a raggiungere l'India navigando, nel 1497. Fu anche nominato Viceré dell’India, terra che grazie alle sue esplorazioni era divenuta, in parte, dominio del Portogallo.
 
Elleni (Parco)
Rione Piccarello (R2)
Denominazione informale con cui era conosciuta PIAZZA ILARIA ALPI.
Si tratta di un grande prato quadrangolare che gli abitanti della zona hanno così soprannominato nel 2016 in riferimento alla vicina Via degli Elleni; contemporaneamente è nato anche un Comitato di Quartiere Parco Elleni, per sollecitare la sistemazione dell’area verde e della zona circostante.
Il parco è stato intitolato come Piazza Ilaria Alpi con delibera di Consiglio 45/2017, nell’ambito del progetto Tre donne tre strade, dedicato alla toponomastica femminile. La nuova intitolazione è stata confermata dalla delibera di Consiglio 99/2018, che ha precisato la toponomastica dell'intero comparto, anche con trovate abbastanza discutibili (v. per l'appunto il caso di Via degli Elleni).
 
Escrivà de Balaguer, Josemaria (Parco)
Rione Piccarello (R2)
Si trova tra Via Dottor Vincenzo Rossetti, Via Antonio Vivaldi e Via Vincenzo Bellini.
Il parco è intitolato al sacerdote spagnolo Josemaria Escrivà de Balaguer (1902-1975). Egli è ricordato come fondatore dell'Opus Dei ed è stato canonizzato nel 2002 da papa Giovanni Paolo II.
Il parco è stato intitolato con delibera 667/2009.
 
Europa (Parco)
Quartiere Europa (Q2)
È compreso tra Via Bruxelles, Via Polonia, Via Norvegia e Viale Le Corbusier.
Il parco, così come il vicino Viale Europa, sono stati così denominati prendendo spunto dalle vie circostanti, tutte dedicate a Stati e città europei: per lo stesso motivo anche il quartiere è stato chiamato Quartiere Europa. I toponimi in questione sono anche stati pensati come omaggio all’allora Comunità Europea (oggi Unione Europea).
 
Falcone e Borsellino (Parco)
Rione Littoria (R0)
S’estende tra Via Nazario Sauro, Via Silvio Pellico, Via Tito Speri, Via Fabio Filzi, Viale dello Statuto e Viale XXI Aprile.
Il toponimo, ch’è andato a sostituire la vecchia intitolazione ad Arnaldo Mussolini dopo molte polemiche (per le quali vedi la relativa voce), ricorda due benemeriti magistrati siciliani, divenuti il simbolo della lotta alla mafia. Giovanni Falcone (1939-1992) venne assassinato assieme alla moglie ed a 3 uomini della scorta a Capaci. Paolo Borsellino (1940-1992) venne ucciso pochi mesi più tardi, con 5 uomini della scorta. Insieme ad altri magistrati, i due condussero approfondite indagini volte a debellare il fenomeno mafioso ed a svelarne le connessioni col mondo della politica.
L'intitolazione è stata formalizzata con delibera di Consiglio 45/2017. Il parco è stato solennemente inaugurato il 19 luglio 2017, nel venticinquesimo anniversario dell'attentato che uccise Paolo Borsellino e la sua scorta.
 
Farroupilha (Parco Giochi)
Quartiere Nuova Latina (Q4), Quartiere Nascosa (Q5)
Si trova all'angolo tra Viale Nicolò Paganini e Via Luigi Cherubini.
Si tratta di un’area giochi con delle giostre ed un chiosco, situata nell’Oasi Verde Susetta Guerrini. Il parco giochi è stato intitolato, dalla delibera 585/2009, alla città brasiliana di Farroupilha, anch’essa fondata da immigrati veneti, con la quale Latina è gemellata dal 2009.
Nonostante la città di Farroupilha abbia mandato una delegazione capeggiata dal sindaco per presenziare alla cerimonia di intitolazione e, successivamente, lo stesso sindaco abbia intitolato un grande parco di Farroupilha alla città di Latina, oggi questo toponimo pare del tutto dimenticato e la targa di marmo che lo riportava è stata rimossa (è rimasto solo il tubo di ferro verde che la sorreggeva, nei pressi del chiosco).
 
Faustinella, Don Vincenzo (Parco)
Latina Scalo
È compreso tra Via degli Anemoni, una strada senza nome e Via Carrara.
Don Vincenzo Faustinella è stato il primo parroco di Latina Scalo. Egli resse la chiesa di San Giuseppe Lavoratore dal 1947 fino alla morte, avvenuta nel 1995
Il parco è stato intitolato dal Consiglio Comunale con delibera 5/2008, tuttavia, in origine, il nome era stato pensato per il primo tratto di Via delle Strelitzie.
 
Francesconi, Aldo (Giardino)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Si trova lungo Via Arrigo Boito.
È un piccolo parco giochi di forma triangolare, ricadente all'interno dell'Oasi Verde Susetta Guerrini, ma praticamente separato da questa dal Fosso Paoloni. Si tratta di una denominazione non ufficiale, nata spontaneamente tra i residenti della zona, per ricordare un abitante del vicino condominio. Egli, scomparso nel 2014, si spese sempre molto per il benessere ed il decoro del quartiere.
 
Giardinetti
Denominazione non ufficiale, vedi PARCO FALCONE E BORSELLINO e PARCO ARNALDO MUSSOLINI.
 
Gobbo (Parco del)
Denominazione popolare del PARCO GIOCHI ERMETE MANCIOCCHI.
 
Guerrini, Susetta (Oasi Verde)
Quartiere Nuova Latina (Q4), Quartiere Nascosa (Q5)
Insieme di aree verdi sparse.
Questo grande parco, formato da 6 distinte aree verdi, collegate da percorsi pedonali, dislocate principalmente lungo Viale Niccolò Paganini e Viale Giovanni Pierluigi da Palestrina, ricorda la giornalista latinense Susetta Guerrini (1952-1991). Ella svolse la sua professione in varie emittenti locali, conducendo molte inchieste, divenendo un riconosciuto modello di deontologia professionale.
Il parco è stato intitolato con D.C. 45/2017, nell’ambito del progetto Tre donne tre strade, dedicato alla toponomastica femminile. Nel gennaio 2020, in seguito ad alcuni episodî di scarsa manutenzione dell’area verde, la figlia della giornalista pontina aveva pubblicato una lettera di forte condanna nei confronti dell’Amministrazione comunale, chiedendo la revoca dell’intitolazione alla madre. Nei giorni successivi, la vicenda è giunta all’attenzione della Commissione Governo del Territorio, ed il Sindaco, dopo essersi scusato ed aver promesso una maggior attenzione nella cura del parco, ha sottolineato la volontà di non revocare l’intitolazione, affermando (forse con un po’ troppa enfasi) che «un’intitolazione è per sempre».
Sin da quando venne creato, il parco viene anche chiamato dai latinensi semplicemente col nome di Oasi Verde.
 
Harris, Paul (Parco Giochi)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Via Fiume e Via Dalmazia.
Paul Harris (1868-1947) è stato un avvocato, giornalista e filantropo inglese, che nel 1905 fondò il Rotary International, un’organizzazione di respiro internazionale mirante all’amicizia ed alla pace tra i popoli.
Il parco è in pratica un insieme di giostre all'interno del Parco Falcone e Borsellino, ed è stato intitolato con delibera 344/2007.
 
Isabella, Pasquale (Parco)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Viale IV Novembre e Piazzale dei Bonificatori.
Questa area verde, che ospita il Monumento alle Famiglie dei Pionieri, è dedicata all’imprenditore latinense Pasquale Isabella (1907-1975). Egli iniziò aprendo la prima bottega di macelleria di Littoria e la sua impresa si espanse sempre più nel tempo, fino a diventare una fabbrica di rilievo nel settore delle carni insaccate. Fu anche direttore del mattatoio comunale.
Il parco è stato intitolato con delibera 538/2009.
 
Lestrella (Parco)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Denominazione non ufficiale con cui era chiamato il PARCO ERMETE MANCIOCCHI.
Il nome venne dàto in riferimento al vicino centro commerciale “Lestrella”, situato in Largo Jacopo Peri. Spesso, su tv e giornali locali, il nome si vede scritto in maniera sbagliata, ad esempio “Estrella” o “L'Estrella”, quasi fosse un nome esotico (estrella in spagnolo vuol dire “stella”). In realtà si tratta di un toponimo di formazione locale, e non è altro che il diminutivo di “lestra”, ossia l'antica tipica abitazione degli abitanti della palude. Curiosamente, anche un altro noto centro commerciale latinense è andato incontro ad una sorte simile. È il Centro Morbella, che molti pensano abbia a che fare con la città spagnola di Marbella: invero, è semplicemente la “revisione” di un toponimo locale, il Fosso della Mortella, leggermente modificato per evidenti motivi commerciali.
Il parco è stato ufficialmente intitolato ad Ermete Manciocchi con la delibera 469/2009.
 
Locatelli, Pietro Antonio (Parco)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Denominazione non ufficiale con cui era chiamato il PARCO MARTIRI DI FIESOLE.
Il parco non fu mai ufficialmente intitolato al musicista Locatelli (tramutato magicamente in aviatore sulle targhe apposte nel 2008), ma venne chiamato così dai latinensi a causa della vicinanza col largo.
 
Manciocchi, Ermete (Parco Giochi)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Si estende tra Via Domenico Cimarosa, Largo e Via Giacomo Carissimi e Viale Nicolò Paganini.
Ermete Manciocchi, detto Edmondo (1907-1999) è stato un pioniere della bonifica. Fontaniere ed elettricista, nel 1950 egli pianificò e pose in opera l'illuminazione elettrica nei borghi; successivamente fu incaricato dalla Provincia come insegnante nei corsi professionali di elettricisti. Egli era anche un provetto suonatore e partecipò, insieme col cognato, al programma televisivo "La Corrida".
Il parco è stato intitolato con delibera 496/2009: in precedenza veniva chiamato Parco Lestrella.
L'intitolazione ha destato in molti qualche perplessità, poiché il signor Manciocchi veniva ritenuto da molti immeritevole di tanto onore solo per aver partecipato ad un programma televisivo. Evidentemente costoro hanno letto solo due righe della breve biografia che il Comune ha pubblicato in occasione dell’intitolazione; saltando a piè pari tutte le altre, dov’erano enumerati i meriti del Manciocchi, come l’attiva partecipazione alla Bonifica ed il decisivo contributo affinché i Borghi avessero dei lampioni.
I ragazzi che frequentavano quest’area verde nei primi anni 2000, quando era stata appena realizzata, la chiamavano familiarmente Parco del Gobbo o, più semplicemente, il Gobbo: il riferimento è alla caratteristica e pronunciata collinetta erbosa che si trova in prossimità delle giostre, simile ad una gobba.
 
Martiri di Fiesole (Parco)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Si trova tra Viale Nicolò Paganini, Largo Pietro Antonio Locatelli e Via Giovanni Paisiello.
Il parco ricorda 3 carabinieri uccisi a Fiesole nel 1944 dai militari nazisti. A tutti e tre, Alberto La Rocca (1924-1944), Vittorio Marandola (1922-1944) e Fulvio Sbarretti (1922-1944), è stata conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Il parco è stato intitolato con delibera 597/2009: prima era chiamato informalmente Parco Pietro Antonio Locatelli.
 
Mussolini, Arnaldo (Parco)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: ora PARCO FALCONE E BORSELLINO.
La principale area verde della città era dedicata ad Arnaldo Mussolini (1885-1931), fratello minore del più conosciuto Benito. Egli insegnò agraria in Friuli e si dedicò al giornalismo, dirigendo tra l’altro il Popolo d'Italia. Da sempre molto coinvolto nelle tematiche ambientali, soprattutto nell'ambito delle opere di bonifica che il regime stava allora attuando, egli divenne anche il primo presidente del Comitato Nazionale Forestale ed ebbe un ruolo chiave nell’organizzazione della Milizia Forestale.
Il toponimo in questione è stato oggetto, per alcuni anni, di infuriate e perseveranti polemiche. Sono state infatti lanciate petizioni, online e non, volte a cancellare quest'intitolazione considerata “vergognosa ed offensiva”, in memoria di un uomo che non ebbe altro merito ch’essere “il fratello d’un dittatore”; un’intitolazione che, in più, veniva generalmente considerata il simbolo della prepotenza del Sindaco Ajmone Finestra (“un'azione di forza della maggioranza di centrodestra” è stata definita in rete). Infatti, si era sempre più diffusa l’opinione secondo cui il parco era stato intitolato ad Arnaldo Mussolini negli anni '90, su pressione dell’allora Sindaco Finestra, esponente di spicco della destra dura e pura; non potendo egli dedicarlo al di lui più famoso, e famigerato, fratello Benito.
Invero, per cercare di render più chiara questa intricata vicenda toponomastica, bisogna partire da un dato oggettivo: l’intitolazione ad Arnaldo Mussolini non se la inventò Ajmone Finestra. Il parco cittadino venne intitolato ad Arnaldo Mussolini nel lontano 1934, con la delibera del Podestà n. 255; successivamente, nel 1938, gli fu, in aggiunta, dedicata anche la piazzetta centrale, che poi è l'attuale Largo Oriolo Frezzotti. Anni dopo, con il regime caduto da pochissimi giorni, il 31.VII.1943 la delibera podestarile n. 248, nel cambiare alcune denominazioni legate al periodo fascista, eliminò anche questa e la sostituì con un anonimo “parco comunale”. La decisione di sopprimere il toponimo fu confermata un anno più tardi dalla delibera di Giunta n. 2-1 del 7.IX.1944, che intervenne a revisionare l’intero stradario cittadino, cambiando anche molte delle intitolazioni decise con la precedente delibera del 1943. A ben vedere, entrambe le delibere in questione istituirono un gran numero di nuovi toponimi per quasi ogni via e piazza del centro storico, ma pochi hanno resistito fino ad oggi. Molte denominazioni, nel giro di pochi anni, sono state spostate da una via all’altra, senza un criterio ben preciso, mentre numerose altre sono semplicemente cadute nell’oblio, sostituite da quegli stessi nomi che inizialmente avevano rimpiazzato. Alcune durarono addirittura pochi giorni: la delibera del 7 settembre 1944, ad esempio, dedicò Via Alfredo Oriani al partigiano Alfonso Casati, ma una successiva delibera del 28 settembre la intitolò al sacerdote Giovanni Minzoni, ucciso dai fascisti (a Don Minzoni fu, poi, dedicata un’altra via, mentre quella in questione tornò a chiamarsi Via Alfredo Oriani). Nel susseguirsi di provvedimenti sempre diversi in tema di toponomastica, non ci sarebbe da stupirsi che l’eliminazione del Parco Arnaldo Mussolini si sia persa per strada, così come sarebbe, del resto, abbastanza comprensibile che, nei momenti convulsi della guerra e della successiva Liberazione, qualche delibera sia semplicemente rimasta in tutto o parzialmente inattuata, senza trovare sbocco concreto.
È pur vero, tuttavia, che l’eliminazione del toponimo venne ribadita, con riguardo tanto al parco che alla piazza, dalla delibera di Consiglio n. 10 del 25.I.1951, che rappresentò l’ultima grande revisione della toponomastica cittadina dopo la fine del conflitto. Da qui, bisogna fare un salto in avanti fino al 1996, quando Ajmone Finestra fece installare, in corrispondenza delle vie d’ingresso al parco, dei cartelli con la denominazione “Parco A. Mussolini”. Tuttavia, non risultano in quel periodo delibere di intitolazione del parco ad Arnaldo Mussolini: il che conferma che l’allora giunta Finestra non deliberò alcunché in merito e non dev’esserle attribuita la scelta del toponimo. Perciò, delle due l’una: o Finestra piantò un po’ di cartelli, come suol dirsi, ad mentulam canis; oppure effettivamente la decisione presa con le delibere del 1943-44 non trovò applicazione nella realtà.
Da un lato, quest’ultima opzione potrebbe forse apparire la meno assurda, soprattutto se si considera l’effettivo caos toponomastico che riguardò Latina tra gli anni ‘40 e ‘50. Dall’altro, la circostanza che la delibera del 1951 abbia confermato l’eliminazione del toponimo, se non esclude con inequivoca certezza questa argomentazione, comunque la depotenzia e fa propendere per l’altra opzione, quella dei cartelli piantati abusivamente. Epperò, dal momento che la presunzione d’innocenza è un insopprimibile caposaldo di civiltà, non pare opportuno abbracciarla a priori, in assenza di elementi decisivi che depongano in tal senso.
Quale che sia la soluzione di questo garbuglio amministrativo e toponomastico, le polemiche sorte intorno a quest'intitolazione hanno portato, nel tempo, ad uno stratificarsi di proposte e suggerimenti per una nuova denominazione. Tra i nuovi toponimi via via informalmente proposti, sui giornali locali e nel dibattito pubblico, si ricordano ad esempio Parco dei Giardinetti Pubblici (o Parco dei Giardinetti) e Parco Giovanni Paolo II. Francamente “Parco dei Giardinetti Pubblici” non si può sentire: va bene, è vero che da sempre la popolazione chiama il parco “i Giardinetti”, ma è più adatto come soprannome, come espressione della tradizione orale popolare, non come toponimo ufficiale (mica adesso cambiamo nome a Via Neghelli solo perché tutti la chiamano Via dei Pub, sarebbe ridicolo). Anche dedicarlo a Giovanni Paolo II non sarebbe stata una soluzione convincente, visto che al suddetto pontefice sono già dedicati una scuola materna nel Rione Isonzo, un ampio piazzale a Le Ferriere ed il viale d'ingresso della chiesa di Borgo Bainsizza; cui si aggiunge pure una strada privata in località Valmontorio: più che sufficiente, insomma. Altre proposte più recenti sono state Giardino XXV Maggio e Parco Falcone e Borsellino. La prima proposta intendeva ricordare la data della liberazione di Littoria, nel 1943, giornata che in effetti sarebbe giusto e doveroso ricordare. Bisogna riconoscere, però, che questa proposta aveva un suo punto debole: infatti, secondo i promotori, non doveva riferirsi all’intero parco, ma solo ad una parte di esso, quella lungo Via Nazario Sauro. È vero che in qualche città d’Italia è diventato quasi di moda porzionare i parchi cittadini per dare ad ogni “fetta” un nome diverso (vedi ad esempio i giardini del castello di Novara), ma è una scelta poco sensata, poco pratica ed in qualche modo irrispettosa: il Venticinque Maggio merita di meglio che essere il mero “subaffittuario” di un altro parco con altri nomi.
L’intitolazione ai due magistrati antimafia, proposta nel maggio 2017poggia invece su basi condivisibili: il Sindaco Coletta infatti ha inteso in tal modo creare, nel centro città, “un luogo deputato alla memoria da tramandare alle giovani generazioni”. Tuttavia, anche quest’iniziativa è stata oggetto di aspre critiche ed è stato anche sostenuto che si tratta di nomi marcatamente di sinistra (addirittura!, e mica sono Lenin e Stalin). Va aggiunto anche, d’altro canto, che nel centro città esistevano, all’epoca, altre soluzioni adatte a creare “un luogo della memoria”, come magari il piazzale delle vecchie autolinee, che da tempo attendeva un nome (è stato poi intitolato a Peppino Impastato pochi mesi più tardi). C’è poi anche il rischio, come ha scritto l’esponente PD Giorgio De Marchis (questo il link), che l’intitolazione del parco cittadino ai due magistrati non renda un gran servizio alla loro memoria. Egli nota infatti che i latinensi hanno sempre chiamato il parco col nome di “Giardinetti” anche se sapevano che il toponimo (ufficiale od ufficioso che fosse) era un altro, ossia Parco Arnaldo Mussolini. Ciò molto probabilmente sarebbe accaduto anche con la nuova denominazione, qualunque essa fosse; con la conseguenza che a Falcone e Borsellino non sarebbe toccato quel posto di rilievo nella memoria cittadina che invece l’intitolazione avrebbe voluto dar loro.
Fino alla fine le opposizioni, sia a destra che a sinistra, per diverse ragioni, hanno tentato di scongiurare l’attribuzione del nuovo toponimo, soprattutto attraverso due emendamenti. Uno, presentato dall’esponente PD Matteo Coluzzi, era volto a trasferire la dedica ai due magistrati ad un’area verde su Via Grassi, ai margini del Quartiere Nicolosi: si trattava di una proposta simbolica, visto che la zona si caratterizza per un alto tasso di microcriminalità, e sarebbe stata un’occasione per riqualificare un giardino spesso in condizioni di degrado. Invece, i Consiglieri di Forza Italia Ialongo e Miele hanno proposto di riservare il nome di Falcone e Borsellino per la costruenda Cittadella Giudiziaria. Alla fine, l’amministrazione ha comunque ritenuto di continuare sulla sua strada e nel 2017 il parco è stato ufficialmente intitolato ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con delibera 45/2017.
Sicuramente, l’intitolazione a Falcone e Borsellino avrebbe potuto benissimo trovare degna collocazione anche in altri luoghi del centro e forse, per il principale parco cittadino anche per tentare d'arginare il fiume di contestazioni – sarebbe stato meglio concentrarsi su personalità od eventi importanti per la città di Latina. Nessuno, ad esempio, ha preso in considerazione l’idea di chiamarlo Parco Trenta Giugno, in memoria della data in cui venne posata la prima pietra della città. Non sarebbe stato male neanche dedicarlo a qualche sindaco particolarmente benemerito, come il già citato Ajmone Finestra (ma con ogni probabilità avrebbe di gran lunga preferito Parco Mussolini….) oppure Fernando Bassoli od Antonio Corona.
Alla fine, paradossalmente, l’intitolazione più azzeccata sembrava esser proprio quella ad Arnaldo Mussolini. Infatti il fratello del Duce può esser considerato un ambientalista ante litteram, avendo sempre avuto a cuore le problematiche ambientali e rurali. Non è un caso se, alla sua morte, il fratello Benito ordinò a tutte le scuole d'Italia di piantare un albero in sua memoria. E nemmeno è un caso che a Littoria, città simbolo del regime, invece che un singolo albero, gli sia stato dedicato un intero parco.
 
Oasi Verde
Denominazione non ufficiale, vedi PARCO SUSETTA GUERRINI e PARCO FARROUPILHA.
 
Orsolini Cencelli, Valentino (Parco)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra le due corsie di Viale Italia.
Valentino Orsolini Cencelli (1898-1971) è stato un politico italiano. Egli si adoperò attivamente perchè i lavori di bonifica avessero inizio, tanto che c’è chi lo considera il fondatore morale di Latina. Fu anche il primo podestà di Littoria, dal 1932 al 1933. Nel Dopoguerra fu vicepresidente di Confagricoltura.
L'intitolazione è stata disposta con D.G. 2308/1996 e l'area è stata solennemente inaugurata il 18 dicembre dello stesso anno, in occasione dell'anniversario dell'intitolazione di Littoria. Questo parco altro non è, sostanzialmente, che lo spartitraffico tra le corsie destra e sinistra di Viale Italia e proprio per questa sua infelice collocazione e per le sue ridotte dimensioni, c’è chi considera l’intitolazione ad Orsolini Cencelli un po’ inadatta. Perciò nel 2017 è stato proposto d’intitolargli il parco cittadino (poi intitolato a Falcone e Borsellino) e poi di ribattezzare in onore del vero fondatore di Latina l’intera Via del Lido: fautore di quest’ultima posizione è il noto scrittore Antonio Pennacchi, che spiega le sue ragioni in questo articolo.
 
Oslo (Parco)
Quartiere Europa (Q2)
Si trova al termine della via omonima.
Non si tratta di una denominazione ufficiale, ma di un nomignolo con cui i residenti della zona hanno battezzato questo piccolo parco giochi, riprendendo il nome della via su cui si trova.
 
Parisi, Giovanni (Giardino)
Rione Torre La Felce (R5)
Si trova compreso tra Viale Le Corbusier ed un piazzale senza nome.
Giovanni "Flash" Parisi (1967-2009) è stato un pugile italiano, campione olimpionico a Seul nel 1988 e prematuramente deceduto in un incidente stradale. Da lui prende il nome anche una squadra di boxe latinense.
 
San Luca (Parco)
Quartiere Nascosa (Q5)
Si trova lungo Viale Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Il parco ricorda la moderna chiesa del Quartiere Nascosa, dedicata a San Luca, che si trova ai bordi dell’area verde.
 
San Marco (Parco)
Rione Prampolini (R3)
È compreso tra Via Aprilia, Via Dottor Vincenzo Rossetti e Via Achille Porfiri.
Questo grande parco, ch’è uno dei “polmoni verdi” della città assieme al Parco Falcone e Borsellino ed all'Oasi Verde, ricorda il santo evangelista che, assieme a Santa Maria Goretti, è compatrono di Latina.
 
Santa Rita (Parco)
Rione Prampolini (R3)
È compreso tra Via Amaseno, Viale Enrico Galvaligi, Viale Pierluigi Nervi, e Parco Nerio Burchi.
Il parco riprende il nome dalla vicina chiesa di Santa Rita (che si trova in Viale Guido Rossa), costruita nel 1985 e gestita dai padri agostiniani.
 
Scuoch, Valentino (Parco)
Quartiere Persicara (Q3)
È compreso tra le Vie Arturo Tosi, Gerardo Dottori, Enrique Serra e Dante Ricci.
Questo piccolo giardino, intitolato con delibera 15/2005, ricorda un pioniere della bonifica. Egli ricevette in concessione il podere O.N.C. 176, che si trova nelle vicinanze e sul cui terreno si trova quest’area verde.
 
Verde Onda (Parco)
Foce Verde
Si trova su Strada Egadi.
Il nome dell'area vorrebbe, probabilmente, rappresentare un connubio tra le onde del mare ed il verde degli alberi, anche se l’immagine che ne risulta è quella di un’onda di colore verde, quindi non proprio limpidissima.
Il parco è stato inaugurato con una partecipata cerimonia nel 2007, per contribuire alla «riqualificazione e valorizzazione della Marina», bonificando un’area in precedenza lasciata nel degrado. Una parte del parco è stata dotata di giostre, bar, ludoteca e campi da calcio, è stata recintata ed è andata a formare il Parco Vasco De Gama; la porzione restante, tra il Parco De Gama e Strada Egadi, è rimasta praticamente un prato con un paio di sentieri, scarsamente utilizzato.
 
Vita (Giardino della)
Quartiere Italia (Q1)
Si trova su Via Tuscolo.
Questo piccolo parco è stato così simbolicamente chiamato in memoria del giovane Eugenio Mucci (2001-2016), un ragazzo del quartiere tragicamente scomparso cadendo dal tetto di una vicina galleria commerciale.
 
 
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