TOPONOMASTICA LATINENSE

Enciclopedia online delle vie e piazze della città di Latina

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STATISTICHE

LEGISLAZIONE

DOCUMENTI CONTATTI
 
 
P
 
Padre…., vedi al cognome (Lega, Gemelli, Giuliani).
 
Padre Pio (Largo)
Rione Isonzo (R6)
Si trova tra Via Sabaudia e Via Priverno.
Padre Pio (Via)
Latina Scalo
Va da Via delle Scuole a Via della Sorgente.
Queste due aree di circolazione, molto distanti tra loro, ricordano il religioso pugliese Francesco Forgione (1887-1968), entrato in convento, nell’ordine dei Cappuccini, col nome di Padre Pio da Pietrelcina. Egli fu molto venerato dalla popolazione già quand’era ancora in vita, per la sua fama di taumaturgo, e divenne ancor più noto per le stigmate che gli affliggevano le mani. La Chiesa cattolica lo venera come santo dal 2002.
 
Paganini, Nicolò (Viale)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va dalla Strada Regionale 148 Pontina alla rotonda tra Viale Le Corbusier, Viale Pierluigi Nervi e Viale Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Il toponimo ricorda il violinista genovese Nicolò Paganini (1782-1840), noto per il fatto che non ripeteva mai le proprie esibizioni. È autore di 24 composizioni per violino, intitolate Capricci, e di diverse sonate per violino e chitarra, molte delle quali inedite. Egli condusse una vita tanto sregolata che, quando morì, il vescovo di Nizza gli negò la sepoltura: la salma fu allora imbalsamata e conservata in una cantina fino al 1853.
 
Paglietta (Strada della)
Pantano d'Inferno
Va da Strada Pantano d'Inferno senza uscita.
L’odonimo ricorda una località nei pressi di Borgo San Michele.
 
Pais, Antonino (Via)
Borgo Isonzo
Va da Strada della Rosa senza uscita.
La via ricorda il medico Antonino Pais, autore di alcuni studî sui raggî X e sulla malaria. Tra le sue opere c’è anche il saggio Per redimere la Palude Pontina, in cui illustra alcune soluzioni al problema della malaria. Egli fondò anche una sorta di associazione per riunire tutte le varie iniziative sorte ad inizio ‘900 per bonificare le Paludi Pontine.
 
Paisiello, Giovanni (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Pietro Antonio Locatelli a Via Tomaso Albinoni ed oltre.
Giovanni Paisiello (1740-1816) fu un compositore pugliese, che fu anche al servizio dell’Imperatrice di Russia. Egli compose soprattutto messe, ma anche svariati melodrammi come L'idolo cinese, L'osteria Marechiaro, La scuffiara amante, Nina, ossia la pazza per amore ed Il Socrate immaginario.
 
Palatucci, Giovanni (Via)
Rione Littoria (R0)
Denominazione revocata: ora è tornata ad essere un tratto di VIA CESARE BATTISTI, che va da Via Montesanto a Piazza Roma.
Il poliziotto campano Giovanni Palatucci (1909-1945) è ricordato per aver contribuito a salvare numerosi ebrei dalle persecuzioni naziste, in veste di vicequestore di Fiume. Per questo motivo egli è stato insignito della Medaglia d'Oro al Merito Civile ed è considerato Giusto tra le Nazioni dallo Stato d’Israele.
L’intitolazione, disposta dalla delibera di Giunta 146 del 2003, aveva riguardato il solo tratto centrale di Via Cesare Battisti, creando particolare disagio ai cittadini: difatti, così facendo, si erano venuti a creare due tratti distinti e separati con il nome di Via Cesare Battisti, il primo che andava da Largo Giovanni XXIII a Via Montesanto; il secondo da Piazza Roma a Corso Giacomo Matteotti. In altre parole, la stessa strada iniziava come Via Battisti, poi diventava Via Palatucci e quindi, dopo pochi metri, ritornava ad essere Via Battisti. Inoltre, l’intitolazione a Palatucci, secondo quanto affermato in seguito dall’Amministrazione, sarebbe stata contraria al regolamento allora vigente in materia toponomastica (delibera di Giunta 61/2004), che all’art. 5, lett. d) vietava di “apportare modifiche di nomi ad aree esistenti”.
La vicenda è stata, successivamente, risolta dedicando all’eroico vicequestore un’altra area:
Palatucci, Giovanni (Piazzale)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Via Cesare Battisti e Via Ciro Menotti.
Si tratta di un parcheggio situato proprio lungo il tratto di strada precedentemente dedicato a Palatucci, la cui intitolazione è stata formalizzata con delibera di Giunta 56/2007: in precedenza, il piazzale ha ospitato, fino alla fine degli anni ‘90, un distributore di benzina.
 
Palermo (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Frosinone a Via Nallo Mazzocchi Alemanni.
La via ricorda la città di Palermo, capoluogo della Sicilia e dell'omonima provincia. Fu fondata dai Fenici, venendo in seguito conquistata prima dai Greci e poi dai Romani.
 
Palestro (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Villafranca a Viale Vittorio Veneto.
Palestro è un comune della Provincia di Pavia dove il 31 maggio 1859, durante la II Guerra d’Indipendenza, le truppe franco-piemontesi sconfissero l'esercito austriaco.
Il toponimo è stato istituito con delibera di Consiglio n. 10 del 1951.
 
Palizzi, Filippo (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via del Lido a Via Giovanni Chiurato.
Filippo Palizzi (1818-1899) fu un pittore marchigiano, autore soprattutto di paesaggî e dipinti a soggetto patriottico. Sue opere famose sono Dopo il diluvio, Primavera, Gruppi di garibaldini, La carica dei Cavalleggeri d’Alessandria. Egli s'interessò anche di fotografia, ed insieme ai fratelli (anche loro pittori) fu un pioniere di questa tecnica in campo artistico.
 
Pallade (Strada)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Strada Epitaffio a Via Alessandro Fleming.
Pallade è uno dei grandi asteroidi che si trovano nella cosiddetta Fascia di Kuiper, situata tra Marte e Giove, ed è stato erroneamente considerato un pianeta fino al 1845. Esso deve il nome ad un epiteto di Atena; il suo nome scientifico, invece, è 2 Pallas (giuro che è vero).
 
Palmarola (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Lungomare senza uscita.
La strada è intitolata all’isola di Palmarola, appartenente al gruppo delle Ponziane. Essa costituisce oggi una riserva naturale, famosa per le sue grotte e per la cospicua presenza di palme nane, che dànno il nome all'isola.
 
Palos De La Frontera (Largo)
Rione Littoria (R0)
Si trova tra Via Giosuè Carducci e Piazza del Popolo.
Palos De La Frontera è la città spagnola, situata nella regione dell’Andalusia, da dove nel 1492 partirono le caravelle di Cristoforo Colombo. Latina è gemellata con questa cittadina sin dal 1996.
L'Amministrazione ha provveduto ad inserire nello stradario questa città con D.G. 2308/1996.
 
Palumbo, Sante (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via Enrico Nasi a Via Ottorino Perazzotti ed oltre.
Sante Palumbo (1913-1981) è stato un politico e benefattore latinense, che fu assessore ai lavori pubblici. Egli era titolare di un'impresa edile che fu molto attiva nel Dopoguerra, nell’ambito della ricostruzione dei palazzi danneggiati dal conflitto, e si occupava anche di fabbricare ed esportare mattonelle, marmo e travertino. È stato anche dirigente del Latina Calcio. A lui è, inoltre, intitolato il circolo cittadino.
L'intitolazione è stata disposta con D.G. 2308/1996: inizialmente questa denominazione si riferiva anche alle contigue vie Perazzotti e Nasi, che ricevettero un'autonoma intitolazione soltanto più tardi.
 
Panarea (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Isola Bella senza uscita.
L’odonimo ricorda un’isola del Mar Tirreno, appartenente alla Provincia di Messina, che fa parte delle Isole Eolie. È la più piccola isola abitata di questo arcipelago ed ha origine vulcanica: ne restano a testimonianza alcune fumarole attive presenti sulla costa settentrionale. L’isola deve il suo nome ai colonizzatori greci, che la chiamarono Panaraion, ossia “la distrutta”.
Questa strada è stata intitolata dal Consiglio Comunale con la delibera 5 del 2008 e, come molte altre aree intitolate in quella sede, fa sorgere un problema: infatti nella toponomastica cittadina esisteva già, ed esiste tuttora, a pochissima distanza, una via dedicata a quest’isola, seppur ricordata con una grafia differente (v. Via Panaria). Viene naturale domandarsi se non fosse più semplice per la Commissione Toponomastica correggere il nome di Via Panaria ed assegnare a questa strada una denominazione differente.
 
Panaria (Via)
Foce Verde
Va da Strada Lungomare senza uscita.
La strada è dedicata all’isola di Panarea (v. sopra), situata nell’arcipelago delle Eolie, a nord della Sicilia.
L’intitolazione si riferisce a quest’isola con una grafia dialettale, in uso presso gli abitanti: tuttavia, quando la delibera di Consiglio 5/2008 è intervenuta ad intitolare delle strade in zona, invece di correggerlo, ha scelto di chiamare Strada Panarea una via poco distante.
In più, siccome al peggio non c’è mai fine, la didascalia sui nuovi cartelli sostiene che Panaria sia un’isola del Mar Ligure: in verità, essendo situata nelle Eolie, si trova nel Mar Tirreno. Chi ha commesso questo errore si è probabilmente confuso con l’isola di Palmaria, che sorge appunto lungo le coste liguri, nel Golfo della Spezia.

Il cartello di Via Panaria con la didascalia sbagliata.

 
Pancini, Giovanni Battista (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Giosuè Carducci a Via Guglielmo Oberdan.
Questa breve strada pedonale ricorda l’ingegnere idraulico Giovanni Battista Pancini (1877-1938), che fu molto attivo prima nella bonifica del territorio parmense, e poi in quella dell'Agro Pontino. Egli fu anche Presidente della Provincia di Reggio Emilia dal 1934 al 1936.
 
Pandora (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Strada delle Congiunte Sinistre senza uscita.
L’odonimo si riferisce ad un luminoso asteroide orbitante nella cosiddetta Fascia Principale, scoperto nel 1858 e dedicato a quella che, secondo la mitologia greca, fu la prima donna del genere umano e custode di un vaso in cui erano contenuti tutti i mali del mondo.
L’intitolazione è stata disposta con delibera di Consiglio 98/2019.
 
Pane e Vino (Strada)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada Campovivo al Comune di Aprilia, ove mantiene il nome.
La strada ricorda un vicino corso d’acqua, il Fosso Pane e Vino, che nasce in territorio di Velletri e sfocia nell’Astura dopo 20 chilometri.
 
Pantan d'Amici (Strada)
Borgo Sabotino
Va da Strada del Pantanello senza uscita.
Il toponimo si riferisce ad un acquitrino a nord delle Ferriere, corrispondente all'odierno Laghetto del Monsignore. Vi sono stati ritrovati importanti reperti preistorici.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Pantan dei Morti (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
Ricorda un pantano situato nei pressi delle Ferriere, il cui nome lascia immaginare quanto fosse pericoloso inoltrarsi in quelle zone.
 
Pantan Rosselli (Strada)
Borgo Sabotino
Va da Strada Sabotino senza uscita.
Il toponimo ricorda uno dei tanti acquitrini esistenti prima della bonifica: questo in particolare, detto anche Pantan Roselli, si trovava in territorio di Aprilia.
 
Pantanaccio (Via del)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Strada Epitaffio a Strada Tor Tre Ponti.
Il toponimo si riferisce alla circostanza che, prima della Bonifica Pontina, questa zona era soggetta a frequenti allagamenti e, di conseguenza, si trasformava in un esteso pantano.
In origine la strada compiva un percorso ad L, comprendendo anche l'attuale Via Mercurio, e solo successivamente è stato costruito un nuovo tratto che raggiunge Strada Epitaffio.
 
Pantanelli, Pietro (Via)
Borgo Isonzo
Area in progetto da Via Giuseppe Lugli a Via Pietro Fedele.
Il canonico Pietro Allegretti dei Pantanelli (1710-1787) fu un pittore e storico italiano, che scrisse delle corpose Notizie Istoriche su Sermoneta, sua città di nascita. Scrisse, inoltre, un Dialogo tra la Giustizia, Sermoneta e Bassiano dedicato alle dispute territoriali tra questi due centri, ed il De sacro principatu Terracinensi ejusque pontificibus, sulla storia della diocesi. La sua attività artistica fu limitata alle terre d’origine, ove realizzò alcune tele di carattere sacro per delle chiese sermonetane. Egli fu anche un appassionato collezionista di reperti archeologici.
La strada dev’essere ancora costruita, benché risulti pianificata sin dagli anni ‘70. In origine, in armonia con gli altri toponimi di Borgo Isonzo, riferiti a pesci e molluschi, essa doveva chiamarsi Strada dell’Anguilla: negli anni ‘90, però, il nome della strada è stato cambiato in previsione di una sua futura realizzazione.
 
Pantanello (Strada del)
Borgo Sabotino
Va da Strada Sabotino a Strada Macchia di San Giovanni ed oltre.
Ricorda un pantano nei dintorni, prosciugato durante la bonifica. Oggi esiste, però, un Canale Pantanello, affluente del Canale delle Acque Alte.
 
Pantano d'Inferno (Strada)
Pantano d'Inferno
Va da Strada Migliara 41 a Strada Valli d'Oro.
La strada riprende il nome della località in cui si trova, dove prima che venisse compiuta la bonifica esisteva un’area paludosa talmente malsana da essere paragonata all'inferno.
Inizialmente era denominata semplicemente Strada dell’Inferno, ed in questo toponimo era compresa anche l’attuale Strada Valli d’Oro.
 
Pantano dei Frati (Strada)
Borgo Piave
Va da Strada Caporicciotto senza uscita.
Il toponimo ricorda una zona paludosa nei pressi di Valmontorio.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Pantelleria (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Lungomare senza uscita.
Pantelleria è un'isola della Provincia di Trapani, antica capitale del popolo dei Sesioti. Essa si trova nel Canale di Sicilia ed è famosa per il vino che vi si produce.
 
Panzini, Alfredo (Via)
Borgo Piave
Va da Strada Acque Alte senza uscita.
La via ricorda lo scrittore e lessicografo marchigiano Alfredo Panzini (1863-1939), che fu autore di un famoso Dizionario Moderno e di una Guida alla grammatica italiana. Egli scrisse anche dei romanzi, come Il mondo è rotondo, Io cerco moglie, Lanterna di Diogene, Il bacio di Lesbia ed Il padrone sono me.
Benché l’intitolazione sia stata ufficialmente deliberata e venga riportata su tutte le mappe, nella realtà la targa stradale segnala la via come un semplice “segue numerazione” di Strada Acque Alte.
 
Paolo VI (Piazza)
Rione Isonzo (R6)
Sta tra Via Priverno e Via Sezze.
Questa grande piazza, su cui s’affaccia la curia vescovile di Latina, ricorda Giovanni Battista Montini (1897-1978), che fu eletto Papa nel 1963 e prese il nome di Paolo VI. Egli è stato beatificato nel 2014 e santificato nel 2018.
 
Paoloni (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
Si riferisce al Fosso Paoloni, che nasceva un tempo dalla Piscina della Persicara (oggi si diparte dal Fosso Gorgolicino) e sfocia nel Fosso Cicerchia. Il Fosso prende a sua volta il nome dalla Lestra di Paolone, che qui si trovava nei tempi precedenti alla bonifica e prendeva il nome, molto probabilmente, dal proprietario terriero locale o da un residente.
 
Papavero (Via del)
Latina Scalo
Va da Via Pietro Verri a Via del Fiordaliso ed oltre.
Il papavero è un fiore delle Papaveracee, dal caratteristico colore rosso, di cui si contano circa 125 specie. É molto usato nella produzione di oppio.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Papiniano (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Via Giustiniano a Via Vincenzo Monti.
Emilio Paolo Papiniano (177-213) fu uno dei più importanti giuristi dell’antichità romana, i cui scritti ebbero efficacia legale suprema nel Codex Theodosianum. Egli fu decapitato perchè s’era rifiutato di difendere dinanzi al Senato l'imperatore Caracalla, che aveva ucciso il fratello Geta.
 
Paratoia (Via della)
Saraceno
Va da Strada del Saraceno senza uscita.
Questa via, come buona parte delle aree circostanti, ricorda alcuni manufatti utilizzati durante i lavori di bonifica: la paratoia, in particolare, è una sorta di saracinesca usata per regolare la portata dei corsi d'acqua.
 
Parigi (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Oslo a Via Dublino ed oltre.
Parigi è la capitale della Francia, fondata dalla tribù celtica dei Parisii ed anticamente conosciuta come Lutetia. Suoi monumenti distintivi sono la caratteristica Torre Eiffel e la cattedrale di Notre Dame. È una delle città con più cimiteri in Europa, giacché ne conta ben 23 (3 dei quali situati nel suo territorio ma appartenenti a comuni confinanti).
 
Parini, Giuseppe (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo a Piazza Aldo Manuzio.
Giuseppe Parini (1729-1799) fu un poeta italiano. Egli divenne sacerdote nel 1754 ed iniziò, subito dopo, una lunga carriera di precettore presso alcune famiglie nobili lombarde. Compose 2 raccolte poetiche, cioè Alcune poesie di Ripano Eupilino e le Odi; nonché 2 trattati poetici sulla società del suo tempo, intitolati Dialogo sopra la nobiltà ed Il giorno.
 
Parmenide (Via)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione a Piazzale dell'Ambrosia.
Parmenide (515 a.C.-450 a.C.) fu un filosofo greco, originario della città di Elea. La sua unica opera è il trattato Sulla natura, giunto sino a noi in modo frammentario.
Questa via ha assorbito la vecchia Via dei Tulipani.
 
Parrocchetto (Strada del)
Capoportiere
Va da Strada del Fiocco a Strada della Randa.
Come le strade vicine, anche questa è stata intitolata prendendo spunto da termini navali: il parrocchetto è infatti una vela di forma quadrata situata sopra il trinchetto.
 
Pascal, Blaise (Via)
Borgo Podgora
Va da Via Galileo Galilei a Via Renato Cartesio.
Blaise Pascal (1623-1662) fu un fisico e filosofo francese. Tra i suoi contributi in campo scientifico vi sono molti studî sulla pressione atmosferica e l’invenzione di una delle prime calcolatrici, la pascalina. Si interessò anche di matematica e geometria, discipline che poi abbandonò per darsi allo studio della teologia.
Come ci segnala Stefano Ippoliti, entrambi i cartelli che segnalano la via si riferiscono al personaggio sbagliato. Le targhe, infatti, non recano il nome di Blaise Pascal, bensì quello di suo padre Etienne Pascal (anzi: “Pascal Etienne”, col cognome prima del nome, come il resto delle vie di Borgo Podgora). Quest’ultimo, magistrato e presidente di una corte amministrativo-finanziaria francese, fu uomo di cultura vastissima e si dedicò con profitto allo studio della matematica e della geometria, dando il nome alla “lumaca di Pascal”, un tipo particolare di curva. Nonostante i suoi indubbî meriti scientifici, sembra piuttosto strano che Latina abbia scelto di intitolare una strada a lui e non al ben più celebre figlio Blaise: se davvero così fosse, e non si trattasse di un errore di chi ha realizzato la targa, sarebbe l’unica strada in Italia a portare il nome di Etienne Pascal.

Una delle targhe che si riferisce ad Etienne Pascal.

 
Pascarella, Cesare (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Nicolò Tommaseo a Via Giacomo Zanella.
Cesare Pascarella (1858-1940) è stato un poeta italiano. Egli scrisse soprattutto sonetti in romanesco, quali Villa Gloria, La scoperta dell'America, Er morto de campagna, Storia Nostra. Fu anche un bravo pittore, autore di opere che ritraggono soprattutto la campagna romana ed altre scene bucoliche. Egli è stato membro dell’Accademia d’Italia e candidato al Nobel per la letteratura.
 
Pascoli, Giovanni (Via)
Rione Piccarello (R2)
Va da Viale dei Volsci a Via Vittorio Alfieri.
La via ricorda il poeta romagnolo Giovanni Pascoli (1855-1912), considerato uno dei più celebri esponenti del decadentismo italiano. Docente universitario, saggista e critico letterario, egli fu autore di diverse raccolte di poesie, come Canti di Castelvecchio, Poemi conviviali e Myricae: esse comprendono componimenti di sfondo autobiografico, influenzati dai numerosi lutti familiari, ma anche numerosi altri ispirati al mondo contadino.
 
Pasolini, Pier Paolo (Via)
Borgo San Michele
Area in progetto dalla Strada Statale 156 Monti Lepini senza uscita.
Pier Paolo Pasolini (1922-1975) è stato uno scrittore e regista italiano, attento critico delle abitudini dell'Italia borghese. Egli scrisse i romanzi Vita violenta e Ragazzi di vita e diresse anche molti film, tra cui Accattone ed il Trittico della vita. Venne ucciso in circostanze poco chiare nel 1975.
 
Passero (Strada del)
Borgo San Michele
Area rinominata: ora si chiama VIA FILIPPO TOMMASO MARINETTI.
Il vecchio toponimo si riferiva al piccolo e diffuso volatile della famiglia dei Passeridi. Di colore solitamente bruno-marrone, è rinomato per il suo canto melodioso ma non è molto apprezzato dal punto di vista culinario.
Questa denominazione è stata eliminata negli anni ‘90, nell’ambito del processo di rinnovamento della toponomastica dei Borghi: attualmente ricorda il poeta futurista Marinetti.
 
Passo (Strada del)
Borgo Santa Maria, Acciarella-Valmontorio
Va da Strada Macchia Grande a Strada della Costa.
Una località con questo nome si trova al confine con Sabaudia, lungo il Fiume Sisto (ed esiste in quei luoghi anche una Cantoniera del Passo). Tuttavia, vista la genericità del toponimo, può anche essere che la strada ricordi una vicina località omonima.
In una carta del 1961 la strada è chiamata Strada del Pesco: non ho trovato altri riscontri, ed è probabile si tratti di un errore del disegnatore della mappa (una tipografia di Terni).
 
Passo Genovese (Strada)
Farneto
Va da Strada Sabotino a Strada Mazzacornuta.
La strada riprende l'antico nome di Borgo Sabotino, che deriva dall’antico porto che si trovava in zona e che, spesso, era meta delle navi della Repubblica di Genova.
La strada è stata intitolata con delibera del Consiglio Comunale numero 5 del 2008 e, come molti altri odonimi adottati da questo provvedimento, si riferisce ad una località molto lontana dal luogo in cui la strada si trova: infatti l’area in questione è in località Farneto, a pochi chilometri da Borgo Piave e molto distante da Borgo Sabotino.
 
Passone (Stradone Privato)
Capoportiere
Va da Strada Litoranea senza uscita
Si tratta di un sentiero, più che di uno stradone, chiuso da un cancello, che costeggia il Consorzio San Lorenzo. Come generalmente accade per le strade private, anche questo riprende il nome del proprietario.
 
Pasteur, Luigi (Largo)
Borgo Podgora
Si trova al termine della Via omonima.
Pasteur, Luigi (Via)
Borgo Podgora
Va da Strada Acque Alte al Largo omonimo.
Queste aree di circolazione sono intitolate al chimico e biologo francese Louis Pasteur (1822-1895). Egli è considerato il fondatore della moderna microbiologia per i suoi studî sulle malattie animali, come la rabbia canina ed il colera dei polli. Egli ha anche inventato il processo di disinfezione noto come pastorizzazione.
La via ha anche una traversa numerata:
- I Traversa Luigi Pasteur, la cui denominazione è stata attribuita con delibera del Commissario Straordinario n. 43/2023 su richiesta dei residenti.
 
Pastrengo (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Via Villafranca a Viale Vittorio Veneto.
Pastrengo è un comune in Provincia di Verona, ricordato soprattutto per la battaglia che vi si tenne durante la I Guerra d’Indipendenza. Qui infatti, il 30 aprile 1848, l'esercito austriaco venne sconfitto dalle truppe piemontesi guidate da Carlo Alberto di Savoia.
La via ha questo nome dal 1951, quando la delibera consiliare n. 10 di quell’anno le assegnò questo toponimo.
 
Pasubio (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Via Giulio Cesare a Viale XVIII Dicembre.
Il Monte Pasubio fu d'importanza strategica durante la I Guerra Mondiale e vi fu costruita una delle maggiori opere belliche d’Europa: si tratta della Strada delle 52 Gallerie, che permetteva ai soldati italiani di passare dalla cima alla base senza esser visti dal nemico.
La via è stata così intitolata dalla delibera di Consiglio n. 10 del 1951.
 
Peligni (Via dei)
Rione Piccarello (R2)
Va da Viale dei Volsci a Via degli Elleni.
I Peligni furono un antico popolo residente nell’attuale Abruzzo, che fu romanizzato dopo le Guerre Sociali del 91 a.C..
 
Pellegrini, Aldo (Strada)
Rione Piccarello (R2)
Va da Strada Piccarello senza uscita.
L’odonimo ricorda il generale bolognese Aldo Pellegrini (1888-1940), che partecipò alle crociere aeree di Italo Balbo e fu decorato con 2 Medaglie d’Argento al Valor Militare e con una Medaglia d’Oro al Valore Aeronautico. Morì in un incidente aereo.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Pellico, Silvio (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Largo Virgilio Silvestri a Via Leone Zeppieri.
Silvio Pellico (1789-1854) fu uno scrittore e patriota italiano. Egli fu condannato al carcere duro dagli austriaci per la sua attività cospiratoria nella Carboneria: graziato, narrò le sofferenze della detenzione nel memoriale Le mie prigioni, ch’ebbe larga diffusione e contribuì ad accrescere in Europa la simpatia verso la causa italiana. Egli fu autore anche di varie tragedie, come Laodamia, Francesca da Rimini, Eufemio di Messina, Leoniero di Dertona e Gismonda da Mendrisio.
La via ha ricevuto questo nome con delibera podestarile 620/1938: in precedenza, era un tratto di Via Nazario Sauro, denominazione che all’epoca della fondazione si riferiva a tutta la strada che circonda i giardini.
 
Pennacchi (Galleria)
Rione Littoria (R0)
Va da Viale Don Giuseppe Morosini a Corso Giacomo Matteotti.
Questo sottopassaggio, su cui si affacciano numerose attività commerciali, prende nome dall’imprenditore edile che edificò il palazzo dove questa si trova, ossia il grattacielo Pennacchi.
 
Pennacchi, Antonio (Viale)
Cicerchia, Capoportiere
Va dalla Rotatoria Rossella Angelico a Piazzale Gaetano Loffredo.
L’ampio viale che conduce al lido di Latina è intitolato allo scrittore latinense Antonio Pennacchi (1950-2021), il più noto autore pontino. Operaio presso la Fulgorcavi ed attivista della CGIL prima e della UIL poi, iniziò a cimentarsi nella scrittura di romanzi durante la cassa integrazione, scegliendo come ambientazione prevalente la città di Latina e l’Agro Pontino. Le sue opere principali sono Il fasciocomunista, da cui venne tratto il film Mio fratello è figlio unico, e Canale Mussolini, che gli è valso il Premio Strega nel 2010 e che ha contribuito a far conoscere al grande pubblico l’epopea della bonifica. Ulteriori opere sono Palude, Mammut e La strada del mare, quest’ultimo ambientato durante i lavori di costruzione del viale che ha preso il suo nome e che l’autore considerava una delle strade più importanti della città.
La denominazione è stata attribuita con delibera di Consiglio n. 42/2023, facendo seguito ad un intento già manifestato dalla Giunta con la delibera 136/2023: in precedenza, il viale costituiva un tratto di Via del Lido.
Per i latinensi, l’arteria in questione si chiama popolarmente Via del Mare, poiché è la principale strada di collegamento tra Latina e la costa (nome ripreso anche dal romanzo La strada del mare di Pennacchi). Tuttavia, talvolta ciò fa sorgere degli equivoci, poiché ufficialmente Strada del Mare è il nome della via che collega Borgo Grappa alla foce di Rio Martino.
 
Perazzotti, Ottorino (Via)
Rione Campo Boario (R7)
Va da Via Pionieri della Bonifica a Via Sante Palumbo.
La via è dedicata al geometra cisternese Ottorino Perazzotti (1900-1966), che diresse i lavori per la costruzione di Capograssa nel 1931 e Casal dei Pini nel 1932. Egli fu anche Comandante dei Vigili del Fuoco di Latina negli anni della II Guerra Mondiale.
 
Pergolesi, Giovanni Battista (Via)
Rione Piccarello (R2)
Area non più esistente: andava da Via Claudio Monteverdi senza uscita.
Giovanni Battista Drago Pergolesi (1710-1736) fu un compositore marchigiano, che compose prevalentemente musica sacra e messe, tra cui la famosa melodia Stabat Mater. Realizzò anche alcune opere musicali, come La serva padrona, Lo frate 'nnamorato e La Sallustia.
Questa strada, ancora esistente negli anni ‘70, è stata demolita con la costruzione di un condominio. Al musicista è stata comunque dedicata, successivamente, una via poco distante, e cioè:
Pergolesi, Giovanni Battista (Via)
Rione Piccarello (R2)
Area rinominata: ora traversa di VIA ANTONIO VIVALDI.
Fino al 2008 il compositore marchigiano era ricordato da questa strada senza uscita, quasi parallela di Via Claudio Monteverdi. Tuttavia, la famosa delibera di Consiglio 5/2008 ha spostato questa denominazione nel Quartiere Nuova Latina (v. sotto) e la via in questione è divenuta una traversa “segue numerazione” di Via Antonio Vivaldi.
Attualmente quindi esiste:
Pergolesi, Giovanni Battista (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Largo Italo Montemezzi a Viale Nicolò Paganini.
Come accennato, la D.C. 5/2008 ha intitolato al compositore marchigiano quest’area di circolazione. Questa via, che in precedenza faceva parte di Strada Lunga, era però già stata ufficiosamente chiamata “Via Italo Montemezzi”, prendendo spunto dal nome del piazzale da cui inizia: è vero che si trattava di una denominazione informale, poiché attribuita spontaneamente dai residenti, ma era comunque apparsa spesso in articoli di giornale e su documenti ufficiali del Comune, perciò in molti si aspettavano che venisse ufficializzata senza problemi. Pare allora illogica ed inspiegabile la scelta operata dalla Commissione Toponomastica: in parole semplici, ha tolto il nome ad una via per darlo ad un’altra che già, praticamente, ne aveva uno. Ha destato problemi anche la posizione della targa stradale, che non è stata installata in corrispondenza della via, ma pochi metri più avanti, in corrispondenza di un passaggio coperto tra il Centro Commerciale Lestrella ed un condominio. Attualmente, tuttavia, il problema può dirsi risolto e la targa non ingenera più confusione: non certo perché sia stata spostata nella giusta collocazione, ma perché è stata definitivamente tolta.
 
Peri, Jacopo (Largo)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Si trova su Viale Nicolò Paganini.
Il nobile romano Jacopo Peri (1561-1633) fu un compositore italiano. Egli è ricordato come autore dell'Euridice, la più antica opera lirica conosciuta, e della Dafne, una favola pastorale.
 
Pericle (Via)
Borgo Carso
Va da Via Plutarco a Via Tucidide.
La via ricorda il politico e generale greco Pericle (495 a.C.-429 a.C.), che governò Atene favorendone la crescita culturale ed architettonica (fu lui ad iniziare i lavori del Partenone). Egli era anche noto ai suoi contemporanei per le enormi dimensioni della sua testa, perciò lo si vede sempre ritratto mentre indossa un elmo da guerra.
 
Perissinotti, Lino (Via)
Rione Goretti (R4)
Va da Via San Carlo da Sezze a Via Oslavia.
La via ricorda il pittore veneto Lino Perissinotti (1897-1967), autore di molti dipinti tra cui Mazzo di fiori, Entroterra ligure e Tramonto. Egli insegnò per lungo tempo presso l'Istituto Tecnico Vittorio Veneto di Latina.
 
Pero (Strada del)
Borgo Bainsizza
Va da Strada di Monfalcone senza uscita.
L’odonimo ricorda una vicina altura, detta appunto Colle del Pero.
 
Perosi, Don Lorenzo (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Via Luigi Cherubini a Via Antonio Bazzini ed oltre.
Don Lorenzo Perosi (1872-1956) è stato un compositore italiano. Egli compose prevalentemente musica e canti sacri, come Lodate Maria e La resurrezione di Lazzaro.
 
Persazzo (Strada del)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada Zì Maria senza uscita.
La denominazione ricorda il Fosso Perazzo Tondo, che scorre presso Borgo Carso.
 
Persicara I tratto (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave a Via Amerigo Vespucci.
Questa denominazione si riferisce ad un pantano che si trovava nei pressi prima della bonifica, detto appunto Piscina della Persicara.
La via, che al tempo della fondazione arrivava fino al mare, risulta ad oggi divisa in 3 tratti. Oltre al primo, descritto qui sopra, vi sono anche:
-Persicara II tratto (Via), Quartiere Europa (Q2), che va da Viale John Fitzgerald Kennedy a Viale Le Corbusier. Questo tratto è stato diviso dal primo in seguito all’intitolazione di Viale Kennedy: infatti la Commissione Toponomastica dell’epoca ebbe la brillante idea di intitolare al presidente americano il tratto centrale di Via Persicara, lasciando il nome originario al tratto iniziale ed a quello finale; causando anche, inizialmente, qualche confusione tra i cittadini.
-Persicara III tratto (Via), Quartiere Persicara (Q3), Quartiere Nascosa (Q5), Borgo Isonzo, Cicerchia, Capoportiere, Area non più esistente: corrisponde alle attuali VIA FRANCISCO GOYA, VIA SILVESTRO LEGA e VIA DEL LIDO. Il III tratto di Via Persicara originariamente comprendeva anche un pezzo dell’odierna Via del Lido.
 
Pertini, Sandro (Passeggiata)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Adua a Viale Don Giuseppe Morosini
Alessandro Pertini, più noto come Sandro (1896-1990) è stato un politico italiano. Dopo una eroica gioventù passata nei movimenti antifascisti, egli intraprese la carriera politica nel Partito Socialista Italiano e fu eletto nell’Assemblea Costituente. Egli fu poi Senatore per il PSI dal 1948 al 1953, fu Deputato dal 1953 al 1978, e venne anche eletto Presidente della Camera nel 1968, restando in carica fino al 1976. Egli è stato poi eletto Presidente della Repubblica, ruolo ricoperto dal 1978 al 1985, ed è ancor oggi considerato uno dei più amati e prestigiosi statisti della storia repubblicana.
Sin dai primi anni 2000 vengono fatte proposte per intitolare allo statista ligure un’area di circolazione in città, ed il più suggerito è stato sempre il piazzale delle vecchie autolinee. Nel 2014 10 Consiglieri Comunali d’opposizione hanno presentato una mozione relativa all’intitolazione a Pertini di una via o piazza della città, in risposta alla proposta d’intitolazione a Giorgio Almirante: la mozione è stata approvata dalla delibera 6/2015 (19 favorevoli, 1 contrario), ma non ha mai trovato attuazione.
Finalmente, con la delibera 72/2017, il Consiglio Comunale ha deliberato di intitolare questo percorso pedonale (che in origine doveva chiamarsi “viale”) al Presidente Pertini: la scelta è ricaduta su questo viottolo proprio perché percorre i giardini a lato del viale dedicato a Don Morosini, il quale fu un compagno di prigionia di Pertini. L’intitolazione, seguita dalla posa di un busto in marmo donato dall’A.N.P.I. (non molto rassomigliante, a dire il vero, ma a caval donato….), è avvenuta il 24 febbraio 2018, anniversario della morte di Pertini.
 
Pesco (Strada del)
Acciarella-Valmontorio, Borgo Santa Maria
Area rinominata: si tratta di STRADA DEL PASSO.
In una mappa del 1961 si trova questo toponimo riferito all'attuale Strada del Passo: non avendo trovato altri riscontri, è assai probabile che si tratti di un errore di chi ha disegnato la cartina (una tipografia di Terni).
 
Petrarca, Francesco (Viale)
Rione Frezzotti (R1), Rione Piccarello (R2)
Va da Viale dello Statuto a Viale dei Volsci.
Francesco Petrarca (1304-1374) fu un poeta italiano. Le sue opere più conosciute sono la raccolta Il canzoniere, che comprende 366 componimenti, ed il poema I trionfi. Egli scrisse comunque molte altre opere in latino, sia in versi che in prosa.
Il viale ha ricevuto questa denominazione in seguito alla delibera di Consiglio 10/1951.
 
Petrassi, Goffredo (Largo)
Quartiere Nascosa (Q5)
Si trova lungo Via Gianfrancesco Malipiero.
Goffredo Petrassi (1904-2003) è stato un compositore italiano. Le sue opere più note sono Il cordovano e Morte dell'aria. Egli fu anche autore di colonne sonore per il cinema, la più nota delle quali è quella per il film Riso Amaro del 1951.
È stato intitolato con delibera di Giunta 890/2003.
 
Petrimerco (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va da Strada del Malconsiglio alla Strada Regionale 148 Pontina.
Il toponimo ricorda un pantano, la Piscina di Petrimerco, che si trovava nei pressi prima della Bonifica Pontina.
 
Petronio Arbitro (Via)
Borgo Carso
Va da Via Erodoto a Via Fedro.
L’odonimo ricorda lo scrittore romano Tito Petronio Negro (27-66). Di lui si sa molto poco, e la sua unica opera giunta fino a noi (neanche completa) è il racconto Satyricon.
 
Pianeti (Via dei)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via Mercurio a Via Orione.
L’odonimo ricorda i pianeti del sistema solare, alcuni dei quali ricordati anche nelle vie vicine. Il sistema solare è composto di 8 pianeti (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno) e 5 pianeti nani, di dimensioni più piccole (Cerere, Plutone, Haumea, Makemake, Eris).
 
Piano Rosso (Strada)
Borgo Bainsizza, Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada di Monfalcone al Comune di Cisterna, ove mantiene il nome.
Il toponimo ricorda una località situata nel Comune di Cisterna.
 
Pianosa (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Lungomare senza uscita.
Il toponimo ricorda l’isola di Pianosa, situata nel Mar Tirreno ed appartenente all’Arcipelago Toscano, che fu sede di un importante istituto di detenzione dal 1856 al 2011.
 
Piattella, Saturnino (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Piave a Strada Torre La Felce.
La via, che in origine era un tratto di Strada Torre La Felce, è intitolata all’imprenditore marchigiano, trapiantato a Latina, Saturnino Piattella (1892-1955). Egli fondò nel 1932 il rinomato Mulino Piattella, che si trova lungo la via e che è rimasto in attività fino al 2003. Piattella fu anche Consigliere Comunale negli anni ‘50.
 
Piave (Via)
Rione Torre La Felce (R5), Borgo Piave
Va da Via Persicara I tratto a Via Latina.
La via ha questo nome poiché collega Latina a Borgo Piave. Il borgo a sua volta deve il proprio nome al fiume del Veneto lungo le cui sponde, durante la I Guerra Mondiale, si sono tenute tre battaglie.
 
Picasso, Pablo (Viale)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via del Lido a Viale Pierluigi Nervi.
Pablo Picasso (1881-1973) è il più famoso pittore spagnolo. Egli fu pioniere del movimento artistico detto Cubismo, e tra le sue tante opere vanno ricordate Guernica, Les demoiselles d’Avignon ed I saltimbanchi. Il Guinness dei Primati lo indica come pittore più prolifico.
 
Piccarello (Rotonda del)
Denominazione popolare della grande rotatoria, ad oggi senza nome, che si trova alla confluenza di Strada del Piccarello, Via Don Carlo Torello, Via San Francesco d’Assisi, Via dei Cappuccini e Strada Statale 156 Monti Lepini.
 
Piccarello (Strada del)
Rione Piccarello (R2), Borgo Isonzo
Va dalla Strada Statale 156 Monti Lepini alla Strada Regionale 148 Pontina.
Il Fosso Piccarello è un affluente del Canale Acque Medie. Esso prende a sua volta nome da un'antica lestra.
Strada del Piccarello, fino al 2008, aveva anche una galassia di traverse numerate, che hanno oggi (quasi tutte) un altro odonimo:
-Strada del Piccarello I Traversa sx, ora STRADA FRANCESCO AGELLO;
-Strada del Piccarello II Traversa sx, ora STRADA CARLO DEL PRETE;
-Strada del Piccarello III Traversa sx, ora STRADA MARIO ARAMU;
-Strada del Piccarello IV Traversa sx, ora STRADA ALDO PELLEGRINI;
-Strada del Piccarello V Traversa sx, ora STRADA ULISSE LONGO;
-Strada del Piccarello VI Traversa sx, ora STRADA GINO CAPPANNINI;
-Strada del Piccarello I Traversa dx, che ha mantenuto questa denominazione;
-Strada del Piccarello II Traversa dx, che ha ancora questa denominazione;
-Strada del Piccarello III Traversa dx, che ha mantenuto questo nome;
-Strada del Piccarello IV Traversa dx, ora STRADA UMBERTO NOBILE;
-Strada del Piccarello V Traversa dx, ora STRADA LUIGI QUESTA;
-Strada del Piccarello VI Traversa dx, ora STRADA FRANCESCO BARACCA;
-Strada del Piccarello VII Traversa dx, ora STRADA ARTURO FERRARIN;
-Strada del Piccarello VIII Traversa dx, ora STRADA MARIO POZZINI;
-Strada del Piccarello IX Traversa dx, ora STRADA GUIDO MASIERO.
 
Piceni (Via dei)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via dei Volsini senza uscita.
Il toponimo si riferisce ad un’antica popolazione italica, insediatasi sulle coste adriatiche al confine tra le Marche e l’Abruzzo.
 
Pico della Mirandola, Giovanni (Via)
Latina Scalo
Va da Viale delle Industrie senza uscita.
Giovanni Pico Della Mirandola (1463-1494) fu un umanista italiano, morto in circostanze misteriose a soli 31 anni. Egli fu autore di alcuni trattati filosofici come l’Orazione sulla dignità degli uomini e Conclusioni cabalistiche, teologiche e filosofiche. Si racconta che avesse una memoria prodigiosa e che, dopo aver ascoltato un discorso, sapesse ripeterlo parola per parola anche al contrario.
 
Piemonte (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via Lombardia a Via Venezia Giulia.
La via ricorda la regione dell'Italia settentrionale, con capoluogo Torino. Altre città importanti sono Novara, Vercelli, Asti, Alessandria, Cuneo, Ivrea, Biella e Verbania.
 
Piemontesi, Ruggero (Piazzale)
Rione Isonzo (R6)
Si trova su Via Priverno.
Ruggero Piemontesi (1904-1994) è stato un perito agrario attivo durante i lavori di bonifica. Egli fu direttore dei cantieri di Capograssa e Santa Fecitola tra il 1930 ed il 1931 e successivamente fu sovrintendente alla manutenzione delle idrovore e degl’impianti d’irrigazione.
L'intitolazione è stata deliberata dalla Giunta Comunale con delibera numero 443 del 2002.
 
Pierluigi da Palestrina, Giovanni (Viale)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Viale Pablo Picasso alla rotonda tra Viale Pierluigi Nervi, Viale Le Corbusier e Viale Nicolò Paganini.
Giovanni Pierluigi (1525-1594), fu un compositore italiano, originario appunto della città di Palestrina. Egli fu un prolifico autore di musica sacra e compose oltre 200 tra messe e madrigali d’argomento spirituale. Contrariamente a quanto molti credono, Pierluigi è il cognome e non il secondo nome.
 
Pietra (Strada della)
Borgo Piave
Area rinominata: ora è VIA LEONIDA BISSOLATI.
Il toponimo, soppresso negli anni ‘90, ricordava genericamente ogni tipo di sedimento roccioso e compatto che costituisce il terreno su cui posiamo i piedi e che può trovare impiego come materiale da costruzione.
La strada è ora dedicata al politico Leonida Bissolati, ma al posto del cartello con la nuova denominazione è ancora installata la targa di lamiera blu col vecchio nome, ormai semicancellato dal tempo.
 
Pietrosanti, Mario Lauro (Via)
Quartiere Europa (Q2), Rione Torre La Felce (R5)
Va da Viale Le Corbusier a Via Ufente.
Mario Lauro Pietrosanti (1901-1958) è stato un avvocato e politico latinense, deputato democristiano dal 1948 al 1953. Egli fu anche Presidente della Provincia, e fu su suo impulso che vennero intrapresi i lavori d’ampliamento ed adeguamento della Pontina. Ha ricoperto anche la carica di Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Latina tra il 1946 ed il 1948.
La via è stata intitolata con D.G. 443/2002: in precedenza costituiva l’ultimo tratto di Viale Pierluigi Nervi.
 
Pio VI (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza Don Giovanni Bosco a Corso della Repubblica.
La via ricorda Gianangelo Braschi (1717-1799), che fu papa dal 1775 col nome di Pio VI. Egli tentò la bonifica delle Paludi Pontine e di altre zone malariche in Umbria, ma il progetto dovette fermarsi per problemi finanziarî.
L’odonimo venne istituito dalla delibera del Podestà 620/1938, che – in un primo tentativo di riorganizzazione della toponomastica di Littoria – dette a questa via il nome che, prima, designava un’altra strada, e cioè:
Pio VI (Via)
Rione Goretti (R4)
Area rinominata: ora si chiama VIA GIOVANNI BATTISTA GRASSI.
La via era stata così intitolata dalla delibera podestarile 302/1935, ma nel 1938 venne dedicata al malariologo Giovanni Battista Grassi.
 
Pionieri della Bonifica (Via)
Rione Campo Boario (R7), Rione Gionchetto (R10)
Va da Via Milazzo a Via Gran Sasso d'Italia.
Il toponimo ricorda tutti coloro che, nei secoli passati, hanno tentato di bonificare le Paludi Pontine, di estirparne la malaria e di rendere vivibile il nostro territorio.
 
Pioppeto (Via del)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione senza uscita.
La via porta questo nome in armonia con buona parte degli odonimi circostanti, che ricordano fiori e piante.
 
Pirandello, Luigi (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Polusca a Piazza Aldo Manuzio.
Luigi Pirandello (1867-1936) è stato uno scrittore italiano, Premio Nobel per la Letteratura nel 1934. Egli fu un fiero sostenitore della relatività delle cose e delle opinioni, ed espresse le sue idee in romanzi (come L'esclusa ed Il fu Mattia Pascal), novelle (è famosa la raccolta Novelle per un anno) e drammi teatrali (ad esempio Così è se vi pare, Sei personaggi in cerca d'autore ed Enrico IV).
Prima che la zona venisse radicalmente rimodernata, la via compiva un percorso più lungo ed arrivava fino a Via Gabriele D'Annunzio (strada oggi scomparsa).
 
Piranesi, Giovanni Battista (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Va da Via Duilio Cambellotti senza uscita.
Questa breve via ricorda il pittore, scenografo ed incisore veneto Giovanni Battista Piranesi (1720-1770). Egli realizzò soprattutto vedute di monumenti dell’antichità classica, ed è noto per il suo studio sull'architettura delle carceri, che ha ispirato molti architetti.
 
Pire (Via), vedi Pyre (Via)
 
Pirgi (Via), vedi Pyrgi (Via)
 
Pisa (Via)
Quartiere Persicara (Q3)
Area non più esistente: andava da Via Viterbo senza uscita.Pisa è una città toscana, capoluogo dell'omonima provincia, che nel Medioevo fu tra le Repubbliche Marinare. Si dice sia stata fondata da coloni emigrati dall’omonima città greca di Pisa.
La via è stata demolita negli anni ‘80, nell’ambito dei lavori di sistemazione del quartiere. Il suo tracciato è però ancora intuibile: il suo primo tratto corrisponde allo spiazzo al termine di Via Viterbo; mentre l’ultimo corrisponde all’attuale Via Dante Ricci ed al tratto iniziale di Via Alberto Savinio.
 
Pisacane, Carlo (Corso)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: è l’attuale VIALE UMBERTO I.
Il Duca Carlo Pisacane (1818-1857) fu un patriota e scrittore napoletano. Dopo aver partecipato ad alcuni moti popolari in giro per l’Italia, si mise a capo dell’esercito popolare della Repubblica Romana, ma non riuscì a difenderla dalle truppe pontificie. Successivamente scrisse alcuni saggî politici, come il Saggio sulla Rivoluzione, in cui esponeva le sue idee, vicine al socialismo libertario. Egli morì durante la Spedizione di Sapri, una rivolta mirata all'indipendenza della Calabria.
Si tratta di un odonimo di durata abbastanza effimera. La delibera di Giunta n. 2-1 del 7 settembre 1944, rivedendo la toponomastica cittadina in chiave antifascista ed antimonarchica, aveva tolto dallo stradario il nome del secondo sovrano d’Italia, sostituendolo appunto con quello di Carlo Pisacane. Successivamente, però, il viale riacquistò il toponimo originario ed all’eroico nobiluomo partenopeo fu dedicata un’altra via del centro:
Pisacane, Carlo (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Via Enrico Toti a Corso Giacomo Matteotti.
La via ha avuto questo nome solamente nel dopoguerra, ad opera della delibera di Consiglio n. 10 del 1951. In precedenza, una delibera podestarile del 1938, aveva previsto di dedicare la via – che al tempo era ancora in costruzione – al sindacalista Mario Sonzini.
 
Piscina Panzesi (Strada)
Farneto
Va da Strada Sabotino senza uscita.
Il toponimo si riferisce ad un acquitrino che un tempo si trovava nei pressi di Borgo Montello.
La strada stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Piscina Scura (Strada)
Argilla-Malconsiglio
Va dalla Strada Regionale 148 Pontina a Strada della Segheria.
La Piscina Scura era un acquitrino situato a nord di Colle Montanari, di cui oggi resta una minima parte. Esiste anche un Fosso Piscina Scura, che dalle vicinanze dell'acquitrino arriva fino al Canale Cicerchia.
 
Piscinara Destra (Strada)
Piscinara
Va da Strada della Chiesuola a Strada Epitaffio.
Il toponimo ricorda l'antico nome della zona, di cui si trova un richiamo anche nel nome del famoso Consorzio di Bonifica di Piscinara. La specificazione “destra” indica che la strada si trova a destra di Strada Epitaffio.
 
Piscinara Sinistra (Strada)
Piscinara, Tor Tre Ponti
Va da Strada Epitaffio a Strada Tor Tre Ponti.
Il toponimo ricorda l'antico nome della zona, richiamato anche dal nome del Consorzio di Bonifica di Piscinara. La specificazione “sinistra” si riferisce al fatto che la strada si trova alla sinistra di Strada Epitaffio.
 
Pitagora (Via)
Latina Scalo
Va da Via Socrate senza uscita.
Pitagora (575 a.C.-495 a.C.) fu un filosofo e matematico greco. A lui è attribuita, con qualche incertezza, l'invenzione della tavola pitagorica, che serve a calcolare il risultato delle moltiplicazioni; mentre invece è certo che formulò il noto teorema che da lui prende il nome.
 
Pizzetti, Ildebrando (Largo)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Si trova sulla Via omonima.
Pizzetti, Ildebrando (Via)
Quartiere Nuova Latina (Q4)
Va da Viale Nicolò Paganini a Via Giovanni Sgambati ed oltre.
Il largo e la via sono intitolati al compositore parmense Ildebrando Pizzetti (1880-1968). Egli scrisse varie opere liriche, come Clitennestra, La figlia di Jorio, Fra' Gherardo ed Assassinio in cattedrale, oltre a svariati pezzi di musica sinfonica.
 
Pizzo del Prete (Strada)
Cicerchia
Va da Strada Carano senza uscita.
Il toponimo fa riferimento ad una località situata al confine col Comune di Aprilia.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Platone (Largo)
Latina Scalo
È lungo la Via omonima.
Platone (Via)
Latina Scalo
Va da Viale della Stazione al Largo omonimo ed oltre.
Platone (427 a.C.-347 a.C.) fu un filosofo dell'antica Grecia. Egli è autore dei 28 Dialoghi, il cui protagonista è sempre il suo maestro Socrate, coinvolto in diverse situazioni in cui deve spiegare la propria filosofia. È proprio grazie a queste opere che conosciamo il pensiero di Socrate, poiché quest’ultimo non lasciò nulla di scritto ai posteri.
 
Plauto (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Via Ezio a Piazza Orazio.
La via ricorda il commediografo latino Tito Maccio Plauto (250 a.C.-184 a.C.), uno dei più importanti autori comici dell’antichità. Scrisse varie commedie, come Il miles gloriosus, I Menecmi, La pentola, Il gorgoglione e Lo zoticone, che ispirarono il teatro comico europeo.
 
Plinio il Vecchio (Via)
Rione Frezzotti (R1)
Va da Viale Francesco Petrarca senza uscita.
Gaio Plinio Secondo (23-79), detto il Vecchio per distinguerlo dall'omonimo nipote, fu un militare e naturalista latino. La sua unica opera giunta fino a noi è la Naturalis historia, un’enciclopedia scientifica in 37 volumi. Egli morì nel tentativo di descrivere l'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano.
 
Plotino (Via)
Latina Scalo
Va da Via Cupido a Piazzale Lelia Caetani.
Questa breve strada, che in pratica è un’appendice di Piazzale Caetani, ricorda Plotino (205-270): egli fu un filosofo dell'antica Grecia, autore delle Enneadi, una serie di trattati di argomento religioso.
 
Plutarco (Via)
Borgo Carso
Va da Via Aristide a Via Pericle ed oltre.
Plutarco (46-127) fu un filosofo greco, noto soprattutto per la vasta raccolta di biografie intitolata Vite parallele. Egli scrisse anche molti trattati, di vario argomento, raccolti successivamente nell’opera Moralia.
 
Plutone (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Via del Pantanaccio senza uscita.
La via ricorda il corpo celeste scoperto nel 1930 che, fino al 2006, fu considerato il nono pianeta del sistema solare. Oggi è invece classificato come pianeta nano, per le sue esigue dimensioni. Esso ha 5 satelliti naturali: Caronte, Notte, Idra, Cerbero e Stige.
 
Po (Via)
Rione Torre La Felce (R5)
Va da Via Adige a Via Persicara I tratto.
La via ricorda il Po, che coi suoi 682 chilometri è il fiume più lungo d’Italia ed il quinto più lungo d’Europa. Esso nasce dal Monviso e sfocia nel Mar Adriatico con una caratteristica foce a delta, dopo aver attraversato la Pianura Padana.
 
Poderale (Strada)
Borgo Carso
Va da Strada delle Congiunte Destre senza uscita.
La denominazione deriva dal fatto che la strada è nata come semplice traversa di Strada delle Congiunte Destre, utile a permettere l’accesso a due poderi O.N.C. che si trovavano più arretrati rispetto agli altri (precisamente il podere 542, concesso alla famiglia Garbellini, ed il podere 543, della famiglia Burelli).
In precedenza aveva questo nome, per lo stesso motivo, anche un’altra strada oggi rinominata, e cioé:
Poderale (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Area rinominata: attualmente si chiama STRADA DEL BOTTERO.
Questa strada serviva da accesso al podere 883, dàto in concessione alla famiglia Ambrosi.
 
Podere (Strada del)
Rione Piccarello (R2)
Va dalla Strada Statale 156 Monti Lepini senza uscita.
Questa generica denominazione si riferisce al podere sul cui terreno la strada si trova, ossia il podere O.N.C. 1087.
 
Podere 140 (Strada Privata)
Cicerchia
Va da Strada Rio Torto senza uscita.
Il toponimo riflette il fatto che qui si trova il podere O.N.C. 140, concesso alla famiglia Pittia.
 
Podere 142 (Strada Privata)
Cicerchia
Area rinominata: ora è STRADA DELLE MORTELLETTE.
La strada, che ha ricevuto il nome attuale con D.G. 2308/1996, in origine richiamava semplicemente il numero del podere O.N.C. sul cui terreno è stata costruita. A titolo di curiosità, il podere O.N.C. 142 venne concesso al bonificatore Pio Peotta.
 
Podere 158 (Strada Privata)
Cicerchia
Va da Strada Nascosa senza uscita.
La strada ha questo nome poiché è stata costruita sul terreno appartenente al podere O.N.C. 158, dàto in concessione alla famiglia Bogoni.
 
Podere 934 (Strada Privata)
Borgo Sabotino
Area rinominata: ora si chiama STRADA FREATICO.
La strada aveva questo nome poiché vi si trova il podere O.N.C. 934, concesso alla famiglia Maragno.
 
Podere 946 (Strada Privata)
Capoportiere
Va da Strada Litoranea senza uscita.
La strada si chiama così poiché conduce al podere O.N.C. 946.
 
Podere 950 (Strada Privata)
Capoportiere
Va da Strada Litoranea senza uscita.
La strada ha questo nome perchè vi si trova il podere O.N.C. 950.
 
Podere 1000 (Strada)
Borgo San Michele
Va da Strada Capograssa senza uscita.
La strada ha questo nome perchè è stata costruita sul terreno del podere O.N.C. 1000, concesso alla famiglia del bonificatore Angelo Riondato.
 
Podgora (Strada)
Borgo Podgora, Borgo Carso
Va da Strada Montello a Via Appia.
La strada ha questo nome poiché conduce a Borgo Podgora. Quest’insediamento prende a sua volta il nome dal Monte Calvario (detto Podgora in sloveno), nei pressi di Gorizia, dove il 19 luglio 1915 l’esercito italiano fu sconfitto da quello austroungarico.
 
Poggio (Strada del)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada Montello a Strada di Monfalcone.
Il toponimo ricorda una collinetta presso Borgo Montello, che si trova nelle vicinanze della strada.
 
Pola (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Largo Fernando Bassoli a Via Dalmazia.
La via ricorda la città croata, capoluogo dell’Istria, che appartenne all’Italia dal 1918 al 1947. Città fiorente sin dall’epoca preromana, divenne un libero comune già nel XII secolo, per poi essere annessa alla Repubblica di Venezia nel 1331. Il dominio della Serenissima terminò nel 1797, quando venne ceduta all’Austria.
La via è all'interno di Parco Falcone e Borsellino ed è stata intitolata con delibera di Giunta 2308/1996.
 
Polibio (Via)
Borgo Carso
Va da Via Pericle a Via Aristide.
Polibio (206 a.C.-124 a.C.) fu uno storico greco. Egli scrisse le Storie, un’opera in 40 libri (ma ce ne sono rimasti 5, più alcuni frammenti degli altri) in cui racconta soprattutto la storia romana.
 
Polipo (Strada del)
Borgo Isonzo
Area rinominata: è l’attuale VIA EMERICO BOLOGNINI.
La strada ricordava, nella sua denominazione, la nota creatura marina appartenente alla famiglia degli Cnidari. Si tratta di un mollusco dotato di otto tentacoli muniti di due file di ventose con le quali si aggrappa e si sposta sulle scogliere. È apprezzato anche a scopi gastronomici.
Questo toponimo ittico non esiste più, vittima dei cambiamenti toponomastici che hanno riguardato i borghi latinensi negli anni ‘90, ed oggi la via è intitolata al pioniere della bonifica Emerico Bolognini. A differenza che in altri borghi, però, nel caso di Borgo Isonzo il mutamento onomastico non ha fatto gravi danni, poiché le insulse intitolazioni riferite a pesci e molluschi sono state sostituite con altre molto più significative per il territorio.
Benché la strada, com'è stato detto, abbia da tempo mutato la propria denominazione, all’angolo con Via Sartorio è stato posizionato (probabilmente da qualche residente poco informato o non contento del suo nuovo indirizzo) un cartello scritto a mano riportante il vecchio nome della strada.

Il cartello con il vecchio odonimo.

 
Polledrare (Strada)
Borgo Carso
Va da Strada del Pozzo a Strada Campomaggiore.
La polledrara è un recinto dove vengono allevati i puledri, ed evidentemente, nei secoli passati, erano presenti in questi luoghi strutture del genere. Esiste anche un Fosso delle Polledrare, ma si trova nei pressi di Borgo Faiti.
 
Polluce (Via)
Rione Pantanaccio (R11)
Va da Strada Epitaffio senza uscita.
L’odonimo si riferisce alla più luminosa stella della costellazione dei Gemelli, adiacente al sistema stellare Castore: le due stelle prendono nome dai due gemelli della mitologia greca, secondo molti racconti nati dall’unione di Zeus e Leda.
La via, parallela a Via Castore, è stata intitolata con D.C. 98/2019.
 
Polonia (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Bruxelles a Via Francia ed oltre.
La via ricorda la nazione dell’Europa orientale, nata nel 1918 dall’unione di alcuni territorî austriaci, tedeschi e russi. La capitale è Varsavia, ed altre città importanto sono Cracovia, Breslavia, Stettino e Lublino. L'unità monetaria corrente è lo zloty.
 
Polusca (Via)
Quartiere Italia (Q1), Rione Prampolini (R3), Rione Isonzo (R6)
Va da Via dell'Agora a Via Aprilia.
Polusca fu un’importante città volsca, conquistata dai Romani ed oggi completamente scomparsa. Si pensa che si trovasse nei pressi di Campoleone.
Prima che la morfologia stradale della zona subisse delle modifiche negli anni ‘70, a causa della risistemazione del quartiere, Via Polusca arrivava fino a Via Clostra (oggi scomparsa). Successivamente, venne ampliata e collegata con Via dell’Agora, finendo per assorbire la vecchia Via Grazia Deledda.
 
Pompili, Mattia (Via)
Rione Littoria (R0)
Va da Piazza Don Giovanni Bosco alla confluenza tra Viale Alfonso Lamarmora, Via Volturno e Piazzale Natale Prampolini.
L’intitolazione ricorda il medico latinense Mattia Pompili (1908-1976), considerato a pieno titolo un pioniere della scienza medica nell’Agro Pontino. Egli si specializzò dapprima in tisiologia, contribuendo attivamente alla lotta contro la malaria e la tubercolosi nel territorio pontino. Fu quindi primario di chirurgia, e poi direttore sanitario, dell’ospedale di Latina; finché nel 1954 fondò la Casa di Cura Pompili, la prima clinica privata di Latina. Dal 1958 al 1973 fu anche docente presso l’Università La Sapienza di Roma.
La via è stata intitolata dalla D.C. 72/2017: in precedenza si chiamava Via Leone X.
 
Ponchielli, Amilcare (Via)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via Don Carlo Torello senza uscita.
Amilcare Ponchielli (1834-1886) fu un compositore italiano. Egli compose soprattutto melodrammi, come I Promessi Sposi, Il figliol prodigo, I lituani, Bertrando Dal Bornio, La Gioconda ed Il sindaco babbeo.
In precedenza la via era più lunga, ed arrivava quasi fino a Viale Michelangelo (sempre, però, finendo senza uscita). L’ultimo tratto è stato chiuso al transito ed è oggi ricompreso all’interno dell’Istituto Tecnico Galileo Galilei.
 
Ponte Alto (Strada)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Strada Nettunese a Strada dell'Intossicata.
Il Ponte Alto è il ponte con cui la Strada Nettunese oltrepassa il fiume Astura, al centro di Le Ferriere.
Prima si chiamava Strada Modica.
 
Ponte del Diavolo (Strada)
Borgo Podgora
Va da Strada Longarina senza uscita.
Il toponimo fa riferimento ad una località presso Borgo Isonzo.
È stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Ponte Materiale (Strada)
Acciarella-Valmontorio
Va da Strada di Monfalcone al Comune di Nettuno, dove diventa Via Spinacceto.
Il toponimo ricorda il ponte sul fiume Astura che si trova proprio lungo la strada.
 
Pontina (Strada Regionale 148)
Borgo Montello-Le Ferriere, Borgo Piave, Quartiere Europa (Q2), Quartiere Persicara (Q3), Quartiere Nuova Latina (Q4), Quartiere Nascosa (Q5), Borgo Isonzo, Argilla-Malconsiglio
Va dal Comune di Aprilia al Comune di Sabaudia.
Al momento della sua istituzione, nel 1950, fu chiamata Strada Statale 148 Latina; questa denominazione fu, tuttavia, soppressa l’anno successivo dal DPR 1290/1951, che le attribuì il nome attuale. Esso deriva dal fatto che la strada attraversa l’Agro Pontino.
Fino al 2002 era classificata come Strada Statale.
 
Pontinia (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Salvatore Tucci a Via Don Luigi Sturzo ed oltre.
Pontinia è un comune in Provincia di Latina, fondato nel 1934 nell’ambito dei lavori di bonifica integrale delle Paludi Pontine. Il suo progetto è stato ideato da Oriolo Frezzotti ed Antonio Pappalardo.
Fino agli anni ‘80 la via costituiva il tratto finale di Via Giuseppe Verdi. In precedenza, alla cittadina era dedicata un’altra via nella stessa zona, e cioé:
Pontinia (Via)
Rione Isonzo (R6)
Area non più esistente: andava da Via Cisterna a Via Castelforte ed oltre.
La via è stata demolita con la costruzione di Piazzale dei Mercanti, il parcheggio retrostante al Piazzale della Fiera.
 
Ponza (Strada)
Capoportiere
Va da Strada Lungomare senza uscita.
Ponza è un'isola dell'Arcipelago Pontino, in Provincia di Latina, che sin dai tempi dei Romani fu utilizzata come luogo di confino.
 
Popolo (Piazza del)
Rione Littoria (R0)
Si estende tra Via Emanuele Filiberto, Via Duca del Mare, Corso della Repubblica, Via Armando Diaz e Corso Giacomo Matteotti.
Si tratta di un chiaro odonimo celebrativo, che intende ricordare l'intero popolo italiano ed il carattere democratico della Repubblica, in contrapposizione alle connotazioni autoritarie del passato regime.
In origine la piazza si chiamava, con evidente intento politico-celebrativo, Piazza del Littorio; mentre in seguito, dopo la caduta del regime fascista, per un breve lasso di tempo tra il 1943 ed il 1944 ebbe il nome di Piazza d’Italia. Il toponimo attuale è stato istituito con la delibera di Giunta n. 2-1/1944 e poi confermato dalla delibera di Consiglio n. 10/1951.
 
Pordenone (Piazzale)
Rione Littoria (R0)
Sta tra Via Alfredo Oriani e Via Enrico Toti.
Questo parcheggio è dedicato a Pordenone, città friulana capoluogo dell’omonima provincia, fondata dai Romani col nome di Portus Naonis.
 
Porfiri, Achille (Via)
Rione Prampolini (R3)
Va da Via Aprilia a Viale Michelangelo Buonarroti.
La via ricorda il commerciante di stoffe latinense Achille Porfiri (1906-1968), deceduto in seguito ad un tumore Egli è stato un munifico benefattore dell'Ospedale Santa Maria Goretti, che qui ha uno dei suoi ingressi; ed assieme alla moglie Maria Corsetti ha contribuito alla nascita del polo oncologico dell’ospedale, intitolato al figlio Giorgio, prematuramente scomparso in un incidente stradale.
La via era, in precedenza, un tratto di Via Giotto.
 
Porto (Strada del)
Fogliano, Borgo Grappa
Area rinominata: si tratta di quella che oggi è denominata STRADA DEL MARE.
La denominazione le derivava dal fatto che, per mezzo della strada, si può arrivare al porto canale di Rio Martino.
 
Portogallo (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Norvegia a Via Francia ed oltre.
Il Portogallo è una nazione europea, situata nella Penisola Iberica. La valuta corrente è l'euro, che ha sostituito nel 1999 l'escudo. La capitale è Lisbona, ed altri centri di grande importanza sono Porto, Braga, Setubal ed Evora.
 
Portosello (Strada)
Casal Traiano
Va da Strada Migliara 45 al Comune di Sabaudia, dove mantiene il nome.
L’odonimo ricorda una lestra che, prima della Bonifica, si trovava nei pressi. Esiste anche un canale di bonifica, detto Fosso Portosello, che nasce a Borgo San Donato e sfocia nel Fiume Sisto, nel territorio di Sabaudia.
 
Pozzacchio (Strada)
Borgo San Michele
Va da Strada Bassianese senza uscita.
Il toponimo ricorda un canale di bonifica.
La strada è stata intitolata con delibera di Consiglio 5/2008.
 
Pozzini, Mario (Strada)
Borgo Isonzo
Va da Strada del Piccarello senza uscita.
Questa strada, intitolata con delibera del Consiglio Comunale 5/2008, dovrebbe ricordare un aviatore, secondo quanto riportato anche dalla didascalia esplicativa posta sulla targa stradale. Tuttavia, né le enciclopedie cartacee né quelle su internet aiutano a capire chi fosse questo personaggio (esiste in effetti un ingegnere ed aeromodellista con questo nome, ma è ancora vivo a quanto pare). Bisogna anche tenere in conto l’ipotesi che la delibera abbia attribuito alla strada un nome sbagliato, come accaduto per altri tre aviatori ricordati nelle strade vicine: ci si riferisce a Mario Aramu, diventato Aramau; a Guido Masiero, che s’è visto cambiare il cognome in Masieri; ed a Luigi Questa, trasformatosi addirittura in Quesada. L’intitolazione potrebbe allora riferirsi al Generale Mario Pezzi (1898-1968), primatista mondiale di volo con un aeroplano ad elica che fu anche comandante dell’Aeroporto di Guidonia (anche se scambiare Pezzi con Pozzini pare un errore troppo grosso anche per la nostra Commissione Toponomastica….).
 
Pozzo (Strada del)
Borgo Podgora, Borgo Carso
Va da Strada Podgora al Comune di Cisterna, dove continua con il nome di Via dell’Anatra.
L’odonimo ricorda un pozzo esistente in zona.
 
Praga (Via)
Quartiere Europa (Q2)
Va da Via Copenaghen senza uscita.
Questa brevissima via è intitolata alla capitale della Repubblica Ceca, chiamata anche “città dorata”, ch’è una delle mete turistiche più apprezzate dell’Europa orientale.
 
Prampolini, Natale (Piazzale)
Rione Littoria (R0), Rione Prampolini (R3)
Si trova tra Largo del Fair Play, Piazzale Michele Serratore, Via Volturno e Via Duca del Mare.
Il toponimo ricorda l’ingegnere reggiano Natale Prampolini (1876-1959). Egli è stato uno dei principali progettisti della Bonifica Pontina ed era uno dei maggiori esperti nel settore: infatti si occupò anche della bonifica ferrarese, di varie bonifiche nell’Italia meridionale e del risanamento di alcuni territorî in Sud America. Egli fu anche Senatore del Regno e nel 1940 venne creato Conte del Circeo.
Il piazzale ha avuto questo nome solo negli anni ‘60, dopo che diversi altri toponimi si erano succeduti nel tempo, a causa delle diverse vicende storiche italiane. Inizialmente, infatti, si chiamava Largo Giulio Cesare, ma quasi subito venne intitolato al gerarca fascista Costanzo Ciano; poi, con la caduta del regime nel 1943, venne ripristinata l’intitolazione a Giulio Cesare (stavolta definendo l’area non più largo, ma piazzale). Si cambiò di nuovo nel 1944, quando la Giunta comunale decise di denominarlo Piazzale Generale Potente – Aligi Barducci, in ricordo di un comandante partigiano caduto. Quindi, subentrò il più generico Piazzale dello Stadio, prima di arrivare al nome attuale.
 
Pratalone (Strada)
Borgo Carso
Va da Strada Campomaggiore a Via Appia.
Il toponimo ricorda una riserva presso Borgo Carso.
 
Pratina (Strada della)
Borgo Santa Maria
Va da Strada Macchia Grande senza uscita.
L’odonimo si riferisce alla Pratina Romanelli, una località lungo il Fiume Astura. Esiste anche un fosso con questo nome, affluente proprio dell'Astura.
 
Prati di Coppola (Strada)
Cicerchia
Denominazione popolare del tratto di STRADA CERRETO ALTO (v.) che conduce alla Fattoria Prati di Coppola.
 
Predappio (Piazzale)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: ora si chiama PIAZZA DEL MERCATO.
Il toponimo, sostituito con quello attuale dopo la caduta del regime fascista, ricordava la città romagnola di circa 6.000 abitanti in provincia di Forlì, che nel 1883 diede i natali a Benito Mussolini.
Questa denominazione, istituita nel 1938 con la delibera n. 620, fu comprensibilmente tra le prime ad essere modificate dopo la destituzione di Mussolini: la delibera del Podestà 248/1943 scelse il nome di Piazza del Mercato, confermato successivamente dalla delibera di Giunta 2-1/1944.
 
Prefettura (Piazza della)
Denominazione popolare, vedi PIAZZA DELLA LIBERTÀ.
 
Presutti, Amedeo (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Giovanni Chiurato senza uscita.
Amedeo Presutti (1910-1983) è stato uno scultore pugliese, autore di svariati monumenti della città di Latina, tra cui quello dedicato ai caduti della Bonifica Pontina in Piazza del Quadrato e la fontana di Piazza San Marco. Egli è stato anche l’autore dell’attuale stemma del Comune di Latina ed ha progettato l’ampliamento del cimitero comunale.
 
Prezzolini, Giuseppe (Via)
Borgo Piave
Va da Strada della Chiesuola senza uscita.
La via, che in precedenza si chiamava Strada del Tufo, ricorda il giornalista e scrittore perugino Giuseppe Prezzolini (1882-1982). Ha scritto varie opere di saggistica, come Il codice della vita italiana, L’italiano inutile ed il Manifesto dei Conservatori.
 
Primo Maggio (Viale)
Rione Littoria (R0), Rione Prampolini (R3), Rione Piccarello (R2)
Area rinominata: si tratta dell’attuale VIALE XXI APRILE.
Questo effimero toponimo ricordava la festa dei lavoratori, celebrata in molti Paesi del mondo nel primo giorno di maggio. La data venne scelta in ricordo della rivolta di Chicago del 1° maggio 1886, in cui ebbe inizio uno sciopero ad oltranza volto a chiedere l’estensione a tutto il territorio statunitense di una legge sul limite di 8 ore lavorative giornaliere. In Italia è divenuta festività civile nel 1890, ma durante il regime fascista venne anticipata al 21 aprile.
La delibera di Giunta n. 2-1/1944 scelse questa data per sostituire proprio il 21 aprile, cui era dedicato un tratto della circonvallazione: tuttavia, con la delibera di Consiglio n. 10 del 1951, la decisione venne rimeditata ed il viale di nuovo dedicato alla data di nascita di Roma.
 
Primule (Via delle)
Latina Scalo
Va da Via Carrara senza uscita.
Le primule sono fiori, di solito di colore giallo o viola, appartenenti alle Primulacee. Il nome deriva dalla loro fioritura precoce: infatti si possono veder sbocciare prima di tutti gli altri fiori, già quando la neve inizia a sciogliersi.
 
Principe Umberto (Corso)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: si tratta dell’attuale CORSO GIACOMO MATTEOTTI.
L’odonimo si riferiva al Principe Ereditario al trono italiano, Umberto di Savoia (1904-1983). Egli divenne poi Re d’Italia nel 1946, dopo l’abdicazione del padre Vittorio Emanuele III, e restò in carica fino al giugno dello stesso anno, quando fu costretto all’esilio in seguito al risultato del referendum tra repubblica e monarchia del 2 giugno.
Il corso – che era stato intitolato con la delibera del Podestà 3/1932 – ha mutato denominazione dopo la caduta del regime fascista: la delibera di Giunta 2-1/1944 lo ha infatti dedicato al politico Giacomo Matteotti.
 
Principessa di Piemonte (Via)
Rione Littoria (R0)
Area rinominata: è l’attuale VIALE ITALIA.
Questo titolo nobiliare, durante il Regno d’Italia, era portato dalla moglie del principe ereditario (alternato ad ogni generazione con quello di Principessa di Napoli): il toponimo intendeva ricordare tutte le componenti di Casa Savoia che nel tempo si fregiarono di questo titolo.
Si tratta di una tra le prime denominazioni attribuite dall’amministrazione, con la delibera podestarile 3/1932. Dopo la caduta del fascismo, cui fece seguito l’eliminazione dei toponimi legati al regime ed alla monarchia, il viale fu dapprima intitolato all’ammiraglio Francesco Caracciolo (con delibera di Giunta 2-1/1944) ed in un secondo tempo fu chiamato Viale Italia.
 
Priverno (Via)
Rione Isonzo (R6)
Va da Via Isonzo a Via Sezze.
La via ricorda il comune in Provincia di Latina, di origini antichissime e citato anche nell’Eneide, che fino al 1927 ebbe il nome di Piperno.
 
Procida (Strada)
Foce Verde
Va da Strada Lungomare senza uscita.
Procida è un’isola in Provincia di Napoli, che deve il proprio nome al greco proikètai, "che giace".
 
Procoio (Strada del)
Borgo Sabotino
Va da Strada Sabotino senza uscita.
L’odonimo ricorda l'antico edificio nel centro di Borgo Sabotino, utilizzato anticamente come dimora dei bufali ed oggi sede dell’Antiquarium Comunale.
Si tratta di una delle tante denominazioni fuori luogo presenti nel territorio comunale; “fuori luogo” nel vero senso delle parole: infatti questa stradina di campagna si trova da tutt’altra parte rispetto all’edificio cui il toponimo si riferisce. Ciò stupisce anche di più se si considera che accanto al Procoio di Borgo Sabotino vi sono una strada ed un parcheggio attualmente senza nome.
 
Provenzale, Francesco (Via)
Quartiere Nascosa (Q5)
Va da Via Alessandro Scarlatti a Via Gian Francesco Malipiero.
Provenzale (1624-1704) fu un compositore napoletano, che fu maestro di conservatorio e maestro di cappella in molte chiese della sua città. Egli compose soprattutto melodrammi di argomento religioso, come Il martirio di San Gennaro e La colomba ferita; nonché varie opere liriche, come Ciro, Teseo, Serse e Lo schiavo di sua moglie.
 
Pub (Via dei)
Denominazione popolare, vedi VIA NEGHELLI.
 
Puccini, Giacomo (Via)
Rione Piccarello (R2)
Va da Via Vincenzo Bellini a Via Gaetano Donizetti.
La via ricorda il compositore toscano Giacomo Puccini (1858-1924), considerato uno dei maggiori autori di opere liriche della storia. Egli compose moltissime opere ancor oggi famose, come Turandot, Manon Lescaut, La boheme, Tosca, Madama Butterfly, Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi. Fu inoltre il progettista del primo fuoristrada, che egli concepì per facilitare le sue battute di caccia.
 
Puglia (Via)
Lottizzazione Agora
Va da Via Emilia a Via Lazio.
La Puglia è una regione dell'Italia meridionale, corrispondente al “tacco” dello stivale che forma la penisola italiana. Il capoluogo è Bari, ed altri centri rilevanti sono Foggia, Taranto, Brindisi, Lecce e Barletta.
 
Pugliese, Addis (Via)
Argilla-Malconsiglio
Va da Via Ersilia Caetani a Via Pierluigi Bossi.
Addis Pugliese (1936-2010) è stato un pittore di origine veneta ma trapiantato a Latina. Proprio al territorio pontino ed alle città circostanti sono dedicate la maggior parte delle sue opere, tra cui si ricordano numerose vedute di Ninfa, di Velletri e del litorale.
La via è stata intitolata con D.C. 29/2019.
 
Purificato, Domenico (Via)
Borgo Isonzo
Va da Via Giovanni Chiurato senza uscita.
Domenico Purificato (1915-1984) è stato un pittore italiano. Egli dipinse soprattutto scorci di vita quotidiana dell'Agro Pontino e di Fondi, sua città natale. Purificato fu insegnante presso il Liceo Artistico di Latina e scrisse anche numerosi saggî teorici sulla pittura.
 
Pyre (Via)
Quartiere Italia (Q1)
Va da Via Faleria a Via Ambrifi ed oltre.
La via ricorda l’antico villaggio di Pire, o Pyre, che si trovava sulle coste laziali tra Formia e Minturno. Esso è identificato da alcuni studiosi con Giànola, oggi frazione di Formia.
 
Pyrgi (Via)
Borgo Montello-Le Ferriere
Va da Via Suessa Pometia senza uscita.
Pyrgi è un'antica città del Lazio, fondata dagli Etruschi ed identificabile con l'odierna Santa Severa. Il nome Pyrgi le fu dàto dai geografi greci, mentre il nome etrusco originale è ancora sconosciuto.
 
 
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