TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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DOCUMENTI CONTATTI
 
 
O
 
Oberdan, Guglielmo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Viale Don Giuseppe Morosini alla confluenza tra Via Luigi Carlo Farini e Via Arrigo Serpieri.
Guglielmo Oberdan (1858-1882) è stato un patriota irredentista triestino. Egli fu impiccato dagli austriaci per tradimento, dopo aver tentato, assieme ad altri attivisti istriani, di compiere un attentato dinamitardo nei confronti dell’imperatore Francesco Giuseppe. È considerato il primo martire dell’irredentismo.
Con la delibera podestarile 3/1932, la via era stata originariamente intitolata al politico fascista Michele Bianchi, ma con la caduta del regime il nome venne cambiato e la via venne dedicata dapprima ai Fratelli Bandiera, poi - in seguito alla delibera di Consiglio n. 10 del 1951 - ad Oberdan. In precedenza, il coraggioso patriota era stato comunque ricordato nella toponomastica cittadina:
Oberdan, Guglielmo (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: ora è un tratto di VIALE GIUSEPPE MAZZINI.
La delibera podestarile 3/1932, infatti, aveva inteso ricordare la figura di Oberdan con l’intitolazione del tratto iniziale dell’attuale Viale Giuseppe Mazzini, più precisamente quello che va da Viale Don Giuseppe Morosini a Via Alessandro Marcucci.
 
Ofanto (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave a Via Esino ed oltre.
L'Ofanto è un fiume del sud Italia, che attraversa Campania, Basilicata e Puglia. Esso nasce a Torella dei Lombardi e sfocia dopo 170 chilometri di corso nel Mar Adriatico, nei pressi di Barletta.
 
Oglio (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave a Via Agri.
L'Oglio è un fiume di 280 chilometri, il cui corso si snoda in Lombardia. Esso nasce nel comune di Ponte di Legno, dall’unione dei torrenti Frigidolfo e Narcanello, per poi sfociare nel Po, dopo aver attraversato la Val Camonica ed il Lago di Iseo.
 
Olanda (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Germania a Via Gran Bretagna.
Il toponimo si riferisce ai Paesi Bassi, una nazione dell’Europa settentrionale che deve il nome ai molti territorî sotto il livello del mare che vi si trovano. Invece, per essere precisi, l’Olanda è solo una regione centrale dei Paesi Bassi, anche se comunemente con questo nome si indica tutto lo stato. La capitale è Amsterdam, ma il governo ed il Parlamento hanno sede a L’Aja. Altri centri importanti sono Rotterdam, Utrecht, Haarlem ed Heindoven.
 
Oleandro (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Litoranea senza uscita.
Questo toponimo è riferito ad una strada privata e non fa parte dello stradario ufficiale del Comune: nonostante ciò è riportato anche sulle più importanti mappe di internet. Molto probabilmente fa riferimento a delle piante di oleandro che si trovano nella zona.
 
Oleandro (Via dell')
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Via degli Anemoni.
L'oleandro è un arbusto ornamentale appartenente alle Apocinacee, dai fiori bianchi o rosati. È una delle piante più velenose che esistano al mondo.
 
Olmo (Via dell')
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Via dei Salici.
Con questo nome si indicano diversi tipi di alberi appartenenti alla famiglia delle Ulmacee, che generalmente presentano dei piccoli fiori bianchi.
 
Olona (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave senza uscita.
Con questo nome si indicano due fiumi della Lombardia, che anticamente formavano un unico corso d’acqua, poi deviato dai Romani. L’Olona settentrionale è lungo 71 chilometri, nasce dal Sacro Monte di Varese e sfocia nel Lambro, presso Milano. L’Olona meridionale è lungo 40 chilometri, nasce a Bornasco, in Provincia di Pavia, e sfocia nel Po.
 
Ombrone (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Aspromonte senza uscita.
La via ricorda il fiume della Toscana, lungo 160 chilometri, che nasce a San Gusmè e sfocia nel Mar Tirreno, nei dintorni di Grosseto.
 
Omiccioli, Giovanni (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Giovanni Chiurato senza uscita.
Giovanni Omiccioli (1901-1975) è stato un pittore italiano. Egli era un esponente della Scuola Romana e tra i suoi soggetti preferiti vi sono soprattutto paesaggî e partite di calcio. Realizzò, tuttavia, anche opere di grande significato religioso o politico (Cristo crocefisso, La fucilazione di Bruno Buozzi).
 
Onofri, Arturo (Via)
Borgo San Michele
Va da Via Sergio Corazzini a Via Giuseppe Ungaretti.
Arturo Onofri (1885-1928) è stato un poeta romano, tra i maggiori esponenti della corrente metafisica. Le sue raccolte di poesie più note sono Terrestrità del sole, Zolla ritorna cosmo, Disamore e Suoni del Graal.
 
Onorati, Don Vincenzo (Via)
Borgo Sabotino
Va da Strada Foce Verde alla medesima.
Don Vincenzo Onorati (1920-1989) è stato il primo parroco di Borgo Sabotino. Egli ha esercitato il suo ministero per oltre 40 anni, dal 1947 fino alla morte, avvenuta nel 1989, diventando un punto di riferimento per gli abitanti del borgo. Alla sua figura è stato dedicato un libro, Un uomo di Dio, un sacerdote, un maestro, di Manuela Francesconi Arrivabeni.
Appena costruita, negli anni ‘80, la via era dedicata ai due benemeriti della bonifica Enrico Nasi e Caio Savoia: i loro nomi, successivamente all’intitolazione a Don Onorati, sono stati riutilizzati per altre vie.
 
Orata (Strada dell')
Borgo Isonzo
Area rinominata: ora la strada si chiama VIA FERDINAND GREGOROVIUS.
Prima di essere dedicata, negli anni ‘90, allo storico Gregorovius, la strada ricordava il noto pesce degli Sparidi. L’orata è una specie ittica tipica del Mediterraneo, frequentemente allevata a scopi alimentari, caratterizzata da una macchia rossastra alla base delle pinne pettorali.
 
Orazio (Piazza)
Rione Frezzotti (R1)
Si trova tra Via Ovidio, Via Terenzio e Via Plauto.
La piazza è intitolata a Quinto Orazio Flacco (65 a.C.-8 a.C.), rinomato poeta latino. Egli fu autore di moltissime opere di poesia, raccolte negli Epodi, nei Carmi, nelle Odi e nelle Satire.
 
Orba (Strada)
Santa Fecitola
Va da Strada Santa Fecitola senza uscita.
Il toponimo deriva dalla conformazione della strada, ch’è senza uscita. Questo toponimo si accompagna, per posizione geografica e significato, alla parallela Strada Cieca.
 
Orchidea (Via dell')
Latina Scalo
Va da Via delle Scuole a Piazzale dell'Ambrosia.
Le orchidee sono fiori della famiglia delle Orchidacee. Ne esistono moltissime specie, dei più diversi colori. Il nome deriva dalla particolare forma dei petali: infatti orchis in greco vuol dire “testicolo”.
Questa via, che in precedenza costituiva una diramazione di Via Parmenide, è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Orco (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Area non più esistente: andava da Via Sarno senza uscita.
L'Orco è un torrente del Piemonte, lungo circa 100 km, detto anche Evador. Esso nasce dal Lago Rosset e muore nel Po; è famoso per la presenza nel suo letto di pagliuzze d'oro piuttosto rare.
La via è stata demolita.
 
Oriani, Alfredo (Piazza)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: oggi è PIAZZA BRUNO BUOZZI.
Alfredo Oriani (1852-1909) è stato un poeta e scrittore italiano, nativo di Faenza. Scrisse alcune novelle, raccolte nel libro In bicicletta, ed alcuni romanzi, come Vortice e Gelosia. Le sue opere più conosciute e controverse, perché da molti considerate come anticipatrici delle idee fasciste, sono però saggî di politica, tra cui si ricordano Fino a Dogali e La rivolta ideale.
La delibera del Podestà 302/1935 aveva assegnato il nome dello scrittore romagnolo alla piazza del tribunale, allora in costruzione, ma l’anno seguente, con delibera n. 555/1936, la piazza aveva assunto il nome di Piazza Impero (toponimo che nel 1944 sarà sostituito dall’attuale Piazza Bruno Buozzi); ad Oriani, in compenso, la stessa delibera ha intitolato una via poco distante:
Oriani, Alfredo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Viale Giuseppe Mazzini a Via Enrico Toti.
A partire dal 1936 sino ad oggi, l’intitolazione al letterato faentino è rimasta al proprio posto, eccezion fatta per un periodo, a seguito della caduta del regime. Il toponimo, ritenuto troppo vicino all’ideologia fascista, fu soppresso dalla delibera di Giunta n. 2-1 del 7 settembre 1944 e la via fu intitolata al partigiano Alfonso Casati. Pochi giorni più tardi, però, con delibera di Giunta n. 5-6 del 28 settembre 1944, anche il nome di Casati scomparve dallo stradario, sostituito da quello di Don Giovanni Minzoni. Pochi anni più tardi, con la delibera di Consiglio n. 10 del 1951, a Don Minzoni fu deciso d’intitolare un’altra strada e per questa venne ripristinato il nome di Via Alfredo Oriani.
 
Orione (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via del Pantanaccio a Via della Luna.
Orione, chiamata anche col nome latino Venator (ossia “cacciatore”), è una costellazione visibile ad occhio nudo dalla Terra. Le stelle più luminose sono Rigel, Saiph, Betelgeuse e Bellatrix.
 
Orologio (Piazzale dell')
Rione Isonzo (R6)
Sta tra Via dell'Agora e Via Isonzo.
Il nome si riferisce ad un grande orologio, posto su una piccola torre, che dà anche il nome al centro commerciale che s’affaccia sul piazzale.
 
Orsa (Largo dell')
Rione Campo Boario (R7)
Si trova Tra Viale XVIII Dicembre, Via Lepanto e Via Legnano.
Questo enorme parcheggio, che fino al 2010 era una spianata di terra, ghiaia e fango, riprende – un po’ modificato – il nome di un’impresa non più esistente (le Officine Riunite Società per Azioni Latina – O.R.S.A.L.), che aveva la propria sede in zona e che era proprietaria del terreno.
Non si tratta di una denominazione ufficiale, ma è comunque ben radicata e conosciuta tra i latinensi ed è usata ancora con frequenza, visto che il piazzale a cui si riferisce non ha un toponimo ufficiale.
 
Orsa Maggiore (Piazzale)
Rione Pantanaccio (R11)
Si trova su Via Orsa Minore.
L’Orsa Maggiore è una delle più note costellazioni del cielo settentrionale, detta anche Grande Carro per il disegno che compongono le sue stelle principali. Secondo il mito, si tratta della ninfa Callisto, amante di Zeus e trasformata in orsa da Era per vendetta: il figlio di Callisto, il cacciatore Arcas, un giorno stava per ucciderla, ma Zeus riuscì a fermarlo e trasformò entrambi in costellazioni, l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore.
La denominazione è stata deliberata con D.C. 98/2019.
 
Orsa Minore (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Pantanaccio al Ponte delle Comete.
Il toponimo si riferisce all’Orsa Minore, la costellazione in cui ricade la Stella Polare: si trova nel cielo settentrionale ed è anche nota come Piccolo Carro, poiché le sue stelle più brillanti formano un disegno simile ad una carriola. Secondo il mito, si tratta del giovane Arcas, figlio della ninfa Callisto, la quale era stata trasformata in orsa da Era per punizione dopo che la ninfa si era concessa a Zeus: un giorno Arcas, mentre stava cacciando, era in procinto di uccidere la madre, ma Zeus riuscì a fermarlo e trasformò entrambi in costellazioni, l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore.
Alla via è stata attribuita questa denominazione con D.C. 98/2019.
 
Orsini (Via degli)
Borgo Faiti
Area in progetto da Via degli Annibaldi senza uscita.
L’odonimo ricorda la famiglia nobile romana che ebbe Orso Orsini come capostipite. In tale famiglia nacquero anche due papi, cioè Nicolò III (Giovanni Orsini) e Benedetto XIII (Pierfrancesco Orsini).
La via, pur figurando nei piani urbanistici di Borgo Faiti sin dagli anni '70, non è ancora stata realizzata: dovrebbe trovarsi pressappoco dove oggi sorge il campo sportivo della parrocchia.
 
Ortu, Francesco (Piazzale)
Rione Prampolini (R3)
Sta su Via Achille Porfiri.
Il toponimo ricorda Francesco Ortu (1911-1997), che fu dirigente del commissariato di Polizia di Latina per oltre 20 anni e che fu anche questore. Egli è stato poi insignito del titolo di Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica.
 
Osci (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Area non più esistente: andava da Via dei Messapi a Via degli Aurunci.
Il toponimo ricorda un’importante popolazione che anticamente abitava l’Italia meridionale, soprattutto Campania e parte della Calabria. Questo popolo è molto rilevante dal punto di vista linguistico, visto che la lingua osca è una delle lingue italiche di cui abbiamo più testimonianze.
Questa via è stata demolita tra il 2010 ed il 2011, nell’ambito delle opere di riqualificazione del quartiere, assieme all’unico edificio che vi sorgeva (la famosa Villa Flora, nata come clinica psichiatrica, diventata poi un simbolo dell’estrema sinistra latinense, quindi finita come fatiscente rifugio per senzatetto). Il toponimo è comunque stato riutilizzato per una nuova via:
Osci (Via degli)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via dei Romani a Via degli Aurunci.
Questa strada di nuova costruzione si trova più o meno dove si trovava quella vecchia, ma compie un percorso diverso. Inizialmente l’intitolazione si riferiva solo al tratto di strada che da Via degli Aurunci arriva a Via dei Messapi e continua fino a collegarsi con Piazza Ilaria Alpi, ma la delibera di Consiglio 99/2018, nel riordinare la toponomastica del comparto, ha “aggregato” a Via degli Osci anche la strada parallela, cosicché oggi essa compie un percorso ad U (una U molto stretta e squadrata, ma pur sempre una U). Ciò si evince anche dall'allegato grafico della delibera.

Confronto tra il percorso compiuto dalla vecchia Via degli Osci (in rosso) e quello compiuto dalla nuova (in blu): in blu chiaro è evidenziato il tratto aggiunto con la delibera 99/2018

 
Oslavia (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Via Giuliano Carturan a Viale Giulio Cesare.
Oslavia è una frazione di Gorizia distrutta nel 1918, dov’è presente un sacrario che ospita i resti di circa 57.000 caduti della I Guerra Mondiale, dei quali 36.000 sono ignoti.
Il toponimo è stato istituito con delibera consiliare n. 10 del 1951.
Il tratto tra Via Lino Perissinotti e Via Tagliamento non è ancora stato costruito, quindi la via risulta separata in due tronchi: il primo va da Via Giuliano Carturan a Via Tagliamento, l’altro va da Viale Giulio Cesare a Via Lino Perissinotti ed oltre.
 
Oslo (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Ubaldo Zani a Via Parigi ed oltre.
La via è dedicata alla città nordica di Oslo, capitale della Norvegia. Essa è stata però conosciuta come Christiania dal 1624 al 1924, in onore del re Cristiano IV, che la ricostruì da zero dopo un feroce incendio.
 
Ospedale Vecchio (Piazzale dell’)
Denominazione non ufficiale, vedi PIAZZA SAN BENEDETTO.
 
Ovidio (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Piazza Orazio a Viale dei Volsci.
Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-18 d.C.) fu un poeta latino, originario di Sulmona. Le sue opere più note sono la Ars amatoria, La metamorfosi e l'autobiografia Tristia. Morì in esilio a Tomi, in Romania, dopo essere caduto in disgrazia presso Augusto; forse per i contenuti licenziosi di alcune sue opere, che andavano in contrasto con la politica tradizionalista dell’imperatore.
 
 
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